Streptococcus Pyogenes
Febbre Reumatica
Tic
Streptococcus
Impetigine
Infezione Puerperale
Erisipela
Disturbi Da Tic
Tonsillite
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Sindrome Di Gilles De La Tourette
Fascite Necrotizzante
Malattie Autoimmuni Del Sistema Nervoso
Allergia Ed Immunologia
Streptolisine
Shock, Septic
Delirium, Demenze, Disturbi Cognitivi E Amnestici
Penicillina V
Corea
Cardiopatia Reumatica
Streptochinasi
Malattie Del Neonato
Esotossine
Faringe
Batteriemia
Penicilline
Meningite
Sierotipizzazione
Proteine Della Membrana Esterna Batterica
Virulenza
Complicanze Infettive In Gravidanza
Glomerulonefrite
Agenti Antibatterici
Meningite Batterica
Incidenza
Immunità Acquisita Dalla Madre
Proteine Di Trasporto
Malattie Autoimmuni
Desossiribonucleasi
Profilassi Antibiotica
Suscettibilità A Malattia
Sepsi
Sorveglianza Demografica
Gravidanza
Elettroforesi Su Gel In Campo Pulsato
Tecniche Di Tipizzazione Batterica
Antigeni
Fattori Di Rischio
Portatore Sano
Conigli
Studi Prospettici
Anticorpi
Pelle
Le infezioni da Streptococcus, anche note come infezioni streptococciche, sono causate da batteri del genere Streptococcus. Questi batteri possono causare una varietà di infezioni, tra cui faringite (mal di gola), scarlattina, impetigine, cellulite e infezioni più gravi come endocardite e meningite.
Il tipo più comune di batterio Streptococcus che causa infezioni è lo Streptococcus pyogenes, noto anche come gruppo A Streptococcus (GAS). Questo batterio produce tossine che possono causare sintomi simil-influenzali come febbre, mal di gola, dolori muscolari e gonfiore dei linfonodi.
Le infezioni da Streptococcus sono generalmente trattate con antibiotici, che possono aiutare a ridurre la durata dell'infezione e prevenire complicazioni. È importante cercare un trattamento medico tempestivo per le infezioni da Streptococcus, soprattutto se si sospetta una infezione invasiva, poiché possono causare gravi complicanze e persino la morte se non vengono trattate adeguatamente.
*Streptococcus pyogenes*, comunemente noto come streptococco beta-emolitico di gruppo A (GABHS), è un'espècie di batteri gram-positivi e facoltativamente anaerobici che causano una varietà di infezioni nell'uomo. Questi includono faringiti, scarlattina, impetigine, dermatite da streptococco, erisipela, fascite necrotizzante e altre infezioni più gravi come endocardite batterica, meningite, artrite settica e sindrome da shock tossico.
*S. pyogenes* è noto per produrre una serie di virulenti fattori, tra cui la proteina M, che aiuta il batterio a eludere il sistema immunitario ospite; streptolisine, enzimi che distruggono i tessuti e facilitano l'invasione; e pyrogeniche esotossine, che possono causare febbre e shock.
Le infezioni da *S. pyogenes* sono generalmente trattate con antibiotici appropriati come penicillina o eritromicina per le persone allergiche alla penicillina. La prevenzione include l'igiene personale, la copertura delle ferite e il trattamento tempestivo di eventuali infezioni sospette.
L'antistreptolisina (ASO) è un anticorpo prodotto dal sistema immunitario in risposta all'infezione da streptococco beta-emolitico del gruppo A. Questo anticorpo è comunemente misurato con un test sierologico chiamato test di ASO, che viene utilizzato per aiutare a diagnosticare e monitorare le infezioni da streptococco, come la faringite streptococcica (mal di gola da streptococco) o il febbre reumatica.
L'antistreptolisina è una proteina prodotta dal batterio Streptococcus pyogenes, che si trova comunemente nella gola e sulla pelle. Quando il corpo viene infettato da questo batterio, produce anticorpi come l'ASO per combattere l'infezione. I livelli di ASO possono rimanere elevati per diverse settimane dopo l'infezione iniziale e possono essere utilizzati per monitorare la risposta del trattamento antibiotico.
Tuttavia, un test ASO positivo non conferma necessariamente una diagnosi di infezione da streptococco, poiché l'ASO può rimanere presente nel sangue per diverse settimane dopo l'infezione. Pertanto, i risultati del test devono essere interpretati insieme ad altri fattori clinici e di laboratorio.
'Streptococcus Agalactiae', comunemente noto come streptococco del gruppo B (GBS), è un tipo di batterio gram-positivo che normalmente vive nell'intestino e nell'apparato genito-urinario di sani adulti mammiferi, inclusi gli esseri umani. Tuttavia, può occasionalmente causare infezioni negli esseri umani, specialmente nelle persone con sistemi immunitari indeboliti, neonati prematuri o donne in gravidanza.
Nei neonati, il GBS può causare una varietà di problemi di salute, tra cui polmonite, meningite e sepsi. Nei adulti, le infezioni da GBS possono manifestarsi come batteriemia (batteri nel flusso sanguigno), infezioni della pelle e dei tessuti molli, artrite settica e meningite.
La diagnosi di infezione da GBS si basa solitamente su culture di campioni clinici, come sangue o liquido cerebrospinale, che vengono analizzati in laboratorio per identificare la presenza del batterio. Il trattamento delle infezioni da GBS prevede generalmente l'uso di antibiotici appropriati, come la penicillina o l'amoxicillina.
In gravidanza, le donne possono essere testate per la presenza di GBS come parte del loro monitoraggio prenatale routinario. Se il batterio viene rilevato, vengono solitamente trattate con antibiotici durante il travaglio per ridurre il rischio di infezione neonatale.
La febbre reumatica è una complicazione infiammatoria sistemica a breve termine che può verificarsi dopo un'infezione da streptococco beta-emolitico del gruppo A (GABHS). Si manifesta più comunemente in bambini di età compresa tra 5 e 15 anni. La febbre reumatica colpisce i tessuti connettivi, compresi il cuore, la pelle, le articolazioni e, raramente, il sistema nervoso centrale.
I sintomi della febbre reumatica possono includere:
1. Febbre
2. Dolori articolari (artralgia) o gonfiore (artrite)
3. Eruzione cutanea (eritema marginato)
4. Noduli sottocutanei (noduli reumatici)
5. Infiammazione del cuore (pericardite, miocardite o endocardite)
6. Movimenti involontari dei muscoli facciali (corea di Sydenham)
La febbre reumatica è trattata con antibiotici per eliminare l'infezione streptococcica sottostante, anti-infiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi per controllare l'infiammazione e, se necessario, farmaci per il cuore per trattare eventuali complicazioni cardiache.
La prevenzione secondaria della febbre reumatica include la profilassi antibiotica a lungo termine per prevenire le recidive in coloro che hanno già sofferto di febbre reumatica. Questa condizione è ora rara nei paesi sviluppati, ma rimane un problema significativo in alcune aree del mondo con accesso limitato alle cure mediche e all'igiene personale.
Un tic è un movimento involontario, rapido e ripetitivo del corpo o un suono vocale che una persona fa senza controllo. I tic possono essere semplici o complessi. Un tic semplice può essere un battito delle palpebre, un colpo di tosse o un grugnito. Un tic complesso può essere un'intera sequenza di movimenti o suoni, come l'accavallare le gambe o la ripetizione di parole sentite o dette in precedenza.
I tic possono cambiare nel tempo e possono essere esacerbati da stress, stanchezza, eccitazione o altri fattori emotivi. Tuttavia, i tic non sono intenzionali e spesso causano imbarazzo o disagio a chi ne è affetto.
I tic possono verificarsi in molte condizioni mediche diverse, ma il disturbo dei tic è una diagnosi specifica che si applica quando i tic sono sufficientemente gravi da interferire con la vita quotidiana di una persona. Il disturbo dei tic più comune nei bambini è il disturbo del tic transitorio, che si verifica in circa il 10-20% dei bambini e tende a risolversi entro un anno. Tuttavia, alcuni bambini con disturbo del tic transitorio possono sviluppare un disturbo dei tic cronico o il disturbo di Tourette in età successiva.
La faringite è un'infiammazione della mucosa che riveste la parete della faringe. I sintomi più comuni includono mal di gola, difficoltà nella deglutizione, secchezza della gola e talvolta febbre e dolori muscolari. La faringite può essere causata da diversi fattori, come infezioni virali o batteriche, reazioni allergiche o irritazione meccanica. Tra le cause infettive più comuni ci sono i virus responsabili del raffreddore e dell'influenza, nonché la batteriofaga streptococcus, che provoca la faringite streptococcica. Il trattamento dipende dalla causa sottostante: le forme virali tendono a guarire spontaneamente nell'arco di pochi giorni, mentre quelle batteriche possono essere trattate con antibiotici. È importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
'Streptococcus' è un genere di batteri gram-positivi, anaerobici facoltativi e non mobile, che si presentano solitamente in catene a forma di cocco. Questi microrganismi sono noti per causare una varietà di infezioni nell'uomo, tra cui faringite streptococcica (mal di gola), scarlattina, impetigine, erisipela, e in rari casi, malattie più gravi come endocardite e sindrome da shock tossico.
I batteri Streptococcus sono classificati in diversi gruppi in base alle loro caratteristiche antigeniche, tra cui il gruppo A (Streptococcus pyogenes), che è la specie più comunemente associata alle malattie umane. Altri gruppi importanti includono il gruppo B (Streptococcus agalactiae), che può causare infezioni neonatali, e il gruppo D (Enterococcus spp.), che possono causare infezioni nosocomiali.
Le infezioni da Streptococcus sono generalmente trattate con antibiotici appropriati, come la penicillina o l'amoxicillina, sebbene alcune specie possano essere resistenti ad alcuni antibiotici. La prevenzione delle infezioni da Streptococcus include una buona igiene delle mani e della pelle, nonché la rapida identificazione e il trattamento delle infezioni.
L'impetigine è un'infezione cutanea superficiale causata principalmente da due batteri: Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes. Si manifesta con lesioni vescicolari o pustolose che si rompono facilmente, formando croste giallastre o marroni. Le lesioni sono di solito pruriginose e dolorose. L'impetigine è contagiosa e può diffondersi attraverso il contatto diretto con una persona infetta o con oggetti contaminati come asciugamani o giocattoli.
Esistono due forme principali di impetigine: l'impetigine bulbosa e l'impetigine non-bulbosa (eczema herpeticum). L'impetigine bulbosa è caratterizzata da grandi vesciche piene di liquido che si rompono facilmente, mentre l'impetigine non-bulbosa presenta piccole vescicole o pustole che si sviluppano principalmente intorno alla bocca e al naso.
L'impetigine è più comune nei bambini di età inferiore ai 2 anni, ma può verificarsi anche negli adulti. Il trattamento prevede generalmente l'uso di antibiotici topici o orali per eliminare l'infezione batterica. La prevenzione include la pratica dell'igiene personale e il mantenimento della pulizia delle ferite cutanee.
La pioderma è un'infezione della pelle causata da batteri del genere Streptococcus e Staphylococcus aureus. Si presenta con diversi tipi di lesioni cutanee, tra cui vescicole, pustole, papule e croste. La localizzazione più comune è sul viso, dietro le orecchie, nel cuoio capelluto, nelle pieghe cutanee e sugli arti inferiori. I sintomi possono includere prurito, arrossamento, dolore e gonfiore della pelle. La pioderma può essere complicata da altre infezioni batteriche o fungine e può diffondersi ad altre parti del corpo se non trattata adeguatamente. Fattori di rischio per lo sviluppo della pioderma includono la presenza di ferite, abrasioni o lesioni cutanee, diabete, immunodeficienza e scarsa igiene personale.
L'infezione puerperale è un'infezione che si verifica nelle donne dopo il parto o dopo un aborto, soprattutto se ci sono stati problemi durante il processo di nascita, come lacerazioni o procedure chirurgiche. Le aree più comunemente interessate sono l'utero, le tube di Falloppio, l'ovaio e la vagina, ma l'infezione può diffondersi al flusso sanguigno e causare una condizione potenzialmente letale chiamata sepsi. I sintomi includono febbre, brividi, dolore addominale, secrezioni vaginali maleodoranti e un aumento del battito cardiaco. Il trattamento prevede generalmente l'uso di antibiotici per combattere l'infezione. L'igiene durante il parto e la diagnosi e il trattamento tempestivi delle infezioni possono aiutare a prevenire le infezioni puerperali.
L'erisipela è una forma infettiva superficiale della pelle e del tessuto subcutaneo, causata principalmente da streptococchi beta-emolitici del gruppo A. Si manifesta clinicamente con un'eruzione cutanea caratterizzata da arrossamento, dolore, gonfiore, calore e talvolta vesciche o bolle. L'infezione di solito inizia in una lesione della pelle come un taglio, una ferita o un'abrasione, e si diffonde rapidamente verso l'esterno formando bordi ben definiti. Altri sintomi sistemici possono includere febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari e malessere generale. L'erisipela è generalmente trattata con antibiotici come la penicillina, sebbene possano essere necessarie terapie di supporto per alleviare i sintomi. La prevenzione include una buona igiene personale e il trattamento tempestivo delle lesioni cutanee.
I Disturbi da Tic sono una categoria di disturbi neurologici caratterizzati dalla persistente presenza di tic, che sono movimenti o suoni involontari, rapidi, ricorrenti e stereotipati. I tic possono essere semplici o complessi. I tic semplici consistono in singoli movimenti o suoni, mentre i tic complessi possono coinvolgere una combinazione di movimenti o suoni.
I tic possono cambiare nel tempo e possono essere soppressi temporaneamente, ma ciò causa solitamente un aumento della tensione interna e successivamente la comparsa di tic più intensi. I disturbi da tic possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di una persona, compresi gli aspetti sociali, occupazionali e scolastici.
I due disturbi da tic più comuni sono il Disturbo del Tic Transitorio e il Disturbo del Tic Crónico. Il Disturbo del Tic Transitorio è caratterizzato dalla presenza di tic per almeno quattro settimane, ma meno di 12 mesi. Il Disturbo del Tic Crónico, invece, è caratterizzato dalla presenza di tic per più di un anno.
Il Disturbo da Tic di Tourette è una forma più grave e complessa di disturbo da tic, che si manifesta con la presenza di entrambi i tic motori e vocali per più di un anno. I sintomi del Disturbo da Tic di Tourette possono essere molto diversi da persona a persona e possono variare in termini di frequenza, intensità e durata.
I disturbi da tic possono essere associati ad altri disturbi mentali, come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), l'ansia, la depressione e i disturbi dell'apprendimento. La causa esatta dei disturbi da tic non è nota, ma si ritiene che siano dovuti a una combinazione di fattori genetici ed ambientali.
La tonsillite è l'infiammazione delle tonsille, due ghiandole situate all'interno della bocca, nella parte posteriore della gola. Le tonsille sono tessuti linfatici che aiutano a combattere le infezioni, ma possono diventare infiammate a causa di batteri o virus. I sintomi più comuni della tonsillite includono mal di gola, difficoltà nella deglutizione, ingrossamento dei linfonodi del collo, febbre, brividi, mal di testa e affaticamento. Il trattamento dipende dalla causa dell'infezione e può includere antibiotici per le infezioni batteriche o farmaci antivirali per quelle virali. In casi gravi o ricorrenti, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le tonsille (tonsillectomia). È importante consultare un medico se si sospetta una tonsillite per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è un disturbo mentale caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni che interferiscono significativamente con il funzionamento quotidiano di una persona.
Un'ossessione è un pensiero, un'immagine o un impulso persistente e intrusivo che causa ansia o disagio significativo. Spesso, questi pensieri sono in contrasto con i desideri o le convinzioni personali della persona e vengono percepiti come involontari e ingiustificati.
Una compulsione è un comportamento ripetitivo o mentale che una persona sente di dover eseguire in risposta a un'ossessione o secondo regole rigidamente applicate. Le compulsioni sono solitamente dirette a prevenire o ridurre l'ansia associata alle ossessioni, ma spesso non hanno un rapporto logico con ciò che intendono neutralizzare.
Nel DOC, le persone spesso capiscono che le loro ossessioni e compulsioni sono irrazionali o eccessive, ma non possono resistere ai loro impulsi. Il disturbo può causare grave disagio emotivo e interferire con la vita lavorativa, sociale e familiare della persona.
Il DOC è diverso dal comportamento ossessivo-compulsivo che alcune persone mostrano occasionalmente, come lavarsi le mani in modo ossessivo dopo aver toccato qualcosa di sporco. Nel DOC, i sintomi sono persistenti, gravi e interferiscono con la vita quotidiana.
La sindrome di Gilles de la Tourette (GTS) è un disturbo neurologico cronico che si manifesta con tic motori e vocali multipli e complessi. I tic sono movimenti o suoni rapidi, improvvisi, ripetitivi e involontari del corpo. Nella maggior parte dei casi, i sintomi della GTS iniziano durante l'infanzia, di solito tra i 5 e i 10 anni, e possono evolvere nel tempo.
I tic motori possono includere movimenti degli occhi, della testa, delle spalle, del viso, del corpo o degli arti. I tic vocali possono consistere in singhiozzi, grugniti, ringhi, urla, ripetizione di parole o frasi, o l'uso di parolacce (coprolalia). Tuttavia, non tutti i pazienti con GTS presentano coprolalia.
I sintomi della sindrome di Gilles de la Tourette possono essere esacerbati da stress, fatica, eccitazione o ansia e possono diminuire durante il sonno, l'attenzione concentrata o le attività rilassanti. Alcuni farmaci e terapie comportamentali possono aiutare a gestire i sintomi della GTS, sebbene non esista una cura nota per questa condizione.
La causa esatta della sindrome di Gilles de la Tourette è sconosciuta, ma si ritiene che sia il risultato di un'interazione complessa tra fattori genetici e ambientali. La diagnosi di GTS si basa sulla presenza di tic multipli e complessi per un periodo di almeno un anno, escludendo altre possibili cause dei sintomi.
Le malattie infettive della pelle sono condizioni cliniche causate da microrganismi patogeni che infettano la pelle e i tessuti adiacenti. Queste infezioni possono essere batteriche, virali, fungine o parassitarie.
1. Infezioni batteriche della pelle: comprese impetigine, follicolite, foruncoli, carbuncoli, cellulite ed erisipela. Possono presentarsi con sintomi come arrossamento, gonfiore, dolore, calore e vescicole o pustole ripiene di pus.
2. Infezioni virali della pelle: tra cui herpes simplex, herpes zoster (varicella-zoster), molluscum contagiosum e verruche. I sintomi possono includere vescicole, papule, lesioni crostose o ulcerazioni.
3. Infezioni fungine della pelle: come tigna, pitiriasi versicolor, candidosi cutanea e dermatofitosi. I segni e i sintomi possono consistere in eruzioni cutanee pruriginose, chiazze rosse o squamose, vescicole o desquamazione.
4. Infezioni parassitarie della pelle: incluse le infezioni da acari (scabbia), infezioni da pidocchi e leveriose cutanee. I sintomi possono comprendere prurito persistente, eruzioni cutanee maculopapulari o vescicolari e lesioni crostose.
Le malattie infettive della pelle possono verificarsi in individui di tutte le età e possono essere associate a fattori di rischio come immunodeficienza, diabete mellito, obesità, lesioni cutanee preesistenti o scarsa igiene. Il trattamento dipende dal tipo di infezione e può includere farmaci antimicrobici topici o sistemici, antifungini o antiparassitari.
La fascite necrotizzante è un tipo raro, ma gravemente invasivo e potenzialmente letale di infezione dei tessuti molli. Si verifica quando i batteri, spesso il gruppo A Streptococcus (Streptococcus pyogenes), maestoso anche da Staphylococcus aureus, incluso il MRSA, invadono e distruggono rapidamente i tessuti sottocutanei e la fascia, una membrana fibrosa che avvolge i muscoli e gli organi.
Questa condizione è caratterizzata da grave dolore, gonfiore e arrossamento dell'area interessata, accompagnati da febbre alta, brividi e malessere generale. Nei casi più gravi, la fascite necrotizzante può causare shock settico, insufficienza d'organo e morte se non trattata immediatamente e aggressivamente con antibiotici ad ampio spettro, cure intensive e, in alcuni casi, interventi chirurgici di emergenza per rimuovere i tessuti necrotici.
La fascite necrotizzante può diffondersi rapidamente e diventare sistemica, il che significa che può influenzare l'intero organismo, rendendola una condizione medica potenzialmente letale che richiede un trattamento tempestivo ed efficace.
Le malattie autoimmuni del sistema nervoso sono un gruppo di condizioni in cui il sistema immunitario, che normalmente difende l'organismo dalle infezioni e altre minacce esterne, attacca erroneamente i tessuti sani del sistema nervoso. Ciò provoca infiammazione e danneggia i nervi, interferendo con la capacità di trasmettere messaggi tra il cervello e il resto del corpo.
Esistono diversi tipi di malattie autoimmuni che colpiscono specificamente il sistema nervoso, tra cui:
1. Sclerosi multipla (SM): una condizione in cui il sistema immunitario attacca la guaina protettiva che ricopre i nervi del cervello e del midollo spinale. Ciò causa la formazione di cicatrici (sclerosi) sui nervi, interrompendo la trasmissione dei segnali.
2. Sindrome di Guillain-Barré: una malattia in cui il sistema immunitario attacca i nervi periferici, causando debolezza muscolare e formicolio che possono diffondersi rapidamente in tutto il corpo.
3. Miastenia gravis: una condizione in cui il sistema immunitario interferisce con la capacità dei muscoli di contrarsi, portando a debolezza e affaticamento.
4. Neurite ottica: un'infiammazione del nervo ottico che può causare visione offuscata o perdita della vista.
5. Encefalite autoimmune: un'infiammazione dell'encefalo (il tessuto cerebrale che circonda il cervello) causata da una risposta anomala del sistema immunitario.
I sintomi specifici delle malattie autoimmuni del sistema nervoso dipendono dal tipo di condizione e dalla parte del sistema nervoso interessata. Possono includere debolezza muscolare, formicolio, intorpidimento, visione offuscata, convulsioni, difficoltà di parola o deglutizione, problemi cognitivi e altri sintomi neurologici. Il trattamento spesso prevede farmaci che sopprimono il sistema immunitario, come corticosteroidi o immunoglobuline, per controllare l'infiammazione e ridurre i sintomi. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici o terapie di supporto per gestire le complicazioni della malattia.
In medicina, un'allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze generalmente innocue, chiamate allergeni. Quando il sistema immunitario di una persona percepisce un allergene come una minaccia, produce anticorpi per combatterlo, scatenando una serie di reazioni chimiche che possono causare sintomi fastidiosi o pericolosi per la vita.
L'immunologia è lo studio scientifico del sistema immunitario e delle sue risposte alla presenza di sostanze estranee, come batteri, virus, funghi e allergeni. Il sistema immunitario è un complesso sistema di difesa che protegge il corpo dalle infezioni e dalle malattie.
L'allergia ed immunologia sono strettamente correlate, poiché le reazioni allergiche sono il risultato di una risposta anomala del sistema immunitario a sostanze innocue. L'allergia è infatti una forma di malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani dell'organismo.
Le allergie possono causare diversi sintomi, come starnuti, prurito, naso che cola, occhi rossi e gonfi, eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie e, in casi gravi, shock anafilattico. I test allergologici possono essere utilizzati per identificare gli allergeni specifici che scatenano una reazione allergica in un individuo.
La prevenzione e il trattamento delle allergie dipendono dall'evitare l'esposizione agli allergeni o dalla riduzione della risposta immunitaria attraverso la terapia farmacologica o l'immunoterapia specifica per l'allergene. L'immunoterapia, nota anche come desensibilizzazione, consiste nell'esporre gradualmente il paziente all'allergene in modo da ridurre la risposta immunitaria e alleviare i sintomi.
In conclusione, l'allergia è una forma di malattia autoimmune che si verifica quando il sistema immunitario attacca erroneamente gli allergeni innocui presenti nell'ambiente. I test allergologici possono essere utilizzati per identificare gli allergeni specifici e il trattamento può includere l'evitare l'esposizione agli allergeni o la terapia farmacologica e l'immunoterapia specifica per l'allergene.
Gli antigeni batterici sono sostanze presenti sulla superficie dei batteri che possono essere riconosciute dal sistema immunitario come estranee e provocare una risposta immunitaria. Questi antigeni possono essere proteine, carboidrati o altri componenti della parete cellulare batterica.
Gli antigeni batterici sono importanti per la diagnosi delle infezioni batteriche, poiché i test sierologici che rilevano la presenza di anticorpi specifici contro questi antigeni possono essere utilizzati per identificare il tipo di batterio che sta causando l'infezione. Inoltre, alcuni vaccini sono realizzati con antigeni batterici purificati, come ad esempio il vaccino contro la febbre tifoide, che contiene antigeni della parete cellulare del batterio Salmonella typhi.
Gli antigeni batterici possono anche essere utilizzati per classificare i batteri in diversi gruppi o specie, sulla base delle differenze nelle loro caratteristiche antigeniche. Ad esempio, il sistema di classificazione di Koch utilizza l'analisi degli antigeni batterici per classificare i micobatteri della tubercolosi in diversi complessi.
La streptolisina è una esotossina prodotta dal batterio Streptococcus pyogenes, un ceppo di streptococco beta-emolitico del gruppo A (GABHS). Esistono due tipi di streptolisine: streptolisina O (streptolisina S) e streptolisina S.
La streptolisina O è una tossina termolabile che viene inattivata a temperature superiori a 60°C. È solubile in acqua e può causare emolisi dei globuli rossi umani sia in vitro che in vivo. Questa tossina contribuisce alla virulenza del batterio e può provocare danni ai tessuti ospiti, compreso il miocardio, durante le infezioni da streptococco.
La streptolisina S è una tossina termostabile che mantiene la sua attività anche dopo essere stata riscaldata a temperature superiori a 60°C. A differenza della streptolisina O, non causa emolisi dei globuli rossi umani in vitro, ma può causare danni ai tessuti ospiti durante le infezioni da streptococco.
È importante notare che la presenza di streptolisine nel sangue o nelle urine può essere un indicatore di un'infezione da Streptococcus pyogenes e può richiedere un trattamento antibiotico appropriato. Tuttavia, la rilevazione di queste tossine non è routinaria nella pratica clinica e viene solitamente eseguita solo in situazioni specifiche o per scopi di ricerca.
I vaccini streptococcici sono tipi di vaccini utilizzati per prevenire le infezioni causate dal batterio Streptococcus. Questi batteri possono causare una varietà di malattie, tra cui faringite streptococcica (mal di gola da streptococco), scarlattina, impetigine e infezioni invasive che possono portare a complicazioni gravi o persino fatali, come la febbre reumatica e il glomerulonefrite post-streptococcica.
Esistono due tipi principali di vaccini streptococcici:
1. Vaccino contro lo streptococco del gruppo A (GAS): Questo vaccino è utilizzato per prevenire le infezioni da Streptococcus pyogenes, noto anche come streptococco del gruppo A. Il vaccino contiene antigeni capsulari e proteici che stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il batterio. Attualmente non esiste un vaccino GAS approvato per l'uso clinico, ma sono in fase di sviluppo diversi candidati vaccinali.
2. Vaccino contro lo streptococco del gruppo B (GBS): Questo vaccino è utilizzato per prevenire le infezioni da Streptococcus agalactiae, noto anche come streptococco del gruppo B. Il vaccino contiene antigeni capsulari che stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il batterio. Il vaccino GBS è raccomandato per le donne in gravidanza per proteggere i neonati dalle infezioni invasive da GBS, che possono causare polmonite, meningite e sepsi.
Entrambi i tipi di vaccini streptococcici sono generalmente sicuri ed efficaci nel prevenire le infezioni da Streptococcus. Tuttavia, come con qualsiasi vaccino, possono verificarsi effetti collaterali lievi o moderati, come dolore e gonfiore al sito di iniezione, febbre e affaticamento.
Gli anticorpi batterici sono proteine prodotte dal sistema immunitario in risposta alla presenza di batteri estranei nell'organismo. Questi anticorpi vengono prodotti dalle cellule B, un tipo di globuli bianchi, e sono specificamente progettati per riconoscere e legare determinati antigeni presenti sulla superficie dei batteri invasori.
Una volta che gli anticorpi si legano ai batteri, possono neutralizzarli direttamente o marcarli per essere distrutti dalle altre cellule del sistema immunitario. Gli anticorpi batterici sono una parte importante della risposta immunitaria umorale e svolgono un ruolo cruciale nella protezione dell'organismo dalle infezioni batteriche.
Esistono diversi tipi di anticorpi, tra cui immunoglobuline A (IgA), immunoglobuline G (IgG), immunoglobuline M (IgM) e immunoglobuline E (IgE). Ciascuno di essi ha una funzione specifica nella risposta immunitaria e può essere prodotto in diverse quantità a seconda del tipo di batterio che infetta l'organismo.
In sintesi, gli anticorpi batterici sono proteine prodotte dal sistema immunitario per riconoscere e neutralizzare i batteri estranei, svolgendo un ruolo cruciale nella difesa del corpo dalle infezioni.
Il "Shock Settico" è una condizione medica grave e potenzialmente letale che si verifica quando l'infezione nel corpo rilascia sostanze chimiche dannose nel flusso sanguigno. Queste sostanze causano l'infiammazione, che a sua volta danneggia i vasi sanguigni e interferisce con la capacità del cuore di pompare sangue sufficiente per soddisfare le esigenze del corpo. Il risultato è una carenza di ossigeno nei tessuti del corpo, che può causare danni irreversibili e persino la morte se non trattata immediatamente.
I sintomi del shock settico possono includere febbre alta o bassa temperatura corporea, battito cardiaco accelerato o irregolare, respiro rapido, confusione, letargia, eruzioni cutanee, ridotta urina e pressione sanguigna bassa. Il trattamento precoce è fondamentale per la sopravvivenza del paziente e può includere antibiotici, fluidi endovenosi, supporto respiratorio, controllo della fonte dell'infezione e organi di supporto degli organi.
Di seguito sono fornite brevi definizioni mediche dei termini 'Delirium', 'Dementia', 'Cognitive Disorders' e 'Amnestic Disorders':
1. Delirium: Il delirio è uno stato acuto di compromissione dell'attenzione e della chiarezza del pensiero, spesso associato a confusione, allucinazioni, agitazione o sonnolenza. I sintomi del delirio possono svilupparsi rapidamente, di solito nell'arco di poche ore o giorni, e possono variare nel corso della giornata. Il delirio può essere causato da varie condizioni mediche, tra cui infezioni, disidratazione, farmaci, interventi chirurgici e lesioni cerebrali.
2. Demenza: La demenza è una sindrome caratterizzata da un declino progressivo e globale delle capacità cognitive, compreso il giudizio, la memoria, il linguaggio, la capacità di svolgere attività quotidiane e il riconoscimento dei volti o degli oggetti. La demenza può essere causata da varie malattie, tra cui la malattia di Alzheimer, le demenze vascolari, la demenza a corpi di Lewy e la demenza fronto-temporale.
3. Disturbi Cognitivi: I disturbi cognitivi sono un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono una o più funzioni cognitive, come l'attenzione, la memoria, il linguaggio, il pensiero visuo-spaziale e l'esecuzione. Questi disturbi possono essere reversibili o irreversibili e possono derivare da varie cause, tra cui lesioni cerebrali, infezioni, malattie neurodegenerative, deficit nutrizionali e uso di sostanze.
4. Disturbi Amnestici: I disturbi amnesici sono una categoria di disturbi caratterizzati da un deficit della memoria a breve e/o a lungo termine, senza un significativo declino delle altre funzioni cognitive. Questi disturbi possono essere causati da varie condizioni, tra cui lesioni cerebrali, infezioni, malattie neurodegenerative, uso di sostanze e stress emotivo intenso.
In sintesi, i termini sopra elencati si riferiscono a diverse condizioni che colpiscono le funzioni cognitive del cervello. Mentre la demenza è un declino globale delle capacità cognitive, i disturbi cognitivi e amnesici possono interessare una o più funzioni cognitive specifiche. La causa di queste condizioni può variare notevolmente, pertanto è importante consultare un professionista sanitario qualificato per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
La Penicillina V, nota anche come Penicillina Phenoxymethylpenicillin, è un antibiotico utilizzato per trattare infezioni batteriche sensibili alla penicillina. È attiva principalmente contro streptococchi e stafilococchi beta-emolitici. Viene assorbita rapidamente nel tratto gastrointestinale dopo l'assunzione orale e raggiunge livelli terapeutici nel sangue entro un'ora. È comunemente usata per trattare infezioni della pelle, del naso e della gola, come la faringite streptococcica. Gli effetti collaterali possono includere disturbi di stomaco lievi, eruzioni cutanee ed eventualmente reazioni allergiche più gravi. Come per tutti gli antibiotici, è importante utilizzarla solo quando necessario e seguire attentamente le istruzioni del medico per evitare lo sviluppo di resistenza batterica.
La corea si riferisce a un disturbo del movimento caratterizzato da improvvisi, involontari e rapidi movimenti delle estremità, in particolare le mani, i piedi o la faccia. Questi movimenti possono essere irregolari, ritmici o ballanti, e spesso si verificano in modo intermittente durante il giorno. La corea è comunemente associata a condizioni neurologiche come la malattia di Huntington, ma può anche essere un effetto collaterale di alcuni farmaci o tossine. È importante notare che la corea si distingue da altri disturbi del movimento come tremori o spasmi, poiché i movimenti non si verificano durante il riposo e possono essere soppressi temporaneamente dalla volontà. Tuttavia, l'intensità dei movimenti tende ad aumentare con lo stress, l'emozione o l'esercizio fisico.
La cardiopatia reumatica è una complicanza a lungo termine della febbre reumatica, che si verifica quando il sistema immunitario del corpo attacca in modo errato i tessuti sani dopo un'infezione da streptococco batterico. Questa condizione può causare infiammazione e danni ai tessuti del cuore, compreso l'endocardio (la membrana interna che riveste il cuore), le valvole cardiache e il miocardio (il muscolo cardiaco).
I sintomi della cardiopatia reumatica possono includere:
* Dolore al petto
* Respiro affannoso
* Gonfiore alle gambe, ai piedi o alle caviglie
* Affaticamento
* Battito cardiaco irregolare o accelerato
* Ridotta tolleranza all'esercizio fisico
La cardiopatia reumatica può anche causare danni alle valvole cardiache, portando a stenosi (restringimento) o insufficienza (perdita di funzione). Nei casi gravi, la cardiopatia reumatica può portare a insufficienza cardiaca, coaguli di sangue e complicanze cardiovascolari.
Il trattamento della cardiopatia reumatica può includere farmaci per controllare l'infiammazione e prevenire ulteriori danni al cuore, come anti-infiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi e antibiotici. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per riparare o sostituire le valvole cardiache danneggiate.
La prevenzione della cardiopatia reumatica si concentra sulla diagnosi e il trattamento tempestivi dell'infezione da streptococco batterico, nonché sul monitoraggio regolare dello stato di salute del cuore per rilevare eventuali danni precoci.
La streptochinasi è un enzima proteolitico prodotto dal batterio beta-emolitico streptococcus pyogenes. Nella pratica medica, viene utilizzato come farmaco trombolitico per sciogliere i coaguli di sangue che possono bloccare i vasi sanguigni nel cuore (trombosi coronarica), nel cervello (trombosi cerebrale) o nelle gambe (trombosi venosa profonda).
Il farmaco agisce dissolvendo la fibrina, una proteina che forma il tessuto connettivo all'interno di un coagulo di sangue. Tuttavia, l'uso della streptochinasi è limitato a causa del suo alto rischio di effetti collaterali, come sanguinamento e reazioni allergiche. Inoltre, non può essere utilizzata in pazienti con una storia di infarto miocardico acuto o ictus nei sei mesi precedenti, o in pazienti con endocardite batterica o altre infezioni batteriche attive.
Le malattie del neonato si riferiscono a un'ampia varietà di condizioni mediche che possono colpire i bambini durante il loro primo mese di vita. Queste malattie possono essere presenti alla nascita (congenite) o acquisite dopo la nascita.
Tra le cause più comuni di malattie del neonato ci sono infezioni, problemi respiratori, disturbi metabolici e anomalie strutturali. Alcune delle malattie specifiche che possono colpire i neonati includono:
1. Ittero neonatale: un'accumulazione di bilirubina nel sangue che può causare ingiallimento della pelle e degli occhi.
2. Polmonite: un'infezione dei polmoni che può causare difficoltà respiratorie.
3. Sepsi: un'infezione del sangue che può essere causata da batteri, virus o funghi.
4. Infezioni congenite: infezioni che si verificano prima della nascita e possono causare danni a organi specifici o al cervello.
5. Malattie cardiache congenite: difetti strutturali del cuore presenti alla nascita.
6. Ipoglicemia: bassi livelli di zucchero nel sangue che possono causare debolezza, irritabilità o convulsioni.
7. Ipopnea: difficoltà respiratorie dovute a un'ostruzione delle vie respiratorie.
8. Anomalie del tratto gastrointestinale: malformazioni congenite che possono causare problemi di alimentazione o digestione.
9. Disturbi neuromuscolari: condizioni che colpiscono il sistema nervoso e i muscoli, come la paralisi cerebrale.
La diagnosi e il trattamento delle malattie del neonato richiedono spesso un'attenzione particolare da parte di specialisti in pediatria, neurologia, cardiologia e altri campi medici. Il trattamento può includere farmaci, chirurgia o terapia di supporto per aiutare il neonato a crescere e svilupparsi normalmente.
Le esotossine sono tipi di proteine tossiche prodotte e secrete da batteri, principalmente Gram-positivi. A differenza delle endotossine, che sono componenti della membrana cellulare batterica, le esotossine vengono rilasciate nel mezzo extracellulare e possono avere effetti dannosi sulle cellule ospiti.
Le esotossine batteriche hanno una varietà di effetti patogeni, tra cui l'interruzione della segnalazione cellulare, la modifica delle proteine cellulari o l'inattivazione degli enzimi cellulari. Alcune esotossine possono anche causare danni diretti alla membrana cellulare, portando a cambiamenti nella permeabilità e alla morte cellulare.
Un esempio ben noto di esotossina è la tossina botulinica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, che causa il botulismo, una malattia grave ma rara che può portare a paralisi muscolare e persino alla morte. Altre esotossine batteriche importanti includono la tossina difterica prodotta da Corynebacterium diphtheriae e l'esotossina A di Staphylococcus aureus.
Le esotossine possono anche essere utilizzate in ambito medico come farmaci, ad esempio il botulino è ampiamente usato in medicina estetica per ridurre le rughe del viso e nei trattamenti per condizioni neurologiche come la spasticità muscolare. Tuttavia, l'uso di queste sostanze deve essere strettamente controllato e monitorato a causa della loro potente tossicità.
La faringe è un canale muscolare imbottito di tessuto linfatico che si estende dalla base del cranio alla regione superiore del torace. Essa serve come via comune per la deglutizione, la respirazione e il sistema uditivo. Nella sua porzione superiore, nota come rinofaringe, i nervi olfattivi risiedono in prossimità della cavità nasale. La porzione centrale è chiamata orofaringe, che si trova dietro la cavità orale e contiene le tonsille palatine. L'ipofaringe è la porzione inferiore che conduce al laringe e all'esofago. La faringe svolge un ruolo cruciale nel mantenere le funzioni vitali, come la protezione delle vie respiratorie durante il processo di deglutizione.
La batteriemia è una condizione medica in cui si trovano batteri nel flusso sanguigno. Quando i batteri entrano nel torrente circolatorio, possono causare infezioni diffuse in tutto il corpo e possono portare a gravi complicazioni, come setticemia o shock settico, se non trattate adeguatamente.
La batteriemia può verificarsi per vari motivi, tra cui infezioni localizzate che si diffondono nel flusso sanguigno, procedure mediche invasive che introducono batteri nel sangue o una barriera immunitaria indebolita che non riesce a combattere i batteri presenti nel corpo.
I sintomi della batteriemia possono variare notevolmente, a seconda della gravità dell'infezione e della salute generale del paziente. Possono includere febbre alta, brividi, sudorazione, tachicardia, pressione sanguigna instabile, confusione mentale e difficoltà respiratorie.
La diagnosi di batteriemia si basa solitamente su esami del sangue che rilevano la presenza di batteri nel flusso sanguigno. Una volta identificato il tipo di batterio responsabile dell'infezione, è possibile determinare l'appropriato trattamento antibiotico per eliminare i batteri e prevenire complicazioni.
Il trattamento della batteriemia richiede solitamente una combinazione di antibiotici ad ampio spettro e supporto medico per mantenere la pressione sanguigna, il flusso sanguigno e l'ossigenazione dei tessuti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per drenare le infezioni localizzate che hanno causato la batteriemia.
La prevenzione della batteriemia si basa sulla buona igiene e pratiche di controllo delle infezioni, come il lavaggio regolare delle mani, l'uso appropriato degli antibiotici e la copertura delle ferite aperte. È anche importante mantenere un sistema immunitario forte attraverso una dieta sana, l'esercizio fisico regolare e il riposo adeguato.
In medicina, precipitine sono proteine presenti nel sangue che possono precipitare (formare un sedimento insolubile) quando vengono combinate con anticorpi specifici in un test di laboratorio chiamato "reazione di preciptazione". Questo test è utilizzato per identificare la presenza di antigeni specifici nel siero del paziente, come batteri o virus.
Nel processo della reazione di preciptazione, il siero del paziente viene miscelato con una soluzione contenente anticorpi specifici per un particolare antigene. Se l'antigene è presente nel siero del paziente, si formerà un complesso insolubile che precipiterà fuori soluzione. Questo precipitato può essere visto ad occhio nudo o rilevato utilizzando tecniche di laboratorio come la nephelometria o la turbidimetria.
Le precipitine possono anche essere utilizzate per classificare i diversi tipi di anticorpi e determinare il loro grado di specificità per un particolare antigene. Questo tipo di test è comunemente utilizzato in immunologia, batteriologia e virologia per identificare e caratterizzare agenti patogeni.
Le penicilline sono un gruppo di antibiotici derivati dalla Penicillium, un genere di funghi. La penicillina G è la forma naturale e fu il primo antibiotico ad essere scoperto da Alexander Fleming nel 1928. Da allora, sono state sintetizzate numerose penicilline semisintetiche con diverse proprietà farmacologiche.
Le penicilline agiscono interrompendo la sintesi del peptidoglicano, un componente essenziale della parete cellulare dei batteri gram-positivi e di alcuni batteri gram-negativi. Ciò porta alla lisi batterica.
Le penicilline sono generalmente ben tollerate, ma possono causare reazioni allergiche, che vanno da eruzioni cutanee lievi a gravi reazioni anafilattiche. Un'altra complicazione è la resistenza batterica, che si sviluppa quando i batteri mutano in modo da produrre penicillinasi, enzimi che distruggono le penicilline. Per superare questa resistenza, sono state sviluppate penicilline resistenti alla penicillinasi, come la meticillina e l'ossacillina.
Le penicilline sono utilizzate per trattare una vasta gamma di infezioni batteriche, tra cui polmonite, meningite, endocardite e infezioni della pelle. Sono anche spesso usate in chirurgia per prevenire le infezioni post-operatorie.
La meningite è un'infiammazione delle membrane (meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Queste membrane contengono fluido cerebrospinale, che protegge il cervello e la spina dorsale dall'impatto e dai traumi. Quando queste membrane si infiammano a causa di un'infezione, possono gonfiarsi e premere contro il cervello e il midollo spinale, causando sintomi gravi come mal di testa, rigidità del collo, febbre alta, confusione, vomito e, in casi gravi, convulsioni o perdita di coscienza.
La meningite può essere causata da batteri, virus o funghi. La forma più comune di meningite è virale e di solito si risolve da sola entro due settimane. Tuttavia, la meningite batterica è molto più grave e richiede un trattamento immediato con antibiotici. Se non trattata rapidamente, può causare danni cerebrali permanenti o persino la morte.
I fattori di rischio per la meningite includono l'età (i bambini piccoli e gli adulti più anziani sono a maggior rischio), il sistema immunitario indebolito, la convivenza in spazi affollati come college o caserme militari, il fumo di sigaretta e alcune condizioni mediche preesistenti.
La diagnosi di meningite si basa solitamente su un esame del liquido cerebrospinale, che viene raccolto attraverso una puntura lombare. Il trattamento dipende dalla causa sottostante della meningite e può includere antibiotici, antivirali o farmaci antifungini, nonché cure di supporto come idratazione ed ossigenazione.
Le malattie della faringe, noto anche come faringopatia, si riferiscono a un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono la faringe, una parte importante del sistema respiratorio e digerente. La faringe è un tubo muscolare che si estende dal cranio alla gabbia toracica ed è divisa in tre regioni: nasofaringe, orofaringe e laringofaringe.
Le malattie della faringe possono essere classificate come infettive o non infettive. Le cause infettive comuni includono virus e batteri che causano faringiti, tonsilliti e linfadenite. Altre condizioni non infettive comprendono tumori maligni e benigni, malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico e la sindrome di Sjogren, reflusso gastroesofageo e anomalie congenite.
I sintomi delle malattie della faringe possono variare ampiamente a seconda della causa sottostante. Essi possono includere dolore o disagio alla gola, difficoltà nella deglutizione, tosse, raucedine, ulcerazioni o lesioni alla faringe, gonfiore dei linfonodi del collo e cambiamenti nella voce.
La diagnosi di malattie della faringe si basa spesso su una combinazione di anamnesi, esame fisico, imaging come raggi X o risonanza magnetica, e test di laboratorio per identificare eventuali agenti infettivi o marcatori di malattie non infettive. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere antibiotici, antivirali, farmaci anti-infiammatori, radioterapia o chirurgia.
La sierotipizzazione è un metodo di classificazione dei microrganismi basato sulle loro risposte antigeniche specifiche. Viene comunemente utilizzata per differenziare i diversi ceppi di batteri o virus in base ai tipi di anticorpi che producono come risposta a particolari antigeni presenti sulla superficie del microrganismo.
Ad esempio, nella sierotipizzazione dei batteri come la Salmonella o la Shigella, si utilizzano diversi sieri contenenti anticorpi specifici per determinare il tipo di antigeni presenti sul batterio. Questo metodo è particolarmente utile in epidemiologia per identificare ceppi specifici di batteri o virus che possono essere associati a focolai o outbreak e per monitorare l'efficacia dei programmi di vaccinazione.
Tuttavia, va notato che non tutti i microrganismi hanno antigeni sufficientemente diversi per consentire la sierotipizzazione, quindi questo metodo non è universale per tutte le specie batteriche o virali.
Le proteine batteriche si riferiscono a varie proteine sintetizzate e presenti nelle cellule batteriche. Possono essere classificate in base alla loro funzione, come proteine strutturali (come la proteina di membrana o la proteina della parete cellulare), proteine enzimatiche (che catalizzano reazioni biochimiche), proteine regolatorie (che controllano l'espressione genica e altre attività cellulari) e proteine di virulenza (che svolgono un ruolo importante nell'infezione e nella malattia batterica). Alcune proteine batteriche sono specifiche per determinati ceppi o specie batteriche, il che le rende utili come bersagli per lo sviluppo di farmaci antimicrobici e test diagnostici.
Le proteine della membrana esterna batterica si riferiscono a un vasto e diversificato gruppo di proteine incorporati nella membrana esterna dei batteri gram-negativi. Questi batteri possiedono due membrane, la membrana interna (o citoplasmatica) e la membrana esterna, separate da uno spazio periplasmico. La membrana esterna è costituita principalmente da lipopolisaccaride (LPS) e proteine, ed è nota per fornire una barriera di difesa contro fattori ambientali avversi, come antibiotici e agenti detergenti.
Le proteine della membrana esterna batterica svolgono un ruolo cruciale nella virulenza dei batteri gram-negativi, poiché sono coinvolte in una varietà di processi cellulari, tra cui l'adesione e l'ingresso nelle cellule ospiti, la resistenza all'immunità ospite, il trasporto di nutrienti ed il rilevamento dell'ambiente esterno.
Le proteine della membrana esterna batterica possono essere classificate in base alla loro struttura e funzione. Alcune proteine sono integrali, il che significa che attraversano completamente la membrana esterna, mentre altre sono periferiche, legate solo a un lato della membrana. Inoltre, alcune proteine hanno attività enzimatica, come le lipasi e le proteasi, mentre altre fungono da recettori o canali di trasporto.
L'identificazione e la caratterizzazione delle proteine della membrana esterna batterica sono fondamentali per comprendere i meccanismi di virulenza dei batteri gram-negativi e per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per combattere le infezioni batteriche.
Le malattie batteriche della pelle sono condizioni cutanee causate da infezioni batteriche. Queste possono verificarsi quando i batteri normalmente presenti sulla superficie della pelle o nell'ambiente esterno penetrano nelle profondità della pelle attraverso lesioni, tagli, graffi o punture di insetti. Alcune malattie batteriche comuni della pelle includono:
1. Impetigo: una infezione superficiale della pelle causata da Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes, che si manifesta con vescicole o bolle piene di pus e croste giallastre.
2. Follicolite: infiammazione del follicolo pilifero causata da batteri come Staphylococcus aureus, che provoca arrossamento, dolore e foruncoli (pus-filled bumps).
3. Cellulite: infezione dei tessuti molli sottostanti la pelle, spesso causata da Streptococcus pyogenes o Staphylococcus aureus, che provoca arrossamento, gonfiore, calore e dolore nella zona interessata.
4. Eritrasma: una infezione cutanea superficiale causata da Corynebacterium minutissimum, che si presenta con macchie rosse o marroni asimmetriche sulle pieghe della pelle umida.
5. Piodermite gangrenosa: una grave e rara infezione cutanea causata da un batterio chiamatoPseudomonas aeruginosa, che si manifesta con ulcere necrotiche (morte dei tessuti) e può diffondersi rapidamente se non trattata tempestivamente.
Il trattamento delle malattie batteriche della pelle dipende dalla gravità dell'infezione e dal tipo di batterio coinvolto. Può includere antibiotici topici o orali, pulizia e drenaggio delle ferite, e cure palliative per alleviare i sintomi.
L'artrite infettiva è una forma di artrite causata da un'infezione batterica, virale o fungina che colpisce una o più articolazioni. L'organismo patogeno può raggiungere l'articolazione attraverso il flusso sanguigno o in modo diretto, come nel caso di lesioni o interventi chirurgici precedenti sull'articolazione.
I batteri più comuni che causano artrite infettiva sono Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae. Altre cause possono includere gonococchi, micobatteri e funghi. In alcuni casi, l'artrite infettiva può essere causata da virus come l'epatite B o C, il citomegalovirus o il parvovirus B19.
I sintomi dell'artrite infettiva possono includere dolore articolare, gonfiore, arrossamento e calore nella zona interessata. Possono verificarsi anche febbre, brividi, affaticamento e malessere generale. Nei casi più gravi, l'artrite infettiva può causare danni articolari permanenti se non trattata in modo tempestivo ed efficace.
La diagnosi di artrite infettiva si basa solitamente su una combinazione di esami fisici, analisi del sangue e imaging medico come radiografie o risonanza magnetica. In alcuni casi, può essere necessaria una puntura articolare per prelevare un campione di fluido sinoviale da analizzare al microscopio o in coltura per identificare l'organismo responsabile dell'infezione.
Il trattamento dell'artrite infettiva dipende dalla causa sottostante dell'infezione. Nei casi batterici, vengono generalmente prescritti antibiotici specifici per il tipo di batterio identificato. Nei casi virali o fungini, possono essere utilizzati farmaci antivirali o antifungini. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per drenare l'articolazione infetta o rimuovere eventuali tessuti danneggiati.
La prevenzione dell'artrite infettiva si basa principalmente sulla buona igiene e la protezione contro le infezioni batteriche o virali. Ciò include lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone malate e mantenere una buona salute generale attraverso l'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e un sonno adeguato.
In virologia e microbiologia, la virulenza si riferisce alla capacità di un microrganismo (come batteri o virus) di causare danni a un ospite e provocare malattie. Maggiore è la virulenza di un agente patogeno, più grave sarà la malattia che può causare.
La virulenza di un microrganismo dipende da diversi fattori, tra cui:
1. Fattori di virulenza: sostanze prodotte dal microrganismo che contribuiscono alla sua capacità di causare danni all'ospite, come ad esempio tossine, enzimi e altri fattori che facilitano l'infezione o la diffusione dell'agente patogeno.
2. Suscettibilità dell'ospite: la risposta immunitaria dell'ospite svolge un ruolo importante nella capacità di un micrororganismo di causare malattie. Un ospite con un sistema immunitario indebolito sarà più suscettibile alle infezioni e svilupperà malattie più gravi rispetto a un ospite con un sistema immunitario sano.
3. Dose infettiva: l'entità dell'esposizione all'agente patogeno influisce sulla probabilità di sviluppare la malattia e sulla sua gravità. Una dose più elevata di microrganismi virulenti aumenta il rischio di ammalarsi e può causare malattie più gravi.
4. Sito di infezione: il luogo dell'organismo in cui l'agente patogeno si moltiplica e causa danni influisce sulla presentazione clinica della malattia. Ad esempio, la stessa specie batterica può causare sintomi diversi se infetta i polmoni rispetto a quando infetta il tratto urinario.
È importante notare che la virulenza non è un concetto assoluto ma relativo: dipende dal confronto tra le caratteristiche dell'agente patogeno e la suscettibilità dell'ospite.
Le complicanze infettive in gravidanza si riferiscono a qualsiasi tipo di infezione che può verificarsi durante la gestazione e che può causare danni alla madre, al feto o al neonato. Alcune infezioni sono più comuni durante la gravidanza a causa dei cambiamenti nel sistema immunitario della donna incinta, che possono renderla più suscettibile alle infezioni.
Esempi di complicanze infettive in gravidanza includono:
1. Infezione da citomegalovirus (CMV): si tratta di un'infezione virale che può causare danni al feto, compresi difetti alla nascita e ritardo della crescita.
2. Toxoplasmosi: è una malattia infettiva causata da un parassita che può essere trasmesso dalla madre al feto attraverso la placenta, provocando danni cerebrali e agli occhi.
3. Listeriosi: si tratta di un'infezione batterica che può causare aborto spontaneo, parto prematuro o infezioni neonatali gravi.
4. Infezioni delle vie urinarie (IVU): sono comuni durante la gravidanza e possono portare a complicanze se non trattate in modo tempestivo.
5. Herpes simplex: l'infezione da herpes simplex può causare problemi al feto o al neonato se la madre ha un'eruzione attiva durante il parto.
6. Influenza: l'influenza può causare complicazioni respiratorie e cardiache sia nella madre che nel feto.
7. Varicella: l'infezione da varicella può causare gravi malformazioni fetali se la madre contrae l'infezione durante il primo trimestre di gravidanza.
Le complicanze infettive in gravidanza possono essere prevenute o gestite attraverso misure preventive come la vaccinazione, l'igiene personale e l'evitare determinati alimenti. Se si sospetta un'infezione, è importante consultare immediatamente un medico per ricevere una diagnosi e un trattamento tempestivi.
La glomerulonefrite è un termine medico che descrive un gruppo di condizioni infiammatorie che colpiscono i glomeruli, le strutture microscopiche dei reni responsabili della filtrazione del sangue. Questi disturbi possono causare danni ai glomeruli, portando a una serie di sintomi come proteinuria (perdita di proteine nelle urine), ematuria (sangue nelle urine), edema (gonfiore) e ipertensione (pressione alta).
La glomerulonefrite può essere acuta o cronica, e le sue cause possono variare da infezioni batteriche o virali a malattie autoimmuni o a fattori genetici. Alcune forme di glomerulonefrite possono risolversi spontaneamente, mentre altre possono richiedere trattamenti specifici come farmaci immunosoppressivi, corticosteroidi o terapia sostitutiva renale. La diagnosi si basa solitamente su una combinazione di esami delle urine, analisi del sangue, imaging radiologico e biopsia renale.
In termini medici, un neonato si riferisce a un bambino nelle prime quattro settimane di vita, spesso definito come il periodo che va dalla nascita fino al 28° giorno di vita. Questa fase è caratterizzata da una rapida crescita e sviluppo, nonché dall'adattamento del bambino al mondo esterno al di fuori dell'utero. Durante questo periodo, il neonato è soggetto a specifiche cure e monitoraggi medici per garantire la sua salute e il suo benessere ottimali.
Gli agenti antibatterici sono sostanze, comunemente farmaci, che vengono utilizzati per prevenire o trattare infezioni batteriche. Essi agiscono in vari modi per interferire con la crescita e la replicazione dei batteri, come l'inibizione della sintesi delle proteine batteriche o danneggiando la parete cellulare batterica.
Gli antibiotici sono un tipo comune di agente antibatterico che può essere derivato da fonti naturali (come la penicillina, derivata da funghi) o sintetizzati in laboratorio (come le tetracicline). Alcuni antibiotici sono mirati ad un particolare tipo di batteri, mentre altri possono essere più ampiamente attivi contro una gamma più ampia di specie.
Tuttavia, l'uso eccessivo o improprio degli agenti antibatterici può portare allo sviluppo di resistenza batterica, il che rende difficile o impossibile trattare le infezioni batteriche con farmaci disponibili. Pertanto, è importante utilizzare gli agenti antibatterici solo quando necessario e seguire attentamente le istruzioni del medico per quanto riguarda la durata del trattamento e il dosaggio appropriato.
La meningite batterica è una grave e potenzialmente letale infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, noti come meningi. Questa condizione è causata principalmente da batteri che riescono a entrare nel flusso sanguigno e successivamente raggiungere il sistema nervoso centrale. I batteri più comuni che provocano la meningite batterica includono Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Listeria monocytogenes.
I sintomi della meningite batterica possono manifestarsi rapidamente e di solito includono febbre alta, mal di testa intensi, rigidità del collo, confusione, vomito, fotofobia (sensibilità alla luce), eruzioni cutanee e, in casi gravi, convulsioni o perdita di coscienza. La meningite batterica è considerata un'emergenza medica e richiede un trattamento immediato con antibiotici ad ampio spettro per prevenire danni cerebrali permanenti o persino la morte.
La diagnosi della meningite batterica si basa su esami del sangue, imaging medicali come TC o RMN e, soprattutto, sulla puntura lombare per analizzare il liquido cerebrospinale (LCS). L'esame chimico-fisico e microbiologico del LCS è fondamentale per confermare la diagnosi e identificare il tipo di batterio responsabile.
La prevenzione della meningite batterica include la vaccinazione contro i batteri più comuni che causano questa malattia, come Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), Neisseria meningitidis e Streptococcus pneumoniae. Inoltre, misure igieniche appropriate, come il lavaggio regolare delle mani e la copertura della bocca e del naso durante la tosse o lo starnuto, possono ridurre il rischio di infezione.
L'incidenza è un termine utilizzato in epidemiologia per descrivere la frequenza con cui si verifica una malattia o un evento avverso specifico all'interno di una popolazione durante un determinato periodo di tempo. Si calcola come il numero di nuovi casi della malattia o dell'evento diviso per il numero di persone a rischio nella stessa popolazione durante lo stesso periodo di tempo. L'incidenza può essere espressa come tasso, rapporto o percentuale e viene utilizzata per valutare l'impatto di una malattia o di un evento avverso all'interno di una popolazione, nonché per monitorare le tendenze nel tempo. Ad esempio, se si vuole sapere quante persone su 1000 sviluppano una certa malattia in un anno, l'incidenza annuale della malattia nella popolazione di interesse verrebbe calcolata come il numero di nuovi casi della malattia diagnosticati durante l'anno diviso per 1000 persone.
L'immunità acquisita dalla madre è un tipo di immunità passiva che si verifica quando i anticorpi materni vengono trasferiti al feto attraverso la placenta durante la gravidanza o attraverso il latte materno dopo la nascita. Questo conferisce al neonato una protezione temporanea contro alcune malattie infettive, poiché i anticorpi della madre sono in grado di neutralizzare o eliminare gli agenti patogeni che potrebbero causare infezioni nel bambino.
Tuttavia, questa forma di immunità è solo temporanea e dura solo alcuni mesi dopo la nascita, poiché i anticorpi materni vengono gradualmente eliminati dal corpo del bambino. Pertanto, il bambino deve sviluppare la propria immunità attiva attraverso l'esposizione agli agenti infettivi o tramite la vaccinazione.
L'immunità acquisita dalla madre è un importante fattore di protezione per i neonati, che sono particolarmente vulnerabili alle infezioni a causa del loro sistema immunitario immaturo. Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi associati a questo tipo di immunità, come la possibilità di interferire con la risposta immune del bambino alla vaccinazione o di causare reazioni avverse se la madre ha anticorpi diretti contro i componenti del vaccino.
Le proteine di trasporto sono tipi specifici di proteine che aiutano a muovere o trasportare molecole e ioni, come glucosio, aminoacidi, lipidi e altri nutrienti, attraverso membrane cellulari. Si trovano comunemente nelle membrane cellulari e lisosomi e svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio chimico all'interno e all'esterno della cellula.
Le proteine di trasporto possono essere classificate in due categorie principali:
1. Proteine di trasporto passivo (o diffusione facilitata): permettono il movimento spontaneo delle molecole da un ambiente ad alta concentrazione a uno a bassa concentrazione, sfruttando il gradiente di concentrazione senza consumare energia.
2. Proteine di trasporto attivo: utilizzano l'energia (solitamente derivante dall'idrolisi dell'ATP) per spostare le molecole contro il gradiente di concentrazione, da un ambiente a bassa concentrazione a uno ad alta concentrazione.
Esempi di proteine di trasporto includono il glucosio transporter (GLUT-1), che facilita il passaggio del glucosio nelle cellule; la pompa sodio-potassio (Na+/K+-ATPasi), che mantiene i gradienti di concentrazione di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare; e la proteina canalicolare della calcemina, che regola il trasporto del calcio nelle cellule.
Le proteine di trasporto svolgono un ruolo vitale in molti processi fisiologici, tra cui il metabolismo energetico, la segnalazione cellulare, l'equilibrio idrico ed elettrolitico e la regolazione del pH. Le disfunzioni nelle proteine di trasporto possono portare a varie condizioni patologiche, come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e disturbi neurologici.
In medicina, il termine "malattia acuta" si riferisce a un tipo di malattia o disturbo che si sviluppa rapidamente e ha una durata relativamente breve. Si contrappone alla condizione cronica, che si sviluppa lentamente nel tempo e può durare per mesi, anni o addirittura per tutta la vita.
Una malattia acuta è caratterizzata da sintomi intensi e spesso improvvisi, come febbre alta, dolore intenso, difficoltà respiratorie o altri segni di disfunzione corporea grave. Questi sintomi possono richiedere un trattamento immediato per prevenire complicazioni più gravi o addirittura la morte.
Esempi di malattie acute includono polmonite, influenza, appendicite, infezioni del tratto urinario e traumi fisici come fratture ossee o lesioni cerebrali. Una volta trattata la causa sottostante, la maggior parte delle malattie acute si risolve entro poche settimane o mesi, anche se in alcuni casi possono lasciare complicazioni a lungo termine.
In sintesi, una malattia acuta è un disturbo di breve durata con sintomi intensi che richiedono un trattamento tempestivo per prevenire complicazioni più gravi o addirittura la morte.
La definizione medica di "malattie autoimmuni" si riferisce a un gruppo eterogeneo di condizioni patologiche caratterizzate da una risposta immunitaria anomala dell'organismo contro i propri antigeni, ossia le proprie cellule e tessuti sani.
Normalmente, il sistema immunitario è in grado di distinguere tra agenti estranei (come batteri, virus e tossine) e componenti del corpo stesso, ed è programmato per attaccare solo i primi. Tuttavia, nelle malattie autoimmuni, questo meccanismo di difesa si altera, portando allo sviluppo di anticorpi e cellule immunitarie che attaccano i tessuti sani dell'organismo.
Le cause esatte alla base delle malattie autoimmuni non sono ancora del tutto chiare, ma sembrano coinvolgere una combinazione di fattori genetici e ambientali. Tra questi ultimi vi possono essere infezioni, traumi, stress emotivi o esposizione a sostanze chimiche tossiche.
Le malattie autoimmuni possono colpire quasi ogni organo o sistema del corpo, causando una vasta gamma di sintomi e complicazioni. Alcune delle più comuni malattie autoimmuni includono la artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la celiachia, la tiroidite di Hashimoto, la vitiligine, la sclerosi multipla e il diabete di tipo 1.
Il trattamento delle malattie autoimmuni dipende dalla specifica condizione e dai suoi sintomi. Spesso prevede l'uso di farmaci immunosoppressori che aiutano a controllare la risposta immune anomala, riducendo così i danni ai tessuti sani. In alcuni casi, possono essere necessari anche interventi chirurgici o terapie di supporto per gestire le complicanze della malattia.
La desossiribonucleasi (DNase) è un enzima che catalizza la rottura dei legami fosfodiesterici nelle molecole di DNA, portando alla sua degradazione. Esistono diversi tipi di DNasi presenti in natura, ciascuna con caratteristiche e funzioni specifiche.
La profilassi antibiotica si riferisce all'uso di antibiotici prima di un intervento chirurgico o di un'esposizione prevista a batteri per prevenire l'infezione. Viene solitamente somministrata prima dell'intervento chirurgico, specialmente in procedure che hanno un rischio maggiore di infezione, come la chirurgia ortopedica o cardiovascolare. L'obiettivo è eliminare i batteri presenti sulla superficie della ferita prima che possano entrare nel flusso sanguigno e causare un'infezione sistemica.
L'antibiotico profilattico viene solitamente selezionato in base al tipo di batterio più comunemente associato all'intervento chirurgico o all'esposizione prevista. Ad esempio, per la profilassi prima della chirurgia ortopedica, spesso vengono utilizzati antibiotici che sono attivi contro i batteri Staphylococcus aureus e Streptococcus spp., poiché questi batteri sono comunemente associati alle infezioni del sito chirurgico.
È importante notare che l'uso profilattico di antibiotici dovrebbe essere limitato ai casi in cui il rischio di infezione è significativamente elevato e quando i benefici previsti superano i potenziali rischi, come lo sviluppo di resistenza antimicrobica.
La suscettibilità a malattia, in termini medici, si riferisce alla predisposizione o vulnerabilità di un individuo a sviluppare una particolare malattia o condizione patologica. Questa suscettibilità può essere influenzata da diversi fattori, come la genetica, l'età, lo stile di vita, le condizioni ambientali e l'esposizione a determinati agenti patogeni o fattori scatenanti.
Alcune persone possono essere geneticamente predisposte a sviluppare determinate malattie, il che significa che ereditano una particolare variazione genetica che aumenta il rischio di ammalarsi. Ad esempio, individui con familiarità per alcune malattie come il cancro al seno, alle ovaie o alla prostata possono avere una maggiore suscettibilità a sviluppare tali condizioni a causa di mutazioni genetiche ereditate.
L'età è anche un fattore importante nella suscettibilità a malattia. Con l'avanzare dell'età, il sistema immunitario può indebolirsi, rendendo le persone più vulnerabili alle infezioni e ad altre malattie. Inoltre, alcune condizioni croniche come il diabete o le malattie cardiovascolari possono aumentare la suscettibilità a complicanze e infezioni.
Lo stile di vita e le abitudini personali possono influenzare notevolmente la suscettibilità a malattia. Fumare, bere alcolici in eccesso, consumare cibi malsani e condurre una vita sedentaria possono aumentare il rischio di sviluppare diverse patologie, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, cancro e disturbi polmonari.
Le condizioni ambientali, come l'esposizione a sostanze chimiche nocive o a inquinamento atmosferico, possono contribuire all'insorgenza di malattie respiratorie, allergie e altri problemi di salute. Inoltre, l'esposizione a fattori infettivi, come batteri e virus, può aumentare la suscettibilità a infezioni e altre patologie.
Per ridurre la suscettibilità a malattia, è importante adottare stili di vita sani, mantenere un sistema immunitario forte e proteggersi dagli agenti infettivi. Ciò include pratiche igieniche adeguate, vaccinazioni raccomandate e misure preventive per ridurre l'esposizione a fattori ambientali nocivi.
La sepsi è una risposta sistemica pericolosa per la vita a un'infezione che si manifesta con alterazioni della funzionalità degli organi in tutto il corpo. È causata dalla diffusa reattività del sistema immunitario dell'ospite all'agente infettivo, che porta al rilascio di citochine e altri mediatori infiammatori nel flusso sanguigno. La sepsi può provocare shock settico, coagulazione intravascolare disseminata (CID), insufficienza respiratoria acuta, insufficienza renale acuta e altre complicanze potenzialmente letali. Il trattamento precoce con antibiotici appropriati e supporto delle funzioni vitali è fondamentale per migliorare l'esito dei pazienti con sepsi.
La sorveglianza demografica non è un termine medico specifico, ma piuttosto uno concettuale utilizzato in ambiti come l'epidemiologia e la salute pubblica. Si riferisce alla pratica di monitorare e raccogliere informazioni sui cambiamenti nella composizione demografica di una popolazione, compresi fattori come età, sesso, razza/etnia, livello di istruzione e altri fattori socio-economici.
Queste informazioni possono essere utilizzate per identificare le tendenze e i modelli della salute della popolazione, nonché per pianificare e valutare interventi di salute pubblica. Ad esempio, la sorveglianza demografica può aiutare a identificare gruppi vulnerabili o a rischio che potrebbero aver bisogno di risorse aggiuntive per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie.
Inoltre, la sorveglianza demografica può essere utilizzata per monitorare l'impatto di eventi o cambiamenti ambientali sulla salute della popolazione. Ad esempio, in caso di disastri naturali o crisi sanitarie, la sorveglianza demografica può fornire informazioni cruciali su come questi eventi stanno influenzando la composizione e la salute della popolazione, aiutando così a guidare le risposte di emergenza e il recupero.
La gravidanza, nota anche come gestazione, è uno stato fisiologico che si verifica quando un uovo fecondato, ora un embrione o un feto, si impianta nell'utero di una donna e si sviluppa per circa 40 settimane, calcolate dal primo giorno dell'ultimo periodo mestruale. Questo processo comporta cambiamenti significativi nel corpo della donna, compresi ormonali, fisici e emotivi, per supportare lo sviluppo fetale e la preparazione al parto. La gravidanza di solito è definita come una condizione con tre trimester distinti, ciascuno con una durata di circa 13 settimane, durante i quali si verificano diversi eventi di sviluppo fetale e cambiamenti materni.
In medicina e salute pubblica, un'epidemia si riferisce a una condizione di malattia o evento avverso che colpisce notevolmente più persone del normale numero di casi in una particolare popolazione e in un determinato periodo di tempo. Un'epidemia può verificarsi quando il tasso di incidenza di una malattia o evento dannoso è significativamente superiore al suo tasso di base previsto nella stessa area geografica o popolazione.
Le epidemie possono essere causate da diversi fattori, come l'esposizione a patogeni infettivi, sostanze nocive, radiazioni, condizioni ambientali avverse o altri fattori di rischio. Spesso sono associate a un agente eziologico comune, come un virus o batterio, che si diffonde rapidamente in una popolazione vulnerabile a causa della scarsa immunità, cattive pratiche igieniche, sovraffollamento o altri fattori che facilitano la trasmissione.
Le epidemie possono avere un impatto significativo sulla salute pubblica e sull'economia di una comunità, poiché richiedono risorse aggiuntive per il controllo delle infezioni, l'assistenza sanitaria e la gestione dei casi. Le autorità sanitarie pubbliche monitorano attentamente i segnali di allarme precoce di possibili epidemie e implementano misure preventive e di controllo per limitare la diffusione della malattia o dell'evento dannoso, proteggendo così la salute della popolazione.
L'elettroforesi su gel in campo pulsato (Pulsed Field Gel Electrophoresis -PFGE) è una tecnica di laboratorio utilizzata per la separazione e l'analisi delle grandi molecole di DNA, come il DNA genomico. Questa tecnica si basa sull'applicazione di campi elettrici alternati ad angoli diversi rispetto al orientamento iniziale del DNA, che consente di separare frammenti di DNA con dimensioni superiori a quelle ottenibili con le metodiche di elettroforesi convenzionali.
Nel processo di PFGE, il DNA genomico viene prima trattato con enzimi di restrizione per tagliarlo in frammenti di dimensioni specifiche. Questi frammenti vengono poi caricati su un gel di agarosio e sottoposti a una serie di campi elettrici alternati, che causano la migrazione dei frammenti di DNA attraverso il gel. A causa della sua grande dimensione, il DNA genomico si piega e si avvolge intorno a se stesso mentre si muove nel campo elettrico, creando una conformazione chiamata "forma a bobina omoclinale".
L'applicazione di campi elettrici ad angoli diversi fa sì che il DNA cambi la sua forma da "omoclinale" a "ortogonale", permettendo così la separazione di frammenti di DNA di grandi dimensioni. Questa tecnica è molto utile in microbiologia per l'identificazione e la tipizzazione di batteri patogeni, come ad esempio i ceppi di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) o di Salmonella enterica.
In sintesi, l'elettroforesi su gel in campo pulsato è una tecnica di laboratorio che permette la separazione e l'analisi di grandi frammenti di DNA genomico, utilizzata principalmente in microbiologia per l'identificazione e la tipizzazione di batteri patogeni.
I polisaccaridi batterici sono lunghi carboidrati complessi costituiti dalla catena di zuccheri semplici (monosaccaridi) o disaccaridi che vengono sintetizzati e utilizzati da batteri come fonte di energia, riserva energetica o componente strutturale.
Questi polisaccaridi possono essere classificati in due categorie principali:
1. **Polisaccaridi capsulari**: sono costituiti da lunghe catene di zuccheri che formano una capsula attorno alla cellula batterica, fornendo protezione meccanica e chimica contro l'attacco del sistema immunitario ospite. La composizione dei polisaccaridi capsulari è spesso un fattore determinante per la virulenza di alcuni batteri patogeni.
2. **Polisaccaridi esopolimerici (EPS)**: sono secretti dal batterio e formano una matrice extracellulare che aiuta a stabilire comunità batteriche note come biofilm. Gli EPS possono essere costituiti da diversi tipi di zuccheri, tra cui glucosio, fruttosio, galattosio, mannosio e acidi uronici, e possono anche contenere proteine, lipidi o DNA.
I polisaccaridi batterici svolgono un ruolo importante nella fisiologia dei batteri e sono spesso utilizzati come bersagli per lo sviluppo di farmaci antimicrobici o vaccini.
Le tecniche di tipizzazione batterica sono metodi utilizzati in microbiologia per identificare e classificare batteri a livello di sierotipo, genotipo o fenotipo. Queste tecniche aiutano a distinguere tra diversi ceppi di batteri che possono avere caratteristiche cliniche simili ma differenze significative nella loro virulenza, resistenza antimicrobica o pattern epidemiologici.
Alcune comuni tecniche di tipizzazione batterica includono:
1. Tipizzazione sierologica: Questa tecnica si basa sulla reazione antigene-anticorpo per identificare specifici antigeni presenti sulla superficie dei batteri. Ad esempio, la tipizzazione sierologica di Salmonella è comunemente utilizzata per tracciare focolai e monitorare l'andamento delle malattie.
2. Analisi del DNA: Questi metodi includono la digestione enzimatica del DNA batterico (Restriction Fragment Length Polymorphism, RFLP), la reazione a catena della polimerasi (PCR) e l'ibridazione dell'DNA, che possono rivelare variazioni genetiche tra i ceppi batterici.
3. Elettroforesi su gel di concentrazione delle proteine (PFGE): Questa tecnica consiste nel digerire il DNA batterico con enzimi di restrizione e quindi separarlo mediante elettroforesi su un gel di agarosio. I pattern di banda risultanti sono specifici per ogni ceppo batterico e possono essere utilizzati per confrontare e classificare i batteri.
4. Analisi del profilo dei fingerprinting del DNA: Questo metodo implica l'uso di tecniche come PFGE, RFLP o PCR per generare un "fingerprint" distintivo del DNA batterico, che può essere confrontato con altri ceppi per scopi di identificazione e tipizzazione.
5. Microarray dell'DNA: Questa tecnica comporta l'utilizzo di microchip per analizzare l'espressione genica o la presenza/assenza di specifici geni in un ceppo batterico, fornendo informazioni dettagliate sulla sua identità e caratteristiche.
Questi metodi possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione per ottenere una migliore comprensione della diversità genetica e fenotipica dei batteri, nonché per facilitare l'identificazione, la tipizzazione e il controllo delle infezioni.
Gli antigeni sono sostanze estranee che possono indurre una risposta immunitaria quando introdotte nell'organismo. Gli antigeni possono essere proteine, polisaccaridi o altri composti presenti su batteri, virus, funghi e parassiti. Possono anche provenire da sostanze non viventi come pollini, peli di animali o determinati cibi.
Gli antigeni contengono epitopi, che sono le regioni specifiche che vengono riconosciute e legate dalle cellule del sistema immunitario, come i linfociti T e B. Quando un antigene si lega a un linfocita B, questo può portare alla produzione di anticorpi, proteine specializzate che possono legarsi specificamente all'antigene e aiutare a neutralizzarlo o marcarlo per essere distrutto dalle cellule del sistema immunitario.
Gli antigeni possono anche stimolare la risposta dei linfociti T, che possono diventare effettori citotossici e distruggere direttamente le cellule infette dall'antigene o secernere citochine per aiutare a coordinare la risposta immunitaria.
La capacità di un antigene di indurre una risposta immunitaria dipende dalla sua struttura chimica, dalla sua dimensione e dalla sua dose. Alcuni antigeni sono più forti di altri nel stimolare la risposta immunitaria e possono causare reazioni allergiche o malattie autoimmuni se non controllati dal sistema immunitario.
In medicina, un fattore di rischio è definito come qualsiasi agente, sostanza, attività, esposizione o condizione che aumenta la probabilità di sviluppare una malattia o una lesione. I fattori di rischio non garantiscono necessariamente che una persona svilupperà la malattia, ma solo che le persone esposte a tali fattori hanno maggiori probabilità di ammalarsi rispetto a quelle non esposte.
I fattori di rischio possono essere modificabili o non modificabili. I fattori di rischio modificabili sono quelli che possono essere cambiati attraverso interventi preventivi, come stile di vita, abitudini alimentari o esposizione ambientale. Ad esempio, il fumo di tabacco è un fattore di rischio modificabile per malattie cardiovascolari e cancro ai polmoni.
D'altra parte, i fattori di rischio non modificabili sono quelli che non possono essere cambiati, come l'età, il sesso o la predisposizione genetica. Ad esempio, l'età avanzata è un fattore di rischio non modificabile per malattie cardiovascolari e demenza.
È importante notare che l'identificazione dei fattori di rischio può aiutare a prevenire o ritardare lo sviluppo di malattie, attraverso interventi mirati alla riduzione dell'esposizione a tali fattori.
Un portatore sano, in termini medici, si riferisce a una persona che ha un gene mutato per una malattia genetica recessiva, ma non mostra segni o sintomi della malattia stessa. Ciò accade quando un individuo eredita una copia normale e una copia mutata del gene da ciascun genitore. Poiché la persona ha anche una copia funzionante del gene, i livelli di proteina o enzima necessari per prevenire la malattia sono sufficienti, quindi non si ammalerà.
Tuttavia, se due portatori sani hanno un figlio insieme, ci sono possibilità che il bambino erediti la coppia di geni mutati e sviluppi la malattia. La probabilità dipende dal tipo di ereditarietà della malattia in questione. Per esempio, nel caso della fibrosi cistica, i figli di due portatori sani hanno una probabilità del 25% di sviluppare la malattia, una probabilità del 50% di essere portatori sani e una probabilità del 25% di non ereditare alcuna copia mutata del gene e quindi di non essere né malati né portatori.
Essere a conoscenza dello stato di portatore può essere particolarmente importante in caso di progettazione familiare, poiché consente alle persone di prendere decisioni informate riguardo al rischio di trasmettere una malattia genetica ai propri figli.
Il DNA batterico si riferisce al materiale genetico presente nei batteri, che sono microrganismi unicellulari procarioti. Il DNA batterico è circolare e contiene tutti i geni necessari per la crescita, la replicazione e la sopravvivenza dell'organismo batterico. Rispetto al DNA degli organismi eucariotici (come piante, animali e funghi), il DNA batterico è relativamente semplice e contiene meno sequenze ripetitive non codificanti.
Il genoma batterico è organizzato in una singola molecola circolare di DNA chiamata cromosoma batterico. Alcuni batteri possono anche avere piccole molecole di DNA circolari extra chiamate plasmidi, che contengono geni aggiuntivi che conferiscono caratteristiche speciali al batterio, come la resistenza agli antibiotici o la capacità di degradare determinati tipi di sostanze chimiche.
Il DNA batterico è una componente importante dell'analisi microbiologica e della diagnosi delle infezioni batteriche. L'identificazione dei batteri può essere effettuata mediante tecniche di biologia molecolare, come la reazione a catena della polimerasi (PCR) o l' sequenziamento del DNA, che consentono di identificare specifiche sequenze di geni batterici. Queste informazioni possono essere utilizzate per determinare il tipo di batterio che causa un'infezione e per guidare la selezione di antibiotici appropriati per il trattamento.
Mi spiace, sembra che ci sia stato un malinteso. La parola "conigli" non ha una definizione medica specifica poiché si riferisce generalmente a un animale da fattoria o domestico della famiglia Leporidae. Tuttavia, i conigli possono essere utilizzati in alcuni contesti medici o di ricerca come animali da laboratorio per studiare varie condizioni o per testare la sicurezza e l'efficacia dei farmaci. In questo contesto, il termine "conigli" si riferirebbe all'animale utilizzato nello studio e non a una condizione medica specifica.
In medicina e nella ricerca epidemiologica, uno studio prospettico è un tipo di design di ricerca osservazionale in cui si seguono i soggetti nel corso del tempo per valutare lo sviluppo di fattori di rischio o esiti di interesse. A differenza degli studi retrospettivi, che guardano indietro a eventi passati, gli studi prospettici iniziano con la popolazione di studio e raccolgono i dati man mano che si verificano eventi nel tempo.
Gli studi prospettici possono fornire informazioni preziose sulla causa ed effetto, poiché gli investigatori possono controllare l'esposizione e misurare gli esiti in modo indipendente. Tuttavia, possono essere costosi e richiedere molto tempo per completare, a seconda della dimensione del campione e della durata dell'osservazione richiesta.
Esempi di studi prospettici includono gli studi di coorte, in cui un gruppo di individui con caratteristiche simili viene seguito nel tempo, e gli studi di caso-controllo prospettici, in cui vengono selezionati gruppi di soggetti con e senza l'esito di interesse, quindi si indaga retrospettivamente sull'esposizione.
Gli anticorpi sono proteine specializzate del sistema immunitario che vengono prodotte in risposta alla presenza di sostanze estranee, note come antigeni. Gli antigeni possono essere batteri, virus, funghi, parassiti o altre sostanze chimiche estranee all'organismo.
Gli anticorpi sono anche chiamati immunoglobuline e sono prodotti dalle cellule B del sistema immunitario. Ogni anticorpo ha una forma unica che gli permette di riconoscere e legarsi a un particolare antigene. Quando un anticorpo si lega a un antigene, aiuta a neutralizzarlo o a marcarlo per essere distrutto dalle altre cellule del sistema immunitario.
Gli anticorpi possono esistere in diversi tipi, come IgA, IgD, IgE, IgG e IgM, ciascuno con una funzione specifica nel sistema immunitario. Ad esempio, gli anticorpi IgG sono i più abbondanti e forniscono l'immunità umorale contro le infezioni batteriche e virali, mentre gli anticorpi IgE svolgono un ruolo importante nella risposta allergica.
In sintesi, gli anticorpi sono proteine importanti del sistema immunitario che aiutano a identificare e neutralizzare sostanze estranee per mantenere la salute dell'organismo.
In dermatologia, la pelle è l'organo più grande del corpo umano. Costituisce circa il 15% del peso corporeo totale ed è composta da due strati principali: l'epidermide e il derma. L'epidermide è lo strato esterno, a crescita continua, che fornisce una barriera protettiva contro l'ambiente esterno, mentre il derma sottostante è composto da tessuto connettivo denso e contiene vasi sanguigni, ghiandole sudoripare, follicoli piliferi e terminazioni nervose.
La pelle svolge diverse funzioni vitali, tra cui la regolazione della temperatura corporea, la protezione da agenti patogeni, lesioni fisiche e radiazioni UV, la produzione di vitamina D, l'eliminazione delle tossine attraverso il sudore e la percezione degli stimoli tattili, termici e dolorosi.
Lesioni o malattie della pelle possono presentarsi con sintomi quali arrossamento, prurito, bruciore, vesciche, desquamazione, eruzioni cutanee, cambiamenti di pigmentazione o texture, e possono essere causate da fattori genetici, infettivi, ambientali o autoimmuni.
L'indice di gravità della malattia (DGI, Disease Gravity Index) è un punteggio numerico assegnato per valutare la severità e il decorso di una particolare malattia o condizione medica in un paziente. Viene utilizzato per monitorare i progressi del paziente, determinare le strategie di trattamento appropriate e prevedere l'esito della malattia.
Il calcolo dell'indice di gravità della malattia può basarsi su diversi fattori, tra cui:
1. Segni vitali: frequenza cardiaca, pressione sanguigna, temperatura corporea e frequenza respiratoria.
2. Livelli di laboratorio: emocromo completo, elettroliti, funzionalità renale ed epatica, marcatori infiammatori e altri test pertinenti alla malattia in questione.
3. Sintomi clinici: gravità dei sintomi, numero di organi interessati e risposta del paziente al trattamento.
4. Stadio della malattia: basato sulla progressione naturale della malattia e sul suo impatto su diversi sistemi corporei.
5. Comorbidità: presenza di altre condizioni mediche che possono influenzare la prognosi del paziente.
L'indice di gravità della malattia viene comunemente utilizzato in ambito ospedaliero per valutare i pazienti con patologie acute, come ad esempio le infezioni severe, il trauma, l'insufficienza d'organo e le malattie cardiovascolari. Un DGI più elevato indica una condizione più grave e un rischio maggiore di complicanze o morte.
È importante notare che ogni malattia ha il suo specifico indice di gravità della malattia, con criteri e punteggi diversi a seconda del disturbo in esame. Alcuni esempi includono l'APACHE II (Acute Physiology and Chronic Health Evaluation) per le malattie critiche, il SOFA (Sequential Organ Failure Assessment) per l'insufficienza d'organo e il CHADS2/CHA2DS2-VASc per la fibrillazione atriale.
Eritema nodoso
Sindrome emolitico-uremica
Streptococcus
Sindrome delle fascicolazioni benigne
Cefepima
Biofilm
Streptococcus pneumoniae
Fusafungina
Granuloma apicale
Parodontite apicale
Immunodeficienza
Infezioni respiratorie ricorrenti
Encefalite letargica
Epiglottite
Sistema P
Sindrome di Austrian
Polmonite
Orchite
Pongo abelii
Bronchite acuta
Cefmetazolo
Parametrite
Erysipelothrix rhusiopathiae
Croup
Klebsiella pneumoniae
Cellulite (infezione)
Streptococcus agalactiae
Malattia infiammatoria pelvica
Vaccino anti-pneumococcico
Pericardite
Infezioni respiratorie da Streptococcus pneumoniae ampliamento del ruolo del ceftriaxone nelle nuove linee guida NCCLS,
Opportunità di sviluppo aziendale
Eritema nodoso - Wikipedia
Streptococco Gola: Cosa Sono gli Streptococchi e Quali Malattie Causano
Vaccinazioni adulti e anziani
Il ruolo del microbiota per il benessere di tutta la famiglia - Nostrofiglio.it
metanolo: documenti, foto e citazioni nell'Enciclopedia Treccani
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Mal di gola batterico: tutta colpa di Streptococcus pyogenes
Pneumoniae18
- alcuni di questi batteri sono dotati di un notevole potenziale patogeno (come, ad esempio, nel caso dello Streptococcus pneumoniae ) e, attaccando l'ospite, possono causare malattia . (my-personaltrainer.it)
- Protegge contro le infezioni da Streptococcus Pneumoniae. (liguria.it)
- alla classe dei macrolidi e mostra elevata attività contro Haemophilus influentiae, Streptococcus pneumoniae e altri batteri responsabili di infezioni alle vie respiratorie. (treccani.it)
- 1) INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO SUPERIORE Rinosinusite acuta e riacutizzazioni di rinosinusite cronica Agenti eziologici più coinvolti: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae) Faringiti acute e tonsilliti Agenti eziologici più coinvolti: Streptococcus pyogenes, Chlamydia pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae). (italiasalute.it)
- 3) INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO INFERIORE (bronchiti, polmoniti batteriche o atipiche) Riacutizzazioni BPCO Principali agenti eziologici associati: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis). (italiasalute.it)
- Polmonite acquisita in comunità (CAP) Principali agenti coinvolti nei pazienti ambulatoriali: Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae, Haemophilus influenza Chlamydophila pneumoniae). (italiasalute.it)
- Le malattie da pneumococco sono causate da diversi sierotipi del batterio Streptococcus pneumoniae (pneumococchi). (admin.ch)
- 90 sierotipi di Streptococcus pneumoniae (pneumococchi). (msdmanuals.com)
- La forma più comune di polmonite è quella batterica , causata dallo Streptococcus pneumoniae (per questo è spesso definita "pneumococcica" ). (ok-salute.it)
- Lo Streptococcus pneumoniae è un batterio spesso presente nelle prime vie respiratorie che, oltre a causare questa forma di polmonite, è il principale responsabile di altre importanti malattie, come l' otite media , la sinusite acuta , la congiuntivite , la sepsi e la meningite . (ok-salute.it)
- Escherichia coli anzitutto, ma anche Staphylococcus aureus , Streptococcus , Klebsiella pneumoniae , Enterobacter , Pseudomonas aeruginosa , Proteus e persino Candida albicans . (erboristeriasalute.com)
- Un'altra ricerca apparsa su Scandinavian Journal of Immunology attesta il ruolo protettivo dell'ABM nei confronti delle infezioni da Streptococcus pneumoniae . (lucaavoledo.it)
- Meglio noto come pneumococco, lo Streptococcus pneumoniae è principalmente responsabile di infezioni a livello delle prime vie respiratorie, otiti e polmoniti. (my-personaltrainer.it)
- fa eccezione il batterio Klebsiella pneumoniae (può provocare infezioni come la polmonite) che ha presentato un incremento della resistenza agli antibiotici. (parmapress24.it)
- Si segnala, in particolare, che le resistenze dei microrganismi che causano le più frequenti infezioni respiratorie (otite e faringotonsillite) sono sotto controllo, entro livelli contenuti: la resistenza di Streptococcus pneumoniae a penicillina si è verificata nel 3,7% dei casi pediatrici, quella di Streptococcus pyogenes all'antibiotico eritromicina nell'8,1% (un dato che oggi è quasi un terzo rispetto al passato: era il 22,6% nel 2007). (parmapress24.it)
- La polmonite causata dal batterio Streptococcus pneumoniae, noto come pneumococco, rappresenta circa il 55% di tutti i decessi derivanti da infezioni delle vie respiratorie inferiori. (azioneprevenzione.it)
- Non solo è capace di sopprimere il batterio Streptococcus mutans ma inibisce la crescita dello Streptococcus pneumoniae, una delle principali cause di infezioni dell'orecchio e di sinusiti. (vitamineproteine.com)
- Questa vaccinazione rappresenta un' efficace protezione contro meningite e sepsi - infezione generalizzata dell'intero organismo - causate dal batterio Streptococcus pneumoniae caratterizzate da un'evoluzione clinica severa. (ats-insubria.it)
Pyogenes12
- la variante O è una delle due emolisine (l'altra è la streptolisina S) prodotta praticamente dalla maggior parte dei ceppi di Streptococcus pyogenes ( o streptococco beta emolitico di gruppo A ) e da molti di quelli appartenenti ai gruppi C e G. Oltre a provocare l'emolisi dei globuli rossi , questa tossina ha effetti tossici diretti sul tessuto cardiaco . (my-personaltrainer.it)
- Tra essi figurano gli streptococchi del Gruppo A (come lo Streptococcus pyogenes ), il Vibrio vulnificus e il Bacteroides fragilis . (fanpage.it)
- streptococchi alla stregua dello streptococco β-emolitico del gruppo A ( Streptococcus pyogenes ) e il Bacteroides fragilis . (fanpage.it)
- 4) INFEZIONI DI CUTE E ANNESSI DI GRAVIT LIEVE-MODERATA Impetigine, erisipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette Principali batteri coinvolti: Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes. (italiasalute.it)
- Tra i patogeni più importanti si ricercano lo streptococcus pyogenes conosciuto anche come streptococco beta emolitico di gruppo A., che nella maggior parte dei casi genera infezioni risolvibili in pochi giorni, ma a volte può essere associato a malattie serie e pericolose per la salute. (roseto.com)
- Sebbene i mal di gola siano dovuti per la maggior parte a infezioni virali, circa il 30% di essi è dovuto a un'infezione batterica causata da un batterio della gola, lo streptococco del gruppo A, Streptococcus pyogenes . (microbiologiaitalia.it)
- Esistono due forme, "non bollosa", causata da Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes, e "bollosa", causata dallo Staphylococcus aureus. (medicinadelladolescenza.com)
- Tra questi, il più comune responsabile della faringite è lo Streptococco del gruppo A (GAS), scientificamente chiamato Streptococcus pyogenes . (medicina360.com)
- Anticorpo che si forma nel siero in seguito a infezioni provocate da streptococco beta-emolitico (gruppo A, detto anche Streptococcus pyogenes. (vocabolariomedico.com)
- Il medico potrebbe prescrivere un antibiotico se la faringite è causata da una infezione batterica come lo Streptococcus pyogenes. (colorpositive.org)
- È causata principalmente da un batterio , lo streptococco beta-emolitico di gruppo A ( Streptococcus pyogenes ) e, in minor misura, da altri tipi di batteri. (issalute.it)
- Una possibile causa di faringotonsillite è un batterio, lo Streptococcus pyogenes o Streptococco beta emolitico di gruppo A, che merita un trattamento antibiotico specifico per prevenire le sue possibili complicanze. (aleteia.org)
Batteriche11
- Nei bambini di età inferiore a 2 anni, i pneumococchi sono la causa più frequente di meningiti batteriche acute, infezioni potenzialmente letali o in grado di provocare danni permanenti gravi. (admin.ch)
- Lo studio è durato 30 giorni, dal 5 marzo al 5 aprile 2020 e aveva come endpoint primario la valutazione delle infezioni virali e batteriche alle alte vie respiratorie, le giornate lavorative perse e il consumo di farmaci antibiotici, antivirali e antinfiammatori durante il periodo di valutazione. (larmoniashop.it)
- Questo studio ha fornito un ulteriore supporto al fatto che la somministrazione di un probiotico a colonizzazione orale contenente S. salivarius K12 crea un microbiota stabile delle alte vie respiratorie in grado di proteggere dalle più comuni infezioni oro-faringee batteriche e virali, riducendo di conseguenza i giorni di malattia e l'uso di farmaci. (larmoniashop.it)
- Mantenendo il pH entro questo intervallo permette di tenere a bada le infezioni batteriche e fungine. (sccal.it)
- La sostituzione frequente dei tamponi riduce anche il rischio di infezioni batteriche, compresa la sindrome da shock tossico. (sccal.it)
- Tra le complicanze delle dermatite, specialmente di quella atopica o eczematosa, si ricorda la possibilità di infezioni batteriche della cute lesionata e del sottocutaneo . (my-personaltrainer.it)
- Maxaquin è usato per trattare le infezioni batteriche. (acquista-antibiotici.it)
- Appare come una caratteristica chiazza di patina grigiastra, maleodorante, frastagliata e tenacemente ancorata ai tessuti, definita "pseudomembrana difterica" sulla quale si possono sovrapporre altre infezioni batteriche del genere Streptococcus . (nurse24.it)
- Si stima che nell'Unione europea oltre 4 milioni di persone l'anno siano colpite da infezioni batteriche ospedaliere e che 25.000 persone muoiano per infezioni causate da batteri resistenti [Commissione Europea: Piano d'azione contro la resistenza antimicrobica]. (biovitae.us)
- Tuttavia, è importante sottolineare che circa due terzi delle riacutizzazioni sono causate da infezioni batteriche o virali delle vie respiratorie o dalla colonizzazione batterica a livello dei polmoni. (azioneprevenzione.it)
- I piccoli sono più a rischio di infezioni batteriche gravi. (aleteia.org)
Respiratorie18
- Un' alterazione del microbiota , infatti, potrebbe portare allo sviluppo di molteplici patologie, dalle infezioni delle vie respiratorie al diabete, dall'obesità alle malattie autoimmuni. (nostrofiglio.it)
- batteri famosi per provocare infezioni delle vie respiratorie come faringiti, tonsilliti, laringiti. (nostrofiglio.it)
- Ridurre le infezioni delle vie respiratorie. (larmoniashop.it)
- È possibile ridurre le infezioni respiratorie dei sanitari a contatto con i malati COVID-19? (larmoniashop.it)
- questo crea un abbassamento delle difese immunitarie esponendoli ad un rischio maggiore di contrarre infezioni alle alte vie respiratorie. (larmoniashop.it)
- Durante i primi mesi del 2020 , nell'ospedale di Wuhan si è registrato un aumento delle infezioni alle alte vie respiratorie, non legate alle infezioni da COVID-19 , nel personale sanitario superiore di 5 volte rispetto ai non addetti ai lavori, nonostante l'uso corretto dei DPI. (larmoniashop.it)
- Biaxin è un antibiotico macrolide per il trattamento delle infezioni della pelle e respiratorie. (antibiotici-acquista.com)
- Keflex è una cefalosporina di antibiotico utilizzato nel trattamento delle infezioni respiratorie e otiti. (antibiotici-acquista.com)
- Altri fattori di rischio includono un sistema immunitario indebolito, la presenza di infezioni croniche delle vie respiratorie o la convivenza con persone affette da faringite streptococcica. (medicina360.com)
- La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e le infezioni delle vie respiratorie inferiori occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto in termini di frequenza di decessi, dopo le malattie cardiache e gli ictus. (azioneprevenzione.it)
- Oltre al consumo di tabacco, vi sono altri fattori di rischio per le malattie polmonari croniche, quali frequenti infezioni delle vie respiratorie durante l'infanzia, inquinamento atmosferico, nonché l'esposizione a sostanze chimiche e polveri sul luogo di lavoro. (azioneprevenzione.it)
- Le persone con BPCO sono più soggette alle infezioni respiratorie perché hanno una capacità ridotta di rimuovere il muco e i batteri a livello bronchiale. (azioneprevenzione.it)
- Queste condizioni rendono tali pazienti particolarmente suscettibili alle infezioni respiratorie e sono le principali cause di esacerbazioni, ospedalizzazioni e progressione della malattia . (azioneprevenzione.it)
- Tra i principali fattori scatenanti delle riacutizzazioni vi sono infatti infezioni delle vie respiratorie inferiori, contaminanti ambientali e una scarsa aderenza alle terapie respiratorie. (azioneprevenzione.it)
- L'xilitolo secondo alcuni studi aiuta a prevenire le infezioni respiratorie e le otiti medie. (vitamineproteine.com)
- Le infezioni ricorrenti colpiscono prevalentemente le vie respiratorie e il sistema gastrointestinale, e sono legate alla 'socialità', in particolare all'inizio della frequenza del Nido o della scuola materna, quando il bambino si trova a contatto con altri bambini in ambienti chiusi. (aleteia.org)
- Le infezioni respiratorie ricorrenti sono causate prevalentemente da virus. (aleteia.org)
- Quando le infezioni riguardano le basse vie respiratorie, invece, possono entrare in causa vari tipi di batteri. (aleteia.org)
Batterica9
- La meningite batterica nei bambini è una grave infezione delle meningi e dello spazio subaracnoideo. (msdmanuals.com)
- La presenza di infezioni diverse dalla vaginosi batterica può anche aumentare il pH vaginale. (sccal.it)
- Il vaccino contro la polmonite batterica, che genera nel sistema immunitario un meccanismo di "allerta" pronto a reagire nel caso di infezione, si somministra con un'iniezione intramuscolo nella spalla, in due dosi ad almeno due mesi di distanza l'una dall'altra. (ok-salute.it)
- Anche la pelle è esposta al rischio di infezioni: «L'impetigine o piodermite è un'infezione batterica che diffonde nella cute attraverso una ferita, un graffio o una puntura d'insetto. (medicinadelladolescenza.com)
- Pertanto, e specularmente a quanto appena scritto, tutto ciò che favorisce un corretto sviluppo della flora batterica intestinale rappresenta un ulteriore mezzo di prevenzione nei confronti della streptococcosi, oltre che nei confronti delle infezioni enteriche. (maberth.it)
- Si tratta di una patologia, prevalentemente infantile , caratterizzata da una grave infezione batterica. (nurse24.it)
- La difterite è una patologia, prevalentemente infantile, caratterizzata da una grave infezione batterica . (nurse24.it)
- Ciò aumenta la probabilità di infezioni e colonizzazione batterica. (azioneprevenzione.it)
- 2 Questi fattori favoriscono l'adesione e la proliferazione batterica, aumentando il rischio di infezioni come la polmonite. (azioneprevenzione.it)
Polmonite4
- I pneumococchi possono causare varie infezioni come l'otite media, la polmonite, la setticemia e la meningite. (admin.ch)
- Gli italiani comunque sono tra i più informati nel Vecchio Continente: il 95% dichiara di sapere cosa sia la polmonite e il 90% la identifica come una infezione polmonare. (ok-salute.it)
- in questo caso possono essere quindi il fattore scatenante di differenti disturbi, tra cui il mal di gola, polmonite e, non ultime, infezioni di ferite, pelle e del sangue. (microbiologiaitalia.it)
- Lo pneumococco può causare non solo polmonite, ma anche otite, sinusite, meningite (infezione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale) e setticemia (infezione del sangue). (azioneprevenzione.it)
Batterio1
- In uno studio del 2005 è stato, infatti, stimato che circa 500.000 morti ogni anno nel mondo siano dovute proprio a questo batterio a causa di malattie gravi che può causare (come ad esempio la febbre reumatica, cardiopatia reumatica e infezioni invasive). (microbiologiaitalia.it)
Gravi11
- In Svizzera si registrano annualmente circa 1000 casi di infezioni gravi, in prevalenza polmoniti e più di rado setticemie e meningiti, con una maggiore frequenza nei mesi invernali. (admin.ch)
- Se ritenuto necessario, la ciprofloxacina può essere usata anche nel trattamento di infezioni gravi in bambini e adolescenti. (torrinomedica.it)
- Il trattamento deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). (torrinomedica.it)
- Per infezioni gravi, 875 mg PO ogni 12 ore o 500 mg PO ogni 8 ore. (saluteuomo.it)
- Per infezioni gravi, 45 mg / kg / die PO in dosi frazionate ogni 12 ore o 40 mg / kg / die PO in dosi frazionate ogni 8 ore. (saluteuomo.it)
- Chloromycetin è usato per curare gravi malattie infettive come la meningite, la malattia di rickettsiosi, salmonellosi e infezioni anaerobiche. (acquista-antibiotici.it)
- Cleocin è utilizzato nel trattamento delle infezioni gravi causate da batteri anaerobici sensibili, come streptococchi, pneumococchi, stafilococchi e. (antibiotici-acquista.com)
- Se hai gravi infezioni da lievito in tutto il corpo, possono prescrivere il fluconazolo, un antimicotico orale. (soluzione-prostatite.eu)
- Il trattamento di queste infezioni prevede l'uso di antibiotici che vengono somministrati principalmente per via orale, ma infezioni gravi possono richiedere una somministrazione endovenosa. (microbiologiaitalia.it)
- Aumentano, quindi, il rischio di gravi infezioni e la necessità di ricorrere frequentemente a terapie antibiotiche rendendo tali pazienti particolarmente soggetti alle infezioni sostenute da germi multiresistenti. (biovitae.us)
- diagnostica molecolare rapida di infezioni virali gravi. (aornmoscati.it)
Prevenire le infezioni2
- Una corretta cura delle ferite è il metodo migliore per prevenire le infezioni della pelle e anche della fascite necrotizzante. (fanpage.it)
- Vaccino per Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) Il vaccino contro Haemophilus influenzae di tipo b coniugato (Hib) aiuta a prevenire le infezioni da Haemophilus ma non le infezioni causate da altri ceppi di batteri di H. influenzae . (msdmanuals.com)
Causare4
- Per mantenere la sicurezza, i microrganismi che compongono i probiotici non possono mai causare infezioni in una persona sana. (musklor.com)
- L'aumento del pH all'interno dell vagina può causare infezioni in quanto può consentire a batteri e lieviti di prosperare. (sccal.it)
- Streptococcus suis è uno dei principali agenti patogeni del suino e può causare malattia anche nell'uomo. (maberth.it)
- Anche lo Staphylococcus aureus resistente all'azione dell' antibiotico meticillina (methicillin-resistant Staphylococcus aureus, MRSA), e a gran parte degli antibiotici utilizzati per trattare le infezioni stafilocicche , può causare l'erisipela, soprattutto la forma che colpisce il viso. (issalute.it)
Pazienti4
- dove la variabile Giornate di degenza pre-infezione è pari alla somma, per tutti i pazienti ammessi in TI, delle giornate di degenza sino all'insorgenza dell'infezione o alla dimissione del paziente. (marionegri.it)
- Su 100 settimane di degenza, quanti pazienti sviluppano infezione in degenza? (marionegri.it)
- infiammazioni pelviche, infezioni intraddominali, infezioni in pazienti affetti da neutropenia e infezioni alle ossa e alle articolazioni) possono richiedere la somministrazione concomitante di altri agenti antibatterici a seconda dei patogeni coinvolti. (torrinomedica.it)
- In Italia mancano sistemi di rilevazione attiva dei dati e quindi non c'è un sistema di sorveglianza nazionale delle infezioni nosocomiali, ma sono stati condotti diversi studi multicentrici di prevalenza e ricerche sulla letteratura in base ai quali si stima che ogni anno si verificano tra le 450.000 e le 700.000 infezioni in pazienti ricoverati in ospedale . (biovitae.us)
Virali1
- molte persone assumono degli antibiotici per curare delle infezioni virali. (effedieffe.com)
Particolare2
- Anche l'analisi etimologica del termine "Streptococcus" suggerisce la particolare disposizione "in coppia" di questi batteri: "streptos" deriva dal greco e significa "facilmente piegato", proprio per dare l'idea di una catena che si torce facilmente. (my-personaltrainer.it)
- Il controllo delle infezioni da S. suis include il miglioramento delle condizioni ambientali (in particolare controllo della temperatura, umidità e ricambio d'aria), manageriali (TPTV, no rimescolamenti e riduzione della densità), riduzione del numero, durata ed intensità degli episodi di PRRS e altre malattie infettive. (maberth.it)
Causate da batteri2
- Omnicef è usato per trattare diversi tipi di infezioni causate da batteri diversi. (acquista-antibiotici.it)
- Quando le infezioni gastro-intestinali sono causate da batteri (ad es. (aleteia.org)
Malattie1
- Irritazione, trauma o infezione sono le cause più comuni di queste malattie. (soluzione-prostatite.eu)
Antibiotici4
- Queste infezioni costringevano i medici e gli infermieri ad assentarsi dal lavoro e fare un grande uso di antibiotici e antinfiammatori. (larmoniashop.it)
- Pertanto, ancora oggi il controllo delle infezioni da S. suis nei suini si basa principalmente sul trattamento con antibiotici. (maberth.it)
- L'eccessivo e inappropriato uso degli antibiotici negli uomini e negli animali e le scarse pratiche di controllo delle infezioni hanno trasformato l'antibioticoresistenza in una seria minaccia alla salute pubblica globale. (biovitae.us)
- Nella nostra epoca abbiamo a disposizione strumenti efficaci per il contrasto alle infezioni: vaccini e antibiotici ci consentono di prevenire e curare molte patologie un tempo ad altissima mortalità. (biovitae.us)
Urinarie2
- Infezione vie urinarie NON post-chir. (marionegri.it)
- I medici possono prescrivere trattamenti con estrogeni per abbassare il pH vaginale e prevenire ulteriori infezioni urinarie. (sccal.it)
Tessuti molli3
- I batteri mangia carne sono responsabili di una rara e aggressiva infezione ai tessuti molli chiamata fascite necrotizzante. (fanpage.it)
- I cosiddetti batteri "mangia carne" sono un variegato insieme di patogeni in grado di determinare una gravissima infezione dei tessuti molli chiamata fascite necrotizzante , che se non trattata tempestivamente può portare a uno shock settico e alla morte del paziente. (fanpage.it)
- Infezione cute/tessuti molli post-chir. (marionegri.it)
Malattia1
- La maggior parte delle infezioni da S. suis nell'uomo e nei suini è causata dal sierotipo 2, ma i sierotipi predominanti che causano la malattia invasiva nei suini variano a seconda dell'anno e del Paese. (maberth.it)
Trattare2
- Linezolid è un oxazolidinoni antibiotico per trattare le infezioni causate da Enterococcus e Streptococcus. (acquista-antibiotici.it)
- Macrobid è usato per trattare le infezioni specifiche del tratto urinario (cistite acuta). (antibiotici-acquista.com)
Frequenti infezioni1
- Le faringotonsilliti sono tra le più frequenti infezioni delle prime vie aeree. (aleteia.org)
Altre1
- I ricercatori hanno anche collegato l'alto livello di pH vaginale a diverse altre condizioni, tra cui infertilità, parto prematuro e aumento dei rischi per le infezioni sessualmente trasmissibili. (sccal.it)
Bambini1
- La dose è determinata dall'indicazione, dalla gravità e dal sito di infezione, dalla sensibilità alla ciprofloxacina dell'organismo (o organismi) responsabile, dalla funzione renale, e nei bambini e negli adolescenti dal peso corporeo. (torrinomedica.it)
Cause3
- Se intesa nel suo significato più ampio, la dermatite è un disturbo piuttosto comune, alquanto generico e come tale dovuto alle cause più disparate (infezioni, irritazioni, reazioni allergiche , carenze o eccessi alimentari ecc. (my-personaltrainer.it)
- Scopri tutto sulla infezione dell'articolazione della caviglia: cause, sintomi, trattamenti e prevenzione. (movehomema.com)
- È importante conoscere le cause e i fattori di rischio associati a questa infezione per prevenirla e trattarla adeguatamente. (medicina360.com)
Responsabili1
- Quali sono i virus e i batteri responsabili delle infezioni ricorrenti? (aleteia.org)
Pelle1
- L'erisipela è un' infezione del tessuto sottocutaneo, ovvero degli strati più profondi della pelle, e dei vasi linfatici. (issalute.it)
Responsabile1
- Lo streptococco è responsabile soprattutto di infezioni della gola ( faringite , tonsillite ecc. (my-personaltrainer.it)
Casi1
- le infezioni del sottocutaneo, invece, sono casi di cellulite . (my-personaltrainer.it)
Sintomi2
- indicata in svariate infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina stessa, nelle quali è in grado di portare rapidamente alla risoluzione dei sintomi. (italiasalute.it)
- Le infezioni causate da questi virus si risolvono da sole, e non hanno bisogno di farmaci specifici, ma solo di cure per controllare i sintomi. (aleteia.org)
Escherichia1
- Anche il patogeno opportunista Escherichia coli può scatenare la gravissima infezione, in determinate circostanze, come indicato da Healthline.com. (fanpage.it)
Trattamento delle infezioni1
- Sumycin è un antibiotico tetraciclina utilizzato nel trattamento delle infezioni del tratto urinario, gonorrea, acne, clamidia. (antibiotici-acquista.com)
Prevenzione delle infezioni1
- L'area A1 identifica i centri che sembrano praticare un'efficace prevenzione delle infezioni e una buona gestione dell'antibiotico terapia. (marionegri.it)
Spesso1
- Per fascite necrotizzante si intende una rara infezione con esito spesso infausto provocata dai 'batteri mangia carne', una definizione terrificante che ne sottolinea l'estrema aggressività ma che tuttavia non è veritiera dal punto di vista scientifico. (fanpage.it)
Vaginali1
- Hai problemi con le infezioni vaginali da erezione? (soluzione-prostatite.eu)