Eccesso di linfociti normale nel sangue o in qualsiasi versamento.
Una patologia neoplastica linfoide nei bovini causata dal virus della leucemia bovina bovino enzootica leukosis possono assumere la forma di lymphosarcoma, linfoma maligno o la leucemia ma la presenza di cellule maligne nella sangue non e 'una costante.
Il tipo specie di DELTARETROVIRUS che causa una forma di bovini (bovino enzootica lymphosarcoma Leukosis) o persistente linfocitosi.
Una malattia caratterizzata da anormale leucemia linfociti B e linfoadenopatia generalizzata spesso nei pazienti principalmente con il sangue e il coinvolgimento del midollo osseo e 'chiamato la leucemia linfocitica cronica (LLC); in quei principalmente con ingrossamento dei linfonodi si chiama piccolo linfoma linfocitica. Questi termini rappresentano spectrums della stessa malattia.
Un aumento transitorio del numero dei leucociti in un liquido corporeo.
Processo di classificare cellule del sistema immunitario in base alle differenze strutturali e funzionali. Il processo è comunemente usato per analizzare e linfociti T in sottoinsiemi basata su CD antigeni con la tecnica per citometria a flusso.
Il numero dei linfociti per unità volume di sangue.
Nervoso caratterizzata da proliferazione dei tessuti linfoidi, generale o non specificato.
Preoccupato di cellule linfoidi umorale l'immunita '. Sono cellule di breve durata supportata bursa-derived linfociti di uccelli nella produzione di immunoglobulina su appropriato stimolazione.
Il numero di volume del sangue bianco. Per unità di sangue venoso. Una conta leucocitaria differenziale misure numeri relativa dei diversi tipi di globuli bianchi.
Un comune, infezione acuta causata dal virus di Epstein-Barr (herpesvirus 4, HUMAN). C'è un incremento di globuli bianchi e altri mononucleate linfociti atipici, linfoadenopatia, splenomegalia, e occasionalmente epatomegalia con l'epatite.
Infezione nei bovini causate da varie specie di trypanosomes.
Ingrossamento della milza.
Condizioni in cui le anomalie nel sangue periferico o del midollo osseo rappresentano le manifestazioni precoci di leucemia acuta, ma in che i cambiamenti non sono di entità o specificità sufficienti per permettere una diagnosi di leucemia acuta con i normali criteri clinici.
Globuli bianchi nel suo corpo e 'tessuto linfonodale. Il nucleo è rotonda o ovoidale con spessi, irregolarmente raggruppate cromatina mentre il citoplasma è tipicamente azzurro con azurophilic (se presente) granulato. Piu' possono essere classificati come linfociti T e B (con sottopopolazioni di ciascun caso), o l'assassino. Naturale.
Una classificazione dei linfociti basato su strutturalmente, funzionalmente popolazioni differenti di cellule.
Ingrossamento del fegato.
La diminuzione nel numero di granulociti; (basofili, eosinofili; e neutrofili).
Le malattie della parotide si riferiscono a un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono la ghiandola parotide, causando infiammazione, gonfiore, dolore e disfunzione nella produzione di saliva.
Malattie di bestiame del genere Bos. Include malattie di mucche, jak e zebus.
Glicoproteine tutti maturi espresso dalle cellule T, timociti e un sottoinsieme di cellule B maturi, gli anticorpi specifici per CD5 mediata dai recettori può aumentare l 'attivazione dei linfociti T T. La molecola B-cell-specific CD72 e' un talento naturale per ligando CD5. (Da Abbas et al., Cellulare e Molecolare immunologia, secondo Ed, p156)
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, sia dell ’ agente di di gioia COUGH. Le sue cellule sono minime coccobacilli che sono circondato da un fodero.
Linfociti responsabile cellulo-mediata l'immunita '. Due tipi sono state identificate - citotossico (linfociti T, e mia complice linfociti T) citotossica (linfociti T Helper-Inducer). Sono formate quando linfociti circolare attraverso la ghiandola del timo e si differenziano per timociti. Se esposto a un antigene, dividono rapidamente e produrre un gran numero di nuove cellule T sensibile... ad che antigene.
Uno spettro di disturbi caratterizzati da Clonal estensioni dello schema di linfociti del sangue periferico popolazioni noto come grande linfociti granulare che contengono abbondante citoplasma e sottotipi azurophilic granulato. Si sviluppa dalla CD3-negative ematiche naturale o l'assassino o CD3-positive linfociti T. il decorso clinico dei sottotipi entrambi può variare da spontaneo la regressione alla progressiva, una malattia maligna.
Un gruppo di cellule geneticamente identici tutti discendenti di una singola cellula per mitosi in comune antenato eukaryotes o da fissione binario in procarioti. Popolazioni delle cellule di cloni includono anche tutte le molecole di DNA ricombinante che trasportano la stessa sequenza inserito. (Dal Re & Stansfield, Dictionary of Genetics, 4th Ed)
Tecnica sistema usando un attrezzo per fare, la lavorazione, e mostrando uno o più misure su singole cellule da una sospensione di cellule, cellule di solito sono macchiate di uno o più specifiche di tintura fluorescente componenti cellulari di interesse, ad esempio, del DNA e fluorescenza di ogni cellula is measured as rapidamente transverses il raggio laser (eccitazione o mercurio lampada fluorescenza quantitativo). Fornisce una misura di vari biochimici e Biophysical farmacocinetiche della cellula, nonché la base per cella riordinati. Altri parametri ottico misurabile includono luce assorbimento e con light scattering. Quest 'ultimo è applicabile alla misurazione della cella dimensioni, forma, la densità, macchia granularity e l ’ assorbimento.
Rimozione di midollo osseo e evaluation of its istologica di foto.
Una comune malattia polmonare interstiziale causata da reazioni di ipersensibilità ipetensione alveoli dopo inalazione di antigeni di sensitization ambientali e di origine batterica, animale, o chimico fonti. La malattia è caratterizzata da linfocitica granulomatosa alveolite e polmonite.
Una malattia maligna dei linfociti T nel midollo osseo, del timo e / o sangue.
La soppressione dell ’ eritropoiesi con poca o nessuna anormalità leucociti o produzione di piastrine.
Ordinato Dei Linfociti B riarrangiamento del gene che codifica la variabile regioni CHAINS immunoglobulina, contribuendo quindi a anticorpo diversita '. E si verifica durante la differenziazione della IMMATURE linfociti B.
Le più grandi di glucosio-dipendente catene comprendente immunoglobuline. Contengono 450 a 600 residui di aminoacidi alla catena, e hanno un peso molecolare di 51-72 kDa.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Dal legame che collega in modo covalente Bifunctional agente libero di gruppi di proteine o i polipeptidi, le membrane cellulari. Incluse quelle in è usato come reagente o fixative in immunoistochimica e una proposta antisickling agente.
Piccola, spesso Pleomorphic, ellipsoidal coccoid di organismi che si verificano intracytoplasmically nei linfociti circolanti. Sono gli agenti eziologici della malattia trasmessa dalle zecche di esseri umani, bestiame, cani, pecore, capre e cavalli.

La linfocitosi è un termine utilizzato in medicina per descrivere una condizione in cui si osserva un conteggio elevato di linfociti nel sangue periferico. I linfociti sono un tipo di globuli bianchi che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario, aiutando a combattere le infezioni e le malattie.

Normalmente, il numero di linfociti nel sangue periferico varia tra 1.000 e 4.800 cellule per microlitro. Tuttavia, quando il conteggio dei linfociti supera i 5.000 cellule per microlitro, si parla di linfocitosi.

La linfocitosi può essere causata da una varietà di fattori, tra cui infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni, tumori del sistema immunitario, reazioni allergiche e alcuni farmaci. In alcuni casi, la linfocitosi può anche essere un segno di una risposta immunitaria sana a un'infezione o a un vaccino.

È importante notare che la linfocitosi da sola non è una malattia, ma piuttosto un segno o un sintomo di una condizione medica sottostante. Il trattamento dipenderà dalla causa sottostante della linfocitosi e può variare da nessun trattamento specifico a farmaci immunosoppressivi o chemioterapia, a seconda della gravità e della natura della condizione di base.

La Leucosi Enzootica Bovina (LEB), nota anche come Leucemia Enzootica Bovina o Bovine Leukosis Virus Disease (BLV), è una malattia infettiva dei bovini causata dal virus della leucosi enzootica bovina (BLV). Si tratta di un retrovirus che colpisce il sistema immunitario delle mucche e può provocare la comparsa di diverse forme cliniche, tra cui l'encefalopatia spongiforme dei bovini (BSE), o "mucca pazza".

L'infezione da BLV si verifica principalmente attraverso il contatto con sangue infetto, ad esempio durante la toelettatura o la mungitura. Il virus può anche essere trasmesso dalla madre al vitello durante la gestazione o alla nascita.

La maggior parte dei bovini infetti da BLV non mostra sintomi clinici, ma possono sviluppare linfosarcomi (tumori del sistema linfatico) dopo un periodo di latenza che può variare da alcuni anni a diversi decenni. I linfosarcomi possono manifestarsi in diverse parti del corpo, come i linfonodi, la milza, il fegato, i polmoni e il midollo spinale.

La diagnosi di LEB si basa sulla rilevazione dell'antigene virale o degli anticorpi specifici nel sangue del bovino. Non esiste una cura per la malattia, pertanto la prevenzione è fondamentale per il suo controllo. Le misure di prevenzione includono l'adozione di rigide norme igieniche durante le attività di allevamento e mungitura, nonché la vaccinazione dei bovini contro il virus BLV.

La LEB è una malattia segnalata a livello internazionale e i paesi che importano bestiame o prodotti di origine animale richiedono spesso la certificazione sanitaria che attesti l'assenza della malattia negli animali esportati.

La definizione medica di "Virus della Leucemia Bovina" (BLV) è la seguente:

Il Virus della Leucemia Bovina (BLV) è un retrovirus appartenente alla famiglia Retroviridae e al genere Betaretrovirus. Questo virus è il patogeno responsabile della leucemia bovina enzootica, una malattia neoplastica che colpisce i bovini in tutto il mondo.

Il BLV infetta prevalentemente i linfociti B e, in misura minore, i linfociti T, integrandosi nel loro DNA e alterando la regolazione dell'espressione genica. La maggior parte degli animali infetti sviluppa una infezione asintomatica persistente, mentre alcuni sviluppano forme cliniche della malattia, come linfosarcomi o leucemie, a seconda del tropismo cellulare del virus.

La trasmissione del BLV può avvenire per via ematogena, attraverso il contatto con sangue infetto, durante la fase di allevamento e parto, oppure attraverso il latte materno. Inoltre, il virus può essere trasmesso anche tramite le secrezioni nasali, l'urina e il seme degli animali infetti.

La diagnosi del BLV si basa sull'identificazione dell'antigene virale (p24) o dell'RNA virale mediante tecniche di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) o reazione a catena della polimerasi (PCR). Inoltre, la diagnosi può essere confermata dall'identificazione degli anticorpi specifici contro il virus tramite test sierologici.

La prevenzione e il controllo dell'infezione da BLV si basano sulla biosicurezza, sull'adozione di misure igieniche rigorose durante l'allevamento e sul monitoraggio costante della popolazione animale. Inoltre, è possibile ridurre la diffusione del virus attraverso la vaccinazione degli animali con vaccini inattivati o vivi attenuati.

La leucemia linfocitica cronica B-cell (LLC-B) è un tipo specifico di cancro del sangue che colpisce i linfociti B, un particolare tipo di globuli bianchi. I linfociti B sono una parte importante del sistema immunitario e aiutano a combattere le infezioni.

Nella LLC-B, il midollo osseo produce un gran numero di linfociti B anormali che non funzionano correttamente. Questi linfociti B diventano maturi ma non possono svolgere le loro normali funzioni di difesa del corpo contro le infezioni. Inoltre, tendono ad accumularsi nel midollo osseo, nel sangue e nei tessuti linfoidi come milza, fegato e linfonodi.

I sintomi della LLC-B possono includere affaticamento, debolezza, perdita di peso involontaria, sudorazione notturna, frequenti infezioni, facilità alle ecchimosi o emorragie, dolore osseo o articolare e ingrossamento dei linfonodi, del fegato o della milza.

La LLC-B è più comune nelle persone di età superiore ai 60 anni e si sviluppa lentamente nel tempo. Tuttavia, alcuni casi possono progredire rapidamente e richiedere un trattamento immediato. Il trattamento può includere chemioterapia, immunoterapia, terapia target o trapianto di cellule staminali ematopoietiche. La prognosi dipende dalla fase della malattia al momento della diagnosi e dalla risposta al trattamento.

La leucocitosi è un termine utilizzato in medicina per descrivere un aumento del numero totale di globuli bianchi (leucociti) nel sangue al di sopra dei valori normali. I globuli bianchi sono componenti importanti del sistema immunitario che aiutano a combattere le infezioni e le infiammazioni. Quando il numero di globuli bianchi è elevato, ciò può indicare la presenza di un'infezione, infiammazione, reazione allergica, malattia del midollo osseo o altri disturbi. Tuttavia, alcuni farmaci e condizioni mediche possono anche causare una lieve leucocitosi transitoria. Pertanto, è importante eseguire ulteriori test diagnostici per determinare la causa sottostante della leucocitosi.

La fenotipizzazione immunologica è un processo di caratterizzazione e classificazione dei diversi componenti del sistema immunitario in base alle loro caratteristiche morfologiche, funzionali ed espressione antigenica. Questo può essere fatto utilizzando una varietà di tecniche di laboratorio, come la citometria a flusso e l'immunofenotipizzazione.

Nella citometria a flusso, le cellule immunologiche vengono marcate con anticorpi monoclonali fluorescenti che si legano specificamente ad antigeni di superficie o intracellulari espressi dalle cellule. Le cellule marcate vengono quindi fatte passare attraverso un laser, che eccita la fluorescenza degli anticorpi e consente la misurazione delle emissioni di fluorescenza per ciascuna cellula. In questo modo, è possibile identificare e quantificare diversi sottotipi di cellule immunologiche in base al loro profilo di espressione antigenica.

L'immunofenotipizzazione è una tecnica simile che utilizza l'immunoistochimica per identificare e localizzare specifici antigeni espressi dalle cellule immunologiche in un campione tissutale. Questa tecnica può essere particolarmente utile per caratterizzare le popolazioni di cellule immunologiche infiltranti nei tumori o in altri tessuti infiammati.

La fenotipizzazione immunologica è un importante strumento di ricerca e clinico che può essere utilizzato per comprendere meglio la fisiologia e la patofisiologia del sistema immunitario, nonché per diagnosticare e monitorare una varietà di condizioni mediche, tra cui malattie infettive, tumori, malattie autoimmuni e trapianti d'organo.

La conta dei linfociti è un test di laboratorio utilizzato per misurare il numero di globuli bianchi chiamati linfociti nel sangue periferico. I linfociti sono un tipo importante di cellule del sistema immunitario che aiutano a combattere le infezioni e le malattie.

Un campione di sangue viene prelevato dal paziente e analizzato utilizzando un analizzatore ematologico automatico, che conta il numero di globuli bianchi e distingue tra i diversi tipi di cellule, inclusi i linfociti. I risultati vengono quindi riportati come il numero di linfociti per microlitro (mcL) di sangue.

Una conta dei linfociti normale può variare leggermente a seconda dell'età, del sesso e di altri fattori, ma in genere si colloca tra 1.000 e 4.800 cellule per mcL di sangue. Una conta dei linfociti inferiore alla norma può indicare una malattia che colpisce il midollo osseo o il sistema immunitario, come ad esempio un'infezione virale, una leucemia o un trapianto di midollo osseo. Una conta dei linfociti elevata può essere vista in alcune malattie infettive, autoimmuni o tumorali.

Tuttavia, la conta dei linfociti da sola non è sufficiente per porre una diagnosi e deve essere valutata insieme ad altri esami di laboratorio e clinici.

I disordini linfoproliferativi (LPD) sono un gruppo eterogeneo di malattie che si verificano quando il sistema linfatico produce un numero eccessivo di cellule immunitarie, note come linfociti, in modo anomalo. Questi disordini possono essere classificati in base alla loro velocità di crescita e al grado di maturazione delle cellule coinvolte.

Esistono quattro principali categorie di LPD:

1. Linfomi: si tratta di tumori maligni che originano dai linfociti. I linfomi possono essere classificati in base al tipo di linfocita interessato (B o T) e alla velocità di crescita della malattia.
2. Leucemie: si tratta di tumori maligni che originano dai linfociti immaturi nel midollo osseo. Possono diffondersi rapidamente nel sangue e in altri organi ematopoietici.
3. Linfocitosi reattiva: si verifica quando il sistema immunitario produce un numero elevato di linfociti in risposta a un'infezione o ad altri stimoli, come una vaccinazione. Questa condizione è generalmente reversibile e non è considerata maligna.
4. Malattie linfoproliferative a lenta insorgenza: si tratta di condizioni croniche che comportano un'espansione clonale dei linfociti, ma che non soddisfano i criteri per la diagnosi di linfoma o leucemia. Questi disordini possono evolvere in linfomi a cellule B mature in alcuni pazienti.

I sintomi dei LPD possono variare notevolmente, a seconda del tipo e della localizzazione della malattia. Alcuni pazienti possono presentare sintomi aspecifici come stanchezza, febbre, sudorazione notturna e perdita di peso, mentre altri possono presentare segni e sintomi associati a specifiche localizzazioni della malattia, come adenopatie ingrossate, splenomegalia o lesioni cutanee.

La diagnosi dei LPD si basa sull'esame clinico, sulla storia del paziente, sui test di laboratorio e sulle indagini radiologiche. La conferma della diagnosi richiede spesso l'esecuzione di biopsie tissutali e l'analisi immunofenotipica e genetica delle cellule neoplastiche.

Il trattamento dei LPD dipende dal tipo, dallo stadio e dalla gravità della malattia. Le opzioni terapeutiche comprendono la chemioterapia, l'immunoterapia, la radioterapia e il trapianto di cellule staminali ematopoietiche. In alcuni casi, è possibile adottare un approccio osservazionale e attendista, soprattutto per le malattie a lenta insorgenza o con bassa aggressività.

La prognosi dei LPD varia notevolmente in base al tipo di malattia, allo stadio e alla risposta al trattamento. Alcuni tipi di LPD, come il linfoma follicolare a cellule B o il linfoma mantellare a cellule B, possono presentare un decorso clinico indolente e una prognosi favorevole, mentre altri, come il linfoma diffuso a grandi cellule B o il linfoma anaplastico a grandi cellule T, possono avere un decorso aggressivo e una prognosi sfavorevole.

In sintesi, i linfomi non Hodgkin sono un gruppo eterogeneo di neoplasie maligne del sistema ematolinfopoietico che comprendono diverse entità cliniche e patologiche. La diagnosi e il trattamento dei LNH richiedono una valutazione multidisciplinare e un approccio personalizzato in base al tipo, allo stadio e alla gravità della malattia. Nonostante le recenti innovazioni terapeutiche, i LNH rimangono una causa significativa di morbidità e mortalità, sottolineando l'importanza di ulteriori ricerche per migliorare la comprensione della patogenesi e lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

I linfociti B sono un tipo di globuli bianchi (leucociti) che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario adattativo. Sono una parte importante del sistema immunitario umorale, che fornisce immunità contro i patogeni attraverso la produzione di anticorpi.

I linfociti B maturano nel midollo osseo e successivamente migrano nel sangue e nei tessuti linfoidi secondari, come la milza e i linfonodi. Quando un antigene (una sostanza estranea che può causare una risposta immunitaria) si lega a un recettore specifico sulla superficie di un linfocita B, questo induce la differenziazione del linfocita B in un plasmacellula. La plasmacellula produce e secerne anticorpi (immunoglobuline) che possono legarsi specificamente all'antigene e neutralizzarlo o marcarlo per la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario.

I linfociti B sono essenziali per la protezione contro le infezioni batteriche, virali e altri patogeni. Le malattie che colpiscono i linfociti B, come il linfoma non Hodgkin o la leucemia linfatica cronica, possono indebolire gravemente il sistema immunitario e causare sintomi gravi.

La conta dei leucociti, nota anche come analisi del sangue completo (CBC) che include il conteggio dei globuli bianchi, è un esame di laboratorio comunemente utilizzato per valutare lo stato di salute generale del sistema ematopoietico e per identificare varie condizioni mediche.

I leucociti, o globuli bianchi, sono cellule sanguigne importanti che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario, aiutando a combattere le infezioni e l'infiammazione. Un conteggio dei leucociti misura il numero totale di globuli bianchi presenti in un campione di sangue.

Un conteggio normale di globuli bianchi varia a seconda dell'età, del sesso e di altri fattori, ma in genere si aggira tra 4.500 e 11.000 cellule per microlitro di sangue in un adulto sano. Un conteggio dei leucociti inferiore o superiore a questo intervallo può indicare la presenza di varie condizioni mediche, come infezioni, infiammazione, anemia, malattie del midollo osseo, disturbi immunitari e alcuni tipi di cancro.

Pertanto, un'analisi della conta dei leucociti fornisce informazioni vitali che possono aiutare i medici a diagnosticare, monitorare e gestire una vasta gamma di condizioni di salute.

La mononucleosi infettiva, nota anche come "malattia del bacio" o "epstein-barr virus (EBV) infection", è una malattia contagiosa causata dal virus di Epstein-Barr. Si diffonde principalmente attraverso la saliva e i fluidi corporei, ad esempio durante il bacio o lo scambio di bevande e posate.

I sintomi più comuni della mononucleosi infettiva includono:

1. Fatica estrema
2. Mal di gola persistente e doloroso, spesso con ingrossamento dei linfonodi del collo e delle ascelle
3. Febbre alta e brividi
4. Mal di testa
5. Gonfiore della milza o del fegato
6. Eruzione cutanea (in alcuni casi)
7. Ingrossamento dei linfonodi in altre parti del corpo

La mononucleosi infettiva può anche causare complicazioni, come problemi al fegato e al cuore, difficoltà respiratorie e disturbi neurologici. Tuttavia, queste complicanze sono rare.

La diagnosi di mononucleosi infettiva si basa sui sintomi e sui risultati dei test di laboratorio, come il conteggio dei globuli bianchi e la rilevazione degli anticorpi contro l'EBV nel sangue.

Non esiste una cura specifica per la mononucleosi infettiva, ma i sintomi possono essere gestiti con farmaci da banco per alleviare il dolore e il disagio, riposo a letto e idratazione adeguata. In alcuni casi, possono essere prescritti corticosteroidi per ridurre l'infiammazione della gola e del fegato.

La mononucleosi infettiva è una malattia altamente contagiosa che può diffondersi facilmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta, come la saliva o le goccioline respiratorie. Pertanto, è importante praticare l'igiene personale e mantenere una distanza adeguata dalle persone malate per prevenire la diffusione della malattia.

La Tripanosomiasi bovina, nota anche come "nagana" o "malattia del sonno delle bestie," è una malattia parassitaria che colpisce principalmente il bestiame (bovini, suini, cavalli e cammelli). È causata da protozoi appartenenti al genere Trypanosoma ed è trasmessa attraverso la puntura di insetti vettori, comunemente chiamati "glossine" o "tse tse fly".

Esistono due forme principali di Tripanosomiasi bovina: la forma gambiense e la forma rhodesiense. La forma gambiense è meno acuta e si sviluppa più lentamente, mentre la forma rhodesiense è più aggressiva e può causare la morte dell'animale in pochi mesi.

I sintomi della Tripanosomiasi bovina possono variare, ma spesso includono febbre, perdita di peso, debolezza, gonfiore delle gambe, anemia, disfunzioni neurologiche e aborti spontanei. La diagnosi si basa sull'identificazione del parassita nel sangue o nei tessuti dell'animale infetto.

La malattia ha un impatto significativo sulla produzione animale, riducendo la crescita, la fertilità e la produzione di latte, nonché aumentando i tassi di mortalità. Inoltre, può avere conseguenze socio-economiche negative per le comunità rurali che dipendono dall'agricoltura e dall'allevamento del bestiame.

La prevenzione e il controllo della Tripanosomiasi bovina si basano principalmente sulla riduzione dell'esposizione degli animali ai vettori attraverso l'uso di repellenti, mangimi medicati e barriere fisiche, nonché sull'uso di trattamenti farmacologici preventivi. In alcune aree, sono state implementate strategie di controllo della popolazione dei vettori, come la distribuzione di insetticidi a lunga durata d'azione e la promozione dell'uso di zanzariere trattate con insetticida.

La splenomegalia è un termine medico che si riferisce all'ingrossamento della milza oltre le sue dimensioni normali. La milza è un organo situato nella parte superiore sinistra dell'addome, vicino allo stomaco, e fa parte del sistema linfatico e immunitario. Normalmente, la milza non è palpabile al di sotto del bordo costale, ma in caso di splenomegalia, può essere avvertita come una massa durante l'esame fisico.

Le cause della splenomegalia possono essere varie e includono:

1. Infezioni: alcune infezioni batteriche, virali o parassitarie possono causare l'ingrossamento della milza, come la mononucleosi infettiva, l'epatite virale, la tubercolosi e la malaria.
2. Malattie ematologiche: alcune condizioni che colpiscono il sangue o i vasi sanguigni possono causare splenomegalia, come l'anemia falciforme, le talassemie, le leucemie e i linfomi.
3. Malattie del fegato: alcune malattie epatiche, come la cirrosi, l'epatite cronica o il tumore al fegato, possono causare l'ingrossamento della milza.
4. Condizioni cardiovascolari: alcune patologie cardiovascolari, come l'insufficienza cardiaca congestizia o l'endocardite batterica, possono determinare la splenomegalia.
5. Malattie reumatiche: alcune malattie reumatiche, come il lupus eritematoso sistemico o l'artrite reumatoide, possono causare l'ingrossamento della milza.
6. Tumori: alcuni tumori, sia benigni che maligni, possono portare all'ingrandimento della milza.

La diagnosi di splenomegalia si basa sulla storia clinica del paziente, sull'esame fisico e su esami di laboratorio e strumentali specifici. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può variare da un semplice monitoraggio a interventi chirurgici o chemioterapici.

La preleucemia, nota anche come neoplasia clonale delle cellule ematopoietiche (CLP), è un termine utilizzato per descrivere una condizione caratterizzata dalla presenza di cellule del sangue anormali o anomalie citogenetiche che possono potenzialmente evolvere in leucemia. Tuttavia, non tutte le persone con preleucemia svilupperanno necessariamente una leucemia.

La preleucemia può essere classificata in diversi sottotipi, a seconda delle caratteristiche cellulari e genetiche specifiche. Alcuni esempi di preleucemie includono la sindrome mielodisplastica (MDS), il disordine mieloproliferativo cronico (CMPD) e la leucemia a cellule capellute dei linfociti T (T-LCL).

Le persone con preleucemia possono presentare sintomi non specifici come affaticamento, debolezza, infezioni ricorrenti o facilmente, emorragie o sanguinamenti anomali. In alcuni casi, la condizione può essere asintomatica e scoperta solo attraverso esami del sangue di routine.

La diagnosi di preleucemia si basa sull'esame del sangue periferico e sulla biopsia della midollo osseo, che possono mostrare cellule anormali o anomalie citogenetiche specifiche. Il trattamento dipende dal sottotipo di preleucemia e può includere sorveglianza stretta, terapia farmacologica, chemioterapia o trapianto di midollo osseo.

È importante notare che la preleucemia non è una condizione comune e la maggior parte delle persone con anormalità citogenetiche o cellule ematopoietiche anomale non svilupperà mai una leucemia. Tuttavia, se si sospetta di avere una preleucemia, è importante consultare un medico esperto in malattie del sangue per una valutazione e una gestione appropriata.

I linfociti sono un tipo specifico di globuli bianchi (leucociti) che giocano un ruolo chiave nel sistema immunitario. Si dividono in due grandi categorie: linfociti B e linfociti T, ognuno dei quali ha funzioni distinte ma complementari nella risposta immunitaria.

I linfociti B sono responsabili della produzione di anticorpi, proteine che riconoscono e si legano a specifici antigeni estranei (come batteri o virus), marcandoli per essere distrutti dalle altre cellule del sistema immunitario.

I linfociti T, d'altra parte, sono direttamente implicati nell'eliminazione delle cellule infettate da patogeni. Esistono diversi sottotipi di linfociti T, tra cui i linfociti T citotossici (che distruggono direttamente le cellule infette) e i linfociti T helper (che assistono altre cellule del sistema immunitario nella loro risposta contro i patogeni).

I linfociti vengono generati nel midollo osseo e maturano nel timo (per i linfociti T) o nelle tonsille, nei linfonodi e nella milza (per i linfociti B). Un'alterazione del numero o della funzione dei linfociti può portare a diverse patologie, come immunodeficienze o malattie autoimmuni.

Le sottopopolazioni linfocitarie si riferiscono a diversi tipi e sottotipi di cellule del sistema immunitario note come linfociti, che giocano un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo. Questi includono:

1. Linfociti T (o cellule T): sono prodotti nel timo e svolgono un ruolo centrale nella regolazione della risposta immunitaria, comprese la distruzione delle cellule infette o tumorali e l'attivazione di altre cellule del sistema immunitario. Ci sono diversi sottotipi di linfociti T, come i Linfociti T helper (CD4+), i Linfociti T citotossici (CD8+) e i Linfociti T regolatori.

2. Linfociti B (o cellule B): sono prodotti nel midollo osseo e svolgono un ruolo cruciale nella produzione di anticorpi, che aiutano a neutralizzare o marcare gli agenti patogeni per la distruzione da parte delle altre cellule del sistema immunitario. I linfociti B possono anche presentare antigeni alle cellule T e secernere fattori chimici (citochine) che influenzano l'attività delle cellule T.

3. Cellule Natural Killer (NK): sono un tipo di linfocita effettrice che può distruggere le cellule infette o tumorali senza bisogno di essere precedentemente sensibilizzate. Le cellule NK possono riconoscere e legare specificamente i marcatori delle cellule malate, come le molecole MHC di classe I alterate, e secernere sostanze chimiche tossiche che inducono la morte della cellula bersaglio.

4. Linfociti innati NKT: sono un gruppo eterogeneo di linfociti che condividono le caratteristiche sia dei linfociti T che delle cellule NK. Le cellule NKT possono essere attivate rapidamente in risposta a una varietà di stimoli e secernere citochine che influenzano l'attività delle altre cellule del sistema immunitario.

5. Cellule T gamma delta (γδ): sono un tipo di linfocita T che esprime un recettore T γδ invece del recettore T alfa beta (αβ) più comune. Le cellule γδ possono essere trovate in vari tessuti, come la pelle e le mucose, e possono rispondere a una varietà di stimoli, compresi gli antigeni presentati dalle cellule dendritiche e i fattori chimici (citochine) secreti dalle altre cellule del sistema immunitario.

In sintesi, il sistema immunitario umano conta su diversi tipi di linfociti per difendersi dagli agenti patogeni e mantenere l'omeostasi dell'organismo. Ogni tipo di linfocita ha un ruolo specifico nel riconoscimento, nell'eliminazione e nella memoria degli antigeni, garantendo una risposta immunitaria efficace e duratura.

L'epatomegalia è un termine medico che si riferisce all'ingrossamento del fegato oltre i suoi limiti normali. In condizioni fisiologiche, il fegato normale non dovrebbe essere palpabile al di sotto della linea costale inferiore durante l'esame fisico. Tuttavia, quando il fegato è ingrandito, può essere facilmente percepibile al tatto durante la palpazione addominale.

L'epatomegalia può essere causata da una varietà di condizioni mediche, tra cui infezioni virali (come epatite virale), malattie epatiche croniche (come cirrosi e steatoepatite non alcolica), tumori (come carcinoma epatocellulare o metastasi), accumulo di sostanze tossiche (come l'intossicazione da farmaci o alcol), malattie genetiche (come la malattia di Wilson) e altre condizioni patologiche.

L'entità dell'ingrossamento del fegato può essere valutata misurando il suo diametro durante l'esame fisico o tramite tecniche di imaging medico come ecografia, tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM). Il trattamento dell'epatomegalia dipende dalla causa sottostante e può variare da misure conservative a interventi chirurgici o terapie farmacologiche specifiche.

L'agranulocitosi è una condizione medica caratterizzata da un numero anormalmente basso di granulociti (un particolare tipo di globuli bianchi) nel sangue. I granulociti, che includono neutrofili, eosinofili e basofili, svolgono un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo contro le infezioni.

Quando il numero di granulociti è insufficiente, l'individuo diventa suscettibile alle infezioni e può manifestare sintomi come febbre, brividi, affaticamento, mal di gola, ulcerazioni della bocca e difficoltà respiratorie. L'agranulocitosi può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l'esposizione a farmaci che danneggiano i granulociti, malattie del midollo osseo, infezioni virali e alcune condizioni genetiche rare.

La diagnosi di agranulocitosi si basa sull'analisi del sangue per contare il numero di globuli bianchi e granulociti. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere l'interruzione dell'esposizione al farmaco sospetto, la terapia antibiotica o antifungina per prevenire le infezioni, il supporto del midollo osseo con fattori di crescita o, in casi gravi, il trapianto di midollo osseo.

Le malattie della parotide si riferiscono a un gruppo diversificato di condizioni che colpiscono la ghiandola parotide, una ghiandola salivare localizzata nella regione laterale del viso, vicino all'orecchio. Queste malattie possono essere classificate in base alla natura della loro patologia, che può essere infiammatoria, non infiammatoria, neoplastica o traumatica.

1. Infiammazione: Le malattie infiammatorie della parotide includono parotite (o "orecchioni"), un'infezione virale che causa gonfiore doloroso della ghiandola; parotite batterica, causata da batteri come Staphylococcus aureus o Haemophilus influenzae; e sialoadenite cronica, una condizione caratterizzata da infiammazione ricorrente della ghiandola.

2. Non infiammatorio: Queste condizioni sono spesso associate a disturbi del flusso salivare, come la sindrome di Sjögren, un disturbo autoimmune che colpisce le ghiandole escretorie e provoca secchezza delle fauci e degli occhi. Altre cause includono ostruzione ductale, dovuta a calcoli o tumori benigni.

3. Neoplastico: I tumori possono svilupparsi nella ghiandola parotide, la maggior parte dei quali sono benigni (come adenomi). Tuttavia, circa il 20-25% dei tumori parotidei è maligno (come carcinomi a cellule acinari, mucoepidermoidi o adenocarcinomi).

4. Traumatico: Lesioni fisiche alla ghiandola possono causare danni e infiammazione. Questo può derivare da fratture della mascella o dall'impatto di un dispositivo medico, come un tubo endotracheale.

La diagnosi precoce e il trattamento appropriato sono fondamentali per gestire queste condizioni. L'esame clinico, l'imaging e la biopsia forniscono informazioni cruciali sulla natura e sull'estensione della malattia. Il trattamento può variare da misure conservative come l'idratazione e la rimozione dei calcoli ductali, alla chirurgia radicale per i tumori maligni.

Le "Malattie del bovino" sono un termine generale che si riferisce a varie condizioni patologiche che colpiscono i bovini, inclusi buoi, vacche, tori e vitelli. Queste malattie possono essere causate da fattori infettivi come batteri, virus, funghi o parassiti, oppure possono essere il risultato di fattori non infettivi come lesioni, disturbi metabolici o problemi genetici.

Esempi di malattie infettive del bovino includono la brucellosi, la tubercolosi, la leucosi enzootica bovina (BVD), l'infezione da virus della diarrea virale bovina (BVDV), la febbre Q, la paratubercolosi (malattia di Johne), la digital dermatitis e la mastite.

Le malattie non infettive del bovino possono essere causate da una varietà di fattori, come ad esempio:

* Disturbi metabolici: come la sindrome da acidosi ruminale (SARA), la displasia dell'anca o l'ipocalcemia post-partum.
* Lesioni: come distorsioni, fratture o lesioni da schiacciamento.
* Problemi genetici: come la sindrome da deficit di miosina, la sindrome da immunodeficienza combinata bovina (BCIS) o l'anemia emolitica congenita.

La prevenzione e il controllo delle malattie del bovino sono fondamentali per mantenere la salute e il benessere degli animali, nonché per garantire la sicurezza alimentare e la qualità del latte e della carne bovina. Ciò può essere ottenuto attraverso misure di biosecurity, vaccinazione, gestione appropriata dell'alimentazione e dell'ambiente, e monitoraggio regolare dello stato di salute degli animali.

Gli antigeni CD5 sono un tipo di marcatori proteici presenti sulla superficie delle cellule T e di alcuni linfociti B. Nella maggior parte dei linfociti T, gli antigeni CD5 svolgono un ruolo importante nella regolazione della risposta immunitaria, aiutando a controllare l'attivazione e la proliferazione delle cellule T.

Nei linfociti B, tuttavia, la presenza di antigeni CD5 è spesso associata a una forma particolare di leucemia nota come leucemia linfocitica cronica (LLC), in cui i linfociti B maturi mostrano un'espressione anormale dei CD5. Questa espressione anomala è considerata un fattore prognostico negativo per la malattia e può contribuire allo sviluppo di resistenza alla terapia.

In sintesi, gli antigeni CD5 sono proteine importanti per la regolazione della risposta immunitaria, ma la loro espressione anormale in alcuni tipi di cellule cancerose può avere conseguenze negative sulla prognosi e il trattamento.

'Bordetella pertussis' è una batteria gram-negativa, aerobica e intracellulare obbligata che causa la malattia nota come tosse cancrenosa o pertosse. Questa infezione può causare sintomi simili a un raffreddore inizialmente, seguiti da una tosse persistente e parossistica che può durare per settimane o addirittura mesi. I colpi contro la pertosse sono disponibili e raccomandati per la prevenzione della malattia.

La trasmissione di 'Bordetella pertussis' avviene principalmente attraverso goccioline respiratorie, che vengono rilasciate durante tosse o starnuti da una persona infetta. I sintomi possono variare in gravità e possono essere più gravi nei neonati e nei bambini molto piccoli, che possono avere difficoltà a respirare o deglutire a causa della tosse persistente.

La diagnosi di pertosse si basa solitamente sui sintomi e sui risultati dei test di laboratorio, come il test dell'antigene batterico o la coltura del tampone faringeo. Il trattamento precoce con antibiotici può aiutare a ridurre la durata della malattia e prevenire la diffusione della batteria ad altre persone.

La pertosse è una malattia infettiva altamente contagiosa, quindi è importante che le persone infette si isolino dai contatti stretti, specialmente i neonati e i bambini molto piccoli, che sono a maggior rischio di complicazioni gravi. La prevenzione rimane la migliore strategia per combattere la pertosse, quindi è importante mantenere aggiornate le vaccinazioni contro questa malattia.

I linfociti T, anche noti come cellule T, sono un sottotipo di globuli bianchi che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario adattativo. Si sviluppano nel timo e sono essenziali per la risposta immunitaria cellulo-mediata. Esistono diversi sottotipi di linfociti T, tra cui i linfociti T helper (CD4+), i linfociti T citotossici (CD8+) e i linfociti T regolatori.

I linfociti T helper aiutano a coordinare la risposta immunitaria, attivando altri effettori del sistema immunitario come i linfociti B e altri linfociti T. I linfociti T citotossici, d'altra parte, sono in grado di distruggere direttamente le cellule infette o tumorali. Infine, i linfociti T regolatori svolgono un ruolo importante nel mantenere la tolleranza immunologica e prevenire l'insorgenza di malattie autoimmuni.

I linfociti T riconoscono le cellule infette o le cellule tumorali attraverso l'interazione con il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) presente sulla superficie delle cellule. Quando un linfocita T incontra una cellula che esprime un antigene specifico, viene attivato e inizia a secernere citochine che aiutano a coordinare la risposta immunitaria.

In sintesi, i linfociti T sono una componente fondamentale del sistema immunitario adattativo, responsabili della risposta cellulo-mediata alle infezioni e alle cellule tumorali.

La Leucemia a Grandi Linfociti Granulari (LGL) è un tipo raro di leucemia che origina dalle cellule T o natural killer (NK) del sistema immunitario. Questa forma di leucemia si sviluppa lentamente e può manifestarsi con sintomi aspecifici come affaticamento, dolori articolari, infezioni ricorrenti e facilmente causabili, sudorazione notturna e perdita di peso involontaria.

Nella LGL, le cellule maligne si accumulano nel midollo osseo, nel sangue periferico, nella milza e nei linfonodi. Queste cellule sono caratterizzate dalla presenza di granuli citoplasmatici azzurro-grigiastri, che possono essere visti al microscopio ottico.

La diagnosi di LGL si basa sull'esame del sangue periferico e sulla biopsia del midollo osseo, che mostrano un aumento del numero di cellule LGL. La conferma della diagnosi richiede l'identificazione dell'origine delle cellule LGL, se sono cellule T o NK, attraverso test immunologici specifici.

Il trattamento della LGL dipende dalla gravità dei sintomi e dallo stadio della malattia. Nei casi asintomatici o con sintomi lievi, il monitoraggio clinico può essere sufficiente. Nei casi più avanzati, il trattamento può includere chemioterapia, immunoterapia o terapie mirate alle cellule T o NK.

La prognosi della LGL varia a seconda dello stadio e delle caratteristiche della malattia al momento della diagnosi. In generale, la sopravvivenza a cinque anni è di circa il 50%, ma alcuni pazienti possono vivere con la malattia per molti anni senza necessitare di trattamento attivo.

In medicina, i cloni cellulari sono gruppi di cellule che sono geneticamente identiche e sono derivate da una singola cellula originale. Questo processo è noto come clonazione cellulare e può verificarsi naturalmente nel corso della crescita e del sviluppo dell'organismo, ad esempio durante la divisione delle cellule uovo o sperma, o attraverso tecniche di laboratorio che prevedono l'isolamento di una cellula e la sua moltiplicazione in vitro per ottenere un gran numero di cellule geneticamente identiche.

La clonazione cellulare è una tecnica importante in diversi campi della medicina, come la ricerca biomedica, la terapia genica e la produzione di organi artificiali. Ad esempio, i ricercatori possono utilizzare la clonazione cellulare per creare linee cellulari pure e stabili da cui ottenere campioni di tessuto per studiare le malattie o testare nuovi farmaci. Inoltre, la clonazione cellulare può essere utilizzata per generare cellule staminali pluripotenti che possono differenziarsi in diversi tipi di cellule e tessuti, offrendo potenziali applicazioni terapeutiche per il trattamento di malattie degenerative o lesioni.

Tuttavia, la clonazione cellulare è anche un argomento controverso, poiché solleva questioni etiche e morali riguardo alla creazione e all'utilizzo di esseri viventi geneticamente modificati o clonati. Pertanto, l'uso della clonazione cellulare deve essere regolamentato e controllato per garantire la sicurezza e il rispetto dei principi etici e morali.

La citometria a flusso è una tecnologia di laboratorio utilizzata per analizzare le proprietà fisiche e biochimiche delle cellule e delle particelle biologiche in sospensione. Viene comunemente utilizzato nella ricerca, nel monitoraggio del trattamento del cancro e nella diagnosi di disturbi ematologici e immunologici.

Nella citometria a flusso, un campione di cellule o particelle viene fatto fluire in un singolo file attraverso un fascio laser. Il laser illumina le cellule o le particelle, provocando la diffrazione della luce e l'emissione di fluorescenza da parte di molecole marcate con coloranti fluorescenti. I sensori rilevano quindi i segnali luminosi risultanti e li convertono in dati che possono essere analizzati per determinare le caratteristiche delle cellule o delle particelle, come la dimensione, la forma, la complessità interna e l'espressione di proteine o altri marcatori specifici.

La citometria a flusso può analizzare rapidamente un gran numero di cellule o particelle, fornendo informazioni dettagliate sulla loro composizione e funzione. Questa tecnologia è ampiamente utilizzata in una varietà di campi, tra cui la ricerca biomedica, l'immunologia, la genetica e la medicina di traslazione.

Un'esame del midollo osseo è un test diagnostico che implica l'analisi del tessuto molle e grasso contenuto all'interno delle cavità ossee. Il midollo osseo è responsabile della produzione di cellule del sangue, tra cui globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

Nell'esame del midollo osseo, un campione di midollo osseo viene prelevato dall'osso iliaco (osso pelvico) o dalla cresta sternale utilizzando una tecnica chiamata aspirazione e biopsia. L'aspirazione comporta l'utilizzo di un ago sottile per prelevare una piccola quantità di liquido midollare, mentre la biopsia comporta il prelievo di un piccolo frammento di tessuto osseo contenente midollo.

L'esame del midollo osseo viene utilizzato per diagnosticare e monitorare una varietà di condizioni mediche, tra cui anemie, infezioni, leucemie, linfomi e altri tumori del sangue. L'analisi del campione prelevato può fornire informazioni sulla composizione delle cellule del sangue, sulla presenza di eventuali malattie o infezioni e sullo stato di salute generale del midollo osseo.

L'esame del midollo osseo è un test invasivo che richiede l'uso di anestetici locali per ridurre al minimo il disagio durante la procedura. I rischi associati all'esame del midollo osseo includono dolore, sanguinamento, infezione e lesioni ai nervi o ai vasi sanguigni circostanti. Tuttavia, i benefici dell'esame del midollo osseo superano spesso i rischi associati alla procedura, fornendo informazioni preziose per la diagnosi e il trattamento di una varietà di condizioni mediche.

L'alveolite allergica estrinseca, nota anche come alveolite alergica extrinseca o pneumoconiosi allergica, è una malattia polmonare interstiziale infiammatoria causata dall'ipersensibilità a polveri organiche inalate. Questa condizione si verifica principalmente in lavoratori esposti professionalmente a polveri organiche come quelle di avicoli, legname umido, cotone, juta, e granturco.

I sintomi dell'alveolite allergica estrinseca possono includere tosse secca, respiro corto, affaticamento, perdita di peso e febbre. I pazienti possono anche manifestare dispnea (respiro difficoltoso) e una diminuzione della capacità polmonare. L'esposizione prolungata alle polveri organiche può portare a fibrosi polmonare progressiva, che può ridurre in modo significativo la funzione polmonare e compromettere la qualità della vita.

La diagnosi di alveolite allergica estrinseca si basa su una combinazione di anamnesi occupazionale, esami fisici, radiografie del torace, test di funzionalità polmonare e biopsia polmonare. Il trattamento prevede l'evitare l'esposizione alle polveri organiche che hanno causato la reazione allergica, nonché l'uso di farmaci corticosteroidi per controllare l'infiammazione e alleviare i sintomi. In alcuni casi, possono essere necessari altri trattamenti di supporto, come ossigenoterapia a lungo termine, riabilitazione polmonare e terapia fisica per aiutare a gestire la malattia e mantenere la funzione polmonare.

La leucemia a cellule T, nota anche come leucemia linfoblastica acuta a cellule T (LT-AL o ALL T), è un tipo specifico di cancro del sangue che si sviluppa rapidamente. Questa forma di leucemia colpisce i linfociti T, un particolare tipo di globuli bianchi che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario dell'organismo.

Nella LT-AL, le cellule T cancerose si moltiplicano in modo anomalo e incontrollato nei midollo osseo, prevenendo la normale produzione di globuli bianchi sani. Questi linfociti T tumorali possono anche invadere il flusso sanguigno, il midollo spinale e altri organi vitali, come fegato, milza e linfonodi, compromettendo ulteriormente la funzionalità del sistema immunitario.

I sintomi della leucemia a cellule T possono includere affaticamento, debolezza, frequenti infezioni, facilità alle ecchimosi, emorragie spontanee, sudorazione notturna e perdita di peso involontaria. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare le prospettive di cura e la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia.

Il trattamento della LT-AL può comprendere chemioterapia, radioterapia, terapie mirate, trapianto di midollo osseo o combinazioni di queste opzioni terapeutiche, a seconda del singolo caso e delle caratteristiche specifiche della malattia.

L'aplasia pura della serie rossa è un raro disturbo del midollo osseo in cui la produzione delle cellule staminali ematopoietiche che danno origine ai globuli rossi (eritrociti) è gravemente compromessa o assente. Questa condizione può anche influenzare marginalmente la produzione di piastrine e globuli bianchi, ma in misura molto minore rispetto ai globuli rossi.

L'aplasia pura della serie rossa è causata da una varietà di fattori, tra cui malattie autoimmuni, infezioni virali, esposizione a radiazioni o sostanze chimiche tossiche, e talvolta può essere idiopatica, il che significa che non c'è una causa nota.

I sintomi dell'aplasia pura della serie rossa includono anemia grave, affaticamento, debolezza, mancanza di respiro e aumento del rischio di infezioni a causa dei bassi livelli di globuli bianchi. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci che stimolano la produzione di cellule staminali ematopoietiche, trasfusioni di sangue per alleviare l'anemia grave, e talvolta un trapianto di midollo osseo.

L'aplasia pura della serie rossa è una condizione seria che richiede cure mediche immediate e specialistiche. Il tasso di sopravvivenza a lungo termine dipende dalla causa sottostante, dall'età del paziente e dalla gravità della malattia.

Il riarrangiamento genico dei linfociti B è un processo normale che si verifica durante lo sviluppo dei linfociti B, un tipo di globuli bianchi che giocano un ruolo chiave nel sistema immunitario. Questo processo consiste nella ricombinazione delle regioni variabili dei geni che codificano per le catene pesanti e leggere degli anticorpi sulla superficie dei linfociti B.

Durante lo sviluppo, i geni che codificano per le catene pesanti e leggere degli anticorpi sono suddivisi in diversi segmenti: variabili (V), diversi (D) e joining (J). Il riarrangiamento genico dei linfociti B prevede la ricombinazione di questi segmenti per creare una grande diversità di sequenze proteiche che possono riconoscere un'ampia gamma di antigeni.

Il processo di riarrangiamento genico è altamente regolato e accurato, ma a volte possono verificarsi errori o mutazioni che possono portare alla produzione di anticorpi anormali o autoreattivi. Queste anomalie possono contribuire allo sviluppo di malattie autoimmuni o tumori del sangue, come il linfoma dei linfociti B.

In sintesi, il riarrangiamento genico dei linfociti B è un processo fondamentale per la maturazione e la funzione dei linfociti B, ma anche una fonte potenziale di errori che possono avere conseguenze negative sulla salute.

Le immunoglobuline A (IgA) sono un tipo di anticorpi che svolgono un ruolo importante nella risposta immunitaria umorale, in particolare a livello delle mucose. Le catene pesanti di IgA sono proteine ​​strutturali che contribuiscono alla specificità e alla funzionalità delle IgA.

Esistono due tipi principali di IgA: IgA1 e IgA2, che differiscono nella struttura della catena pesante. La catena pesante di IgA1 è composta da circa 500 aminoacidi, mentre la catena pesante di IgA2 ne contiene solo circa 400.

Le catene pesanti delle IgA sono responsabili della legatura dell'antigene e della determinazione della specificità antigenica dell'anticorpo. Inoltre, le catene pesanti di IgA contengono regioni costanti (C) e variabili (V), che consentono la diversità antigenica delle IgA e la loro capacità di legare una vasta gamma di antigeni.

Le IgA sono principalmente monomeriche o dimeriche, con due molecole di IgA legate da un peptide noto come J (joining) chain. Le catene pesanti delle IgA dimeriche contengono una regione supplementare chiamata "tail piece" che consente la formazione del ponte disolfuro tra le due molecole di IgA e la loro unione alla J chain.

Le IgA svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle mucose contro i patogeni, prevenendo l'ingresso di batteri, virus e altri microrganismi dannosi nell'organismo. Le IgA possono neutralizzare i patogeni direttamente o attraverso la loro capacità di legare i complementi e promuovere la fagocitosi da parte dei leucociti.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

Il dimetil adipimidato (DMA) è un agente che protegge contro l'effetto neurotossico dei farmaci chemioterapici, come il cisplatino. Viene utilizzato durante la procedura di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche per ridurre i danni ai tessuti e agli organi, compreso il sistema nervoso centrale.

Il DMA è un composto chimico che appartiene alla classe degli adipimidati, ed è caratterizzato dalla presenza di due gruppi funzionali dimetilammine legati a un anello adipico. Questa struttura molecolare conferisce al DMA la capacità di neutralizzare le specie reattive dell'ossigeno (ROS) e i radicali liberi, che sono responsabili dei danni ai tessuti indotti dalla chemioterapia.

In sintesi, il dimetil adipimidato è un agente neuroprotettivo impiegato nella terapia antitumorale per ridurre i danni neurologici associati alla chemioterapia.

Ehrlichia è un genere di batteri intracellulari obbligati che causano diverse malattie infettive negli animali e nell'uomo. Appartengono alla famiglia Anaplasmataceae all'interno dell'ordine Rickettsiales. Questi batteri sono gram-negativi, hanno forma coccobacillare e sono generalmente trasmessi attraverso la puntura di zecche infette.

Le specie di Ehrlichia più comunemente associate alle malattie umane includono Ehrlichia chaffeensis, che causa l'ehrlichiosi umana (precedentemente nota come febbre da zecca del midwest e febbre da zecca della costa orientale), e Ehrlichia ewingii, che causa l'ehrlichiosi monocitica. Un'altra specie, Ehrlichia muris, è stata identificata come causa di malattie umane in alcuni casi, ma non è ancora ben compresa la sua portata clinica e l'epidemiologia.

L'infezione da Ehrlichia si verifica quando le zecche infette si attaccano a un ospite e secernono batteri nel flusso sanguigno dell'ospite durante il pasto di sangue. I batteri invadono i globuli bianchi, principalmente monociti e granulociti, e si moltiplicano all'interno delle vescicole create chiamate inclusione morula. Questa replicazione porta a danni cellulari e infiammazione sistemica, che possono causare sintomi clinici come febbre, mal di testa, dolori muscolari, affaticamento, nausea, vomito e eruzioni cutanee.

Il trattamento dell'infezione da Ehrlichia si basa generalmente sull'uso di antibiotici appropriati, come doxiciclina, che è il farmaco di prima linea per l'ehrlichiosi umana e altre malattie da Ehrlichia. L'identificazione precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per prevenire complicazioni potenzialmente letali come la sindrome da shock tossico, l'insufficienza respiratoria, la meningite e l'encefalite.

La linfocitosi è un aumento del numero dei linfociti nel sangue. Convenzionalmente si parla di linfocitosi quando il numero di ... La linfocitosi, se preceduta da leucopenia, può essere osservata nella fase itterica dell'epatite virale. Emocromo Linfociti ... Inoltre, la leucemia linfoide cronica può causare una massiccia linfocitosi, così come gli altri tipi di leucemie. ... Linfocitopenia Altri progetti Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Linfocitosi (EN) ...
Si può avere modesta leucopenia con linfocitosi relativa. Si ha importante aumento della velocità di eritrosedimentazione (VES ...
A differenza della linfocitosi, la linfocitopenia è un reperto non comune. Può essere rilevato in diverse malattie, soprattutto ... Emocromo Linfociti Linfocitosi Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina (Voci con disclaimer ...
All'esame del sangue si ha linfocitosi con prolinfociti superiori al 50%. Si può presentare con fenotipo B (70% dei casi: CD19+ ... linfocitosi, emorragia. Le cause rimangono sconosciute, ma l'incidenza è particolarmente influenzata da fattori ambientali. ...
Essa rappresenta una leucocitosi relativa insieme alla linfocitosi, alla policitosi neutrofila ed eosinofila. È causata di ...
La linfocitosi è un indizio diagnostico per la pertosse, anche se non è specifica. I metodi utilizzati nella diagnosi di ...
L'infiammazione è di solito solo modesta, anche se alcuni casi mostrano una marcata linfocitosi intraepiteliale. I pazienti ...
Esistono cinque principali tipi di leucocitosi: neutrofilia (la forma più comune), linfocitosi, monocitosi, eosinofilia e ...
Una diminuzione del numero di globuli bianchi circolanti (leucopenia) si verifica con eosinopenia e linfocitosi relativa; le ...
... una leucopenia seguita da linfocitosi; il midollo risultò peraltro scevro di elementi nel quale manca ogni potere rigenerativo ...
... alto rischio con linfocitosi periferica e midollare con Hb < 10 g/dl e/o piastrinopenia (< 100 000/mm3). In seguito si è ... basso rischio con linfocitosi periferica e midollare con meno di 3 aree linfoidi interessate; fase B: rischio intermedio con ... linfocitosi periferica e midollare con almeno o più di 3 aree linfoidi interessate; fase C: ...
... linfocitosi e monocitosi. Effetti epatotossici non comuni consistono in epatite colestatica o citolitica, ittero colestatico ed ...
... che può mostrare linfocitosi). Il trattamento del TSP consiste nei corticosteroidi per contrastare l'infiammazione con relativo ...
... è stato formato dai fibroblasti e dal livello della linfocitosi sviluppatasi. È tuttavia più frequente che un'infiammazione ...
Le alterazioni ematologiche più comuni sono eosinofilia e linfocitosi (con frequente presenza di linfociti atipici) ma si ...
Il quadro clinico può presentarsi anche in maniera più sfumata (ad esempio, solo linfocitosi) e pertanto la diagnosi richiede ... e viene diagnosticata in seguito al riscontro di linfocitosi, anemia, piastrinopenia e splenomegalia. ...
... si può evitare la conferma istologica qualora il lavaggio broncoalveolare abbia evidenziato la tipica linfocitosi CD4+. ...
... linfocitosi assoluta ecc. oppure può essere relativo per contemporanea riduzione di altra categoria di leucociti; in tali casi ... cioè mediante linfocitosi (i linfociti T possono attaccare le cellule infette uccidendole e impedendo così la progressione ... linfocitosi, monocitosi. L'aumento percentuale di un particolare tipo leucocitario può essere conseguenza di un reale aumento ...
Lo stirene può determinare alterazioni a carico del sangue caratterizzate da riduzione dei globuli bianchi con linfocitosi ...
... il diagnosta scopre un infiltrato linfocitico sulle pareti del miocardio ma Cameron dubita perché non emergeva linfocitosi ...
Alcuni sono molto aspecifici, come anemia normocitica con linfocitosi ed eosinofilia, più significative sono alcune alterazioni ... linfocitosi ed eosinofilia. La riduzione dei livelli ematici di cortisolo comporta ipersecrezione di ACTH ipofisario e dei ...
Gli effetti sistemici della tossina includono linfocitosi e alterazioni delle attività ormonali, come ad esempio l'aumento ...
Linfocitosi duodenale Forme idiopatiche La diagnosi viene generalmente effettuata mediante endoscopia con biopsia per valutare ...
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Cosa sono la linfocitosi e la neutrofilia?. I due termini, linfocitosi e neutrofilia, identificano, rispettivamente, un aumento ... Quando linfocitosi e neutrofilia si verificano nel liquor cefalorachidiano, si parla più propriamente di pleiocitosi ... Il liquor di un paziente contagiato da West Nile è caratterizzato da linfocitosi e da neutrofilia. ...
linfocitosi, monocitosi, neutropenia. trombocitopenia. Disordini del sistema immunitario. reazioni anafilattiche, ...
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Quando il livello di linfociti rimane alto si parla di linfocitosi che può indicare una situazione clinica più grave. Questa ... Se il livello rimane alto è conclamata la linfocitosi.. Normalmente dopo tale diagnosi il medico prescrive ulteriori esami ... I medici identificheranno innanzitutto la causa di fondo della linfocitosi per determinare il modo migliore per abbassare i ...
A quali malattie si associa la linfocitosi? Come curarla? ... Cause di linfocitosi nel gatto. La linfocitosi è laumento ... O mettiamo il caso di un gatto con linfocitosi e tutti i linfonodi gonfi: si tratta di linfoma? FIP? Toxoplasmosi? Forme di ... Un conto è avere un gatto con un ascesso mega galattico o un otite purulenta trascurata: direi che la causa di linfocitosi ... Come detto in precedenza, la terapia della linfocitosi prevede come primissima cosa di scoprire la cause della malattia in atto ...
Linfocitosi B Monoclonale. La linfocitosi monoclonale a cellule B è una condizione asintomatica in cui i livelli di alcuni ...
Linfocitosi - linfociti alti. Redazione Primabenessere.it Maggio 31, 2023 Malattie Nessun commento ... La linfocitosi, o linfociti alti, è un eccesso di linfociti (un tipo di globuli bianchi). I linfociti sono importanti nel ...
Linfociti Alti , Linfocitosi , Cause, Sintomi, Rimedi. Gamma GT Alta , Cause, Rischi per la Salute , Come Abbassarla. ...
stadio A: linfocitosi assoluta , 10000/ul nel sangue e interessamento di meno di tre aree linfoidi, assenza di anemia e ... generalmente in seguito ad una linfocitosi (,5000/mmc) che persiste per almeno 3 mesi. ...
Linfocitosi o leucocitosi linfocitica: se tuo figlio ha meno di due anni di età, è molto probabile che abbia un valore di ... Negli adulti invece si parla di linfocitosi quando la concentrazione supera le 4mila unità per microlitro di sangue. In questo ...
... linfocitosi e linfopenia (linfociti); monocitosi e monocitopenia (monociti); neutrofilia e neutropenia (granulociti neutrofili ...
Così come per altri antibiotici beta-lattamici, sono stati riportati linfocitosi transitoria, leucopenia e, raramente, anemia ...
La linfocitosi può essere assoluta e relativa, o germinomi. Il sintomo potrebbe dipendere anche solo dal reflusso gastro- ...
sindrome da linfocitosi infiltrativa diffusa), nella radioterapia locale o nella disautonomia familiare. ...
Linfoma cutaneo non epiteliotropico 462 Linfocitosi cutanea felina 462 Plasmocitoma 464. Melanocitoma 464 ...
... linfocitosi periferica rapidamente progressiva ,100 × 109/L nel 60% dei casi, linfocitosi midollare, anemia e piastrinopenia) e ... con splenomegalia e linfocitosi. Il CD23 è presente nel 20% dei casi. Il CD5 è espresso nel 30% dei casi e ciò rende difficile ... e linfocitosi marcata (,100×109/L); la maggior parte degli elementi linfocitari (più del 55%, ma spesso oltre il 90%) sono ... linfocitosi e una sovrapposizione di caratteristiche morfologiche, immunofenotipiche e genetiche, che vanno dalla B-PLL CLL- ...
... un quadro di linfocitosi ed eosinofilia ...
... questa linfocitosi viene considerata una risposta benigna allinfezione, ma sul piano epidemiologico i bovini linfocitosici ...
La conferma della diagnosi si ottiene con le analisi di laboratorio perché linfezione provoca linfocitosi e una lieve ...
"La diagnostica ematologica di laboratorio : gestione delle linfocitosi e applicazioni cliniche dei conteggi in automazione " ...
"La diagnostica ematologica di laboratorio : gestione delle linfocitosi e applicazioni cliniche dei conteggi in automazione " ...
DOB - Sito ufficiale del Dipartimento Oncologico Bresciano
Linfocitosi. *Neutropenie. *Piastrinopenia. *Trombocitemia essenziale. Gammopatie monoclonali di significato indeterminato. * ...
... linfatico linfatismi linfatismo linfe linfieid linfoadenopatia linfoblastica linfocita linfociti linfocitica linfocitosi ...
... che evolve poi in leucopenia e linfocitosi durante lo stadio finale. Nei soggetti affetti da sesta malattia, in particolare ...
  • Convenzionalmente si parla di linfocitosi quando il numero di linfociti supera i 4.000 per microlitro, sebbene il numero può di gran lunga aumentare nei bambini e nei neonati. (wikipedia.org)
  • Quando il livello di linfociti rimane alto si parla di linfocitosi che può indicare una situazione clinica più grave. (unapace.it)
  • Inoltre quando si parla di linfocitosi di solito si deve poi distinguere dalla presenza di linfociti reattivi o atipici. (petsblog.it)
  • questa linfocitosi viene considerata una risposta benigna all'infezione, ma sul piano epidemiologico i bovini linfocitosici sembrano essere più pericolosi ai fini del contagio. (resolveveneto.it)
  • La linfocitosi è un aumento del numero dei linfociti nel sangue. (wikipedia.org)
  • La linfocitosi monoclonale a cellule B è una condizione asintomatica in cui i livelli di alcuni sottotipi di linfociti monoclonali nel sangue sono aumentati. (konsultasyon.net)
  • La linfocitosi, se preceduta da leucopenia, può essere osservata nella fase itterica dell'epatite virale. (wikipedia.org)
  • A quali malattie si associa la linfocitosi? (petsblog.it)
  • I medici identificheranno innanzitutto la causa di fondo della linfocitosi per determinare il modo migliore per abbassare i livelli dei linfociti. (unapace.it)
  • Il che vuol dire che se ho un gatto perfettamente sano, senza nessun sintomo che durante il prelievo si trasforma in una belva scatenata e fa il diavolo a quattro, direi che la causa di linfocitosi sia abbastanza chiara. (petsblog.it)
  • Senza la possibilità di fare questi accertamenti sarà impossibile stabilire la causa della linfocitosi e quindi stabilire la terapia più appropriata. (petsblog.it)
  • Un conto è avere un gatto con un ascesso mega galattico o un otite purulenta trascurata: direi che la causa di linfocitosi appare abbastanza evidente. (petsblog.it)
  • Inoltre, la leucemia linfoide cronica può causare una massiccia linfocitosi, così come gli altri tipi di leucemie. (wikipedia.org)
  • La linfocitosi monoclonale a cellule B non è un cancro, ma è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo della leucemia linfocitica cronica (LLC). (lymphoma.org.au)
  • La linfocitosi monoclonale a cellule B (MBL) non è un cancro, ma si ritiene che aumenti il ​​rischio di sviluppare un tipo di linfoma non Hodgkin chiamato leucemia linfocitica cronica (LLC). (lymphoma.org.au)
  • La sindrome di Aicardi-Goutières è un'encefalopatia progressiva solitamente caratterizzata da calcificazioni dei gangli della base, microcefalia acquisita, linfocitosi cronica nel liquido cerebrospinale, anomalie della sostanza bianca e aumento dell'interferone alfa. (bredagenetics.com)
  • Forma di leucocitosi in cui si ha l'aumento del numero assoluto di linfociti nell'organismo (linfocitosi assoluta) oppure l'aumento della percentuale dei linfociti nella formula leucocitaria (linfocitosi relativa). (italiasalute.it)
  • Le principali malattie ematologiche non maligne comprendono le Anemie in tutte le loro complesse e varie espressioni (da carenza di ferro, di fattori antimegaloblastici, immunoemolitiche, da emoglobinopatie e molte altre ancora), leucocitosi e linfocitosi reattive, neutropenie, piastrinopenie, gammopatie monoclonali, linfoadenopatie ed altro ancora. (villa-benedetta.it)
  • Un aumento dei linfociti superiore al 40%dei globuli bianchi totali rappresenta una linfocitosi, mentre un abbassamento inferiore al20% costituisce una linfocitopenia (o linfopenia). (magazinedelledonne.it)
  • Il documento intitolato « Emocromo (CBC): conta dei globuli bianchi » dal sito Magazine delle donne ( magazinedelledonne.it ) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons . (magazinedelledonne.it)
  • Spesso, i test di follow-up mostrano che la linfocitosi si è risolta. (sunmedgroup.it)
  • Convenzionalmente si parla di linfocitosi quando il numero di linfociti supera i 4.000 per microlitro, sebbene il numero può di gran lunga aumentare nei bambini e nei neonati. (wikipedia.org)