Un nuovo sviluppo deformazione dell'osso occipitale e 'estremità superiore della colonna vertebrale, in quale quest' ultimo sembra aver spinto il pavimento dell'osso occipitale verso l'alto. (Dorland, 27 Ed)
La sezione anteriormente localizzato rigido PALATE.
I punti di articolazione tra l'osso occipitale e quella cervicale Atlas.
Il processo toothlike sulla superficie superiore dell'Alleanza, che articola con quella cervicale ATLAS sopra.
Il locale di ATLAS e cervicale asse ossa.
La parte prossimale delle vie respiratorie su entrambi i lati del setto. NASAL cavita 'nasali, dal le narici al nasofaringe, sono piene di ciliated NASAL mucosa.
Acuta e cronica caratterizzato da condizioni esterne compressione meccanica del saldare a causa di neoplasia extramidollare; EPIDURAL ascesso; SPINAL; ossuto alle costole di corpi vertebrali; e altre malattie. Le manifestazioni cliniche variare la zona anatomica della lesione e possono includere dolore localizzato, debolezza, perdita sensoriale, incontinenza e impotenza.
Un'operazione eseguita sul sistema nervoso o le sue parti.
I primi sette VERTEBRAE del SPINAL colonna, che corrisponde alla VERTEBRAE del collo.

La platibasia è una condizione scheletrica rara in cui l'occipite, la parte posteriore del cranio, è inclinata anteriormente verso il viso. Ciò significa che il forame magno, l'apertura alla base del cranio attraverso cui passano il midollo spinale e i vasi sanguigni, si trova più in alto del normale. Questa condizione può essere associata ad altre anomalie scheletriche o sindromiche. Nei casi gravi, la platibasia può causare problemi neurologici a causa della pressione sul midollo spinale. Tuttavia, molte persone con questa condizione non presentano sintomi e non richiedono trattamento. La diagnosi viene solitamente posta durante l'esame radiologico del cranio.

Il Palato Duro, noto anche come Palatum Osseum in terminologia anatomica, si riferisce alla porzione posteriore e superiore del palato che è costituita da osso. È la parte più rigida del palato e forma il tetto della bocca. Si fonde posteriormente con l'osso bascranio e lateralmente con le pareti laterali della cavità nasale. Il palato duro contiene anche alcune importanti strutture, come i forami incisivi attraverso i quali passano i vasi sanguigni e nervosi che servono il naso e la cavità orale.

L'articolazione atlanto-occipitale è un'articolazione condiloide che si trova tra l'osso occipitale (la parte posteriore e superiore del cranio) e il primo vertebra cervicale, nota come asse. Questa articolazione consente il movimento della testa rispetto al collo e permette la flessione, l'estensione, l'inclinazione laterale e la rotazione del capo.

L'articolazione atlanto-occipitale è composta da due articolazioni separate: la sinistra e la destra. Ciascuna di esse ha una superficie articolare condilare sulla faccia inferiore dell'osso occipitale, che si articola con il condilo laterale dell'asse. La membrana atlanto-occipitale anteriore e posteriore, insieme ai legamenti alari e ai legamenti apicali, forniscono stabilità all'articolazione.

L'articolazione atlanto-occipitale è soggetta a lesioni e patologie che possono causare dolore, rigidità e limitazione del movimento della testa e del collo. Tra le condizioni più comuni associate a questa articolazione ci sono l'artrite, la distorsione atlanto-occipitale, il whiplash e i disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM).

Il dente dell'epistrofeo, noto anche come processo odontoide o apofisi odontoide, è un processo osseo verticale che si trova all'estremità superiore del corpo dell'axis (il secondo vertebra cervicale). Si articola con la base del cranio attraverso l'articolazione atlanto-occipitale e svolge un ruolo cruciale nella stabilizzazione della testa e nel consentire il movimento rotatorio del collo. Lesioni o danni al dente dell'epistrofeo possono causare instabilità della colonna cervicale e problemi neurologici gravi a causa della pressione sul midollo spinale.

L'articolazione atlanto-epistrofea, nota anche come articolazione cervicale superiore o joint atlanto-odontoidea, è un importante giunto della colonna vertebrale che collega l'osso atlas (la prima vertebra cervicale) all'osso axis (la seconda vertebra cervicale). Questa articolazione ha un ruolo cruciale nel consentire il movimento rotatorio del rachide cervicale.

L'articolazione atlanto-epistrofea è composta da due articolazioni sinoviali, una laterale e una mediale, che si trovano tra i processi uncinati dell'atlas e il margine superiore del corpo dell'axis. Inoltre, c'è un'articolazione condiloide tra il dens (o processo odontoide) dell'axis e il cotile anteriore dell'atlas.

Questa articolazione è soggetta a lesioni e patologie, come la lussazione atlanto-assiale o la malattia degenerativa del disco, che possono causare dolore al collo, rigidità e altri sintomi neurologici. Pertanto, una corretta diagnosi e un trattamento tempestivo sono fondamentali per prevenire complicazioni a lungo termine.

La cavità nasale, nota anche come cavità nasali o rino-faringe, si riferisce alla parte interna del naso che è costituita da due passaggi d'aria separati chiamati meati. Questa area è ricoperta di muco e contiene peli molto piccoli chiamati ciglia che aiutano a filtrare l'aria inalata, intrappolando polvere, batteri e altri detriti.

La cavità nasale svolge un ruolo importante nella respirazione, nell'olfatto e nel senso dell'udito. L'aria inspirata passa attraverso le narici e la cavità nasale prima di raggiungere i polmoni. Qui, l'aria viene riscaldata, umidificata e filtrata, rendendola più adatta per la respirazione.

La cavità nasale è anche responsabile dell'olfatto, poiché contiene recettori olfattivi che rilevano odori e inviano segnali al cervello. Inoltre, svolge un ruolo nella risonanza del suono durante la fonazione, aiutando a produrre la voce e il linguaggio.

Lesioni, infezioni o infiammazioni della cavità nasale possono causare sintomi come congestione nasale, secrezione nasale, mal di testa, dolore facciale e difficoltà respiratorie. Alcune condizioni comuni che colpiscono la cavità nasale includono riniti allergiche, sinusiti e polipi nasali.

La compressione del midollo spinale si riferisce a una condizione medica in cui la pressione viene esercitata sul midollo spinale, che può causare danni al midollo spinale e alle radici nervose. Il midollo spinale è una struttura vitale che trasmette segnali tra il cervello e il resto del corpo. Qualsiasi pressione o danno a questo importante sistema di comunicazione può causare una serie di sintomi, a seconda della gravità e della posizione della compressione.

Le cause più comuni di compressione del midollo spinale includono ernie del disco, stenosi spinale, tumori spinali, fratture vertebrali, osteoporosi, artrite reumatoide e infezioni spinali. I sintomi possono variare ampiamente, a seconda della localizzazione e dell'entità della compressione, ma possono includere dolore alla schiena o al collo, debolezza muscolare, intorpidimento o formicolio alle braccia o alle gambe, perdita di equilibrio, difficoltà a camminare e problemi con la funzione vescicale o intestinale.

Il trattamento della compressione del midollo spinale dipende dalla causa sottostante. Può includere farmaci per alleviare il dolore e l'infiammazione, fisioterapia, chirurgia decompressiva per alleviare la pressione sul midollo spinale o radiazioni per trattare i tumori spinali. È importante cercare un trattamento medico immediato se si sospetta una compressione del midollo spinale, poiché qualsiasi danno al midollo spinale può avere conseguenze permanenti e gravi.

Le procedure neurochirurgiche sono interventi chirurgici eseguiti sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) o periferico (nervi cranici e spinali). Lo scopo di queste procedure può variare, ma generalmente mira a correggere condizioni patologiche come tumori cerebrali, aneurismi, malformazioni vascolari, lesioni del midollo spinale, ernie del disco, stenosi spinale, epilessia, disturbi del movimento e altri problemi neurologici.

Alcune procedure neurochirurgiche comuni includono la resezione di tumori cerebrali, clippage o coiling di aneurismi cerebrali, stabilizzazione della colonna vertebrale tramite fusioni o impianti di dispositivi come viti e piastre, decompressione del midollo spinale attraverso laminectomie o discectomie, e stimolazione cerebrale profonda per il trattamento di disturbi del movimento come la malattia di Parkinson.

La neurochirurgia è una specialità altamente specializzata che richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia, fisiologia e patologia del sistema nervoso, nonché abilità tecniche avanzate per eseguire interventi chirurgici delicati ed efficaci.

Le vertebre cervicali sono le prime sette vertebre della colonna vertebrale, che costituiscono la regione del collo. Si distinguono per la loro forma distinta e per la mobilità relativamente elevata che forniscono al rachide cervicale. Le sette vertebre cervicali sono numerate da C1 a C7, ognuna con caratteristiche uniche:

- C1 (Atlante): è la vertebra superiore e supporta il cranio. Ha un anello osseo distinto senza corpo vertebrale e ha due masse laterali che si articolano con il cranio per fornire movimento rotatorio al collo.
- C2 (Epistrofeo): è la seconda vertebra cervicale, notevole per il suo processo odontoide o "dente" osseo che sporge dalla sua superficie superiore e si articola con l'atlante, permettendo il movimento di flesso-estensione del collo.
- C3 a C6: queste vertebre hanno un design simile con un corpo vertebrale a forma di cuneo, peduncoli superiori e inferiori e lamine che formano il muro posteriore dell'anello osseo. I processi articolari superiori e inferiori si articolano con le vertebre adiacenti per consentire il movimento del collo.
- C7 (Vertebra prominente): è la settima vertebra cervicale, distinta dal suo corpo vertebrale più grande e dal processo spinoso allungato, che è il più lungo di tutte le vertebre cervicali. Il processo spinoso di C7 è spesso palpabile attraverso la pelle della schiena ed è noto come "punto prominente".

Le vertebre cervicali proteggono il midollo spinale, supportano la testa e forniscono mobilità al collo. Le condizioni che possono influenzare le vertebre cervicali includono l'ernia del disco, l'artrosi, la stenosi spinale e le fratture da compressione.

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