Patient Positioning
Nefrostomia Percutanea
Sindrome Da Distress Respiratorio Dell'Adulto
Scambio Polmonare Di Gas
Morte Improvvisa Del Neonato
Respirazione A Pressione Positiva
Respirazione Artificiale
Meccanica Della Respirazione
Radioisotopi Di Azoto
Rapporto Ventilazione-Perfusione
Laryngopharyngeal Reflux
Pronazione
Letti
Riutilizzazione Delle Apparecchiature
Calcoli Dell'Uretere
Maschere Laringee
Organs at Risk
Airway Management
Ventilazione Polmonare
Ulcera Da Decubito
Complicanze Intraoperatorie
Sonno
Gravitazione
Intubazione Endotracheale
La posizione prona si riferisce a una posizione del corpo in cui una persona giace con il petto e l'addome volti verso il basso e il viso rivolto verso il pavimento o verso il letto. In altre parole, la persona è distesa a faccia in giù. Questa posizione è spesso utilizzata durante procedure mediche e chirurgiche specifiche, come ad esempio nella ventilazione meccanica invasiva o nella rianimazione cardiopolmonare (CPR). Tuttavia, la posizione prona può anche essere raccomandata per alcuni pazienti con determinate condizioni mediche, come ad esempio nel caso di alcuni pazienti con polmonite grave. È importante notare che la posizione prona deve essere utilizzata sotto la supervisione e la guida di personale medico qualificato per garantire la sicurezza del paziente.
La posizione supina, nota anche come decubito dorsale, è una posizione anatomica in cui una persona si trova distesa a faccia in su, con la testa e il dorso allineati e le braccia e le gambe rilassate e distese naturalmente sul letto o sulla superficie. Questa posizione è spesso utilizzata durante gli esami medici e i trattamenti, come ad esempio durante la manipolazione spinale o altre procedure fisioterapiche. Inoltre, questa posizione è anche comunemente usata per il riposo e il sonno notturno. È importante notare che in questa posizione, la colonna vertebrale si trova in una posizione neutra, il che può aiutare a ridurre lo stress sulla schiena e sul collo.
La "Patient Positioning" è una pratica comune in medicina che si riferisce all'allineamento e alla posizionamento intenzionale e preciso del paziente durante un esame diagnostico, un intervento chirurgico o qualsiasi altra procedura medica. L'obiettivo della patient positioning è quello di ottimizzare le condizioni per la diagnosi o il trattamento, garantendo al contempo la sicurezza e il comfort del paziente.
La posizione del paziente può influenzare notevolmente la qualità delle immagini durante gli esami di imaging diagnostico come la risonanza magnetica (MRI), la tomografia computerizzata (CT) o la radiografia. Ad esempio, la posizione del paziente può aiutare a evitare artefatti che possono compromettere l'immagine e rendere difficile la diagnosi.
Durante gli interventi chirurgici, la patient positioning è fondamentale per garantire un accesso adeguato al sito chirurgico, ridurre il rischio di lesioni ai nervi o alle strutture vascolari e migliorare l'esposizione dell'area operativa. La posizione del paziente può anche influenzare la ventilazione polmonare, la perfusione tissutale e la stabilità emodinamica durante l'anestesia.
La patient positioning richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia umana, delle procedure mediche e della fisiologia del paziente. È importante che il personale sanitario sia adeguatamente formato per eseguire la patient positioning in modo sicuro ed efficace, tenendo conto di eventuali condizioni mediche preesistenti o limitazioni fisiche del paziente.
La nefrostomia percutanea è una procedura medica minimamente invasiva utilizzata per creare un accesso diretto alla pelvi renale, consentendo il drenaggio dell'urina dal rene. Viene eseguita inserendo un catetere attraverso la pelle, guidato dall'uso di immagini radiologiche o ecografiche, fino al rene. Questa procedura è spesso utilizzata quando l'uretere, il condotto che trasporta l'urina dal rene alla vescica, è bloccato da calcoli, tumori o cicatrici, e l'urina non può defluire normalmente. Il drenaggio creato dalla nefrostomia percutanea aiuta a prevenire l'infezione, il dolore e la possibile lesione renale associata al blocco dell'uretere. Dopo che il problema sottostante è stato trattato, il catetere della nefrostomia può essere rimosso.
La Sindrome da Distress Respiratorio dell'Adulto (SDRA) è una forma grave di distress respiratorio che può progredire rapidamente e può essere fatale. Essa è caratterizzata da un'infiammazione polmonare diffusa che causa edema polmonare non cardiogenico, accumulo di fluidi nei polmoni e lesioni alveolari. Questa condizione rende difficile per il paziente respirare normalmente, poiché i polmoni non sono in grado di fornire ossigeno sufficiente al sangue.
L'SDRA può essere causata da diversi fattori scatenanti, come ad esempio infezioni severe (come la polmonite), trauma fisico, ustioni, inalazione di sostanze nocive o overdose di farmaci. I sintomi possono includere difficoltà respiratorie, respiro affannoso, tachipnea, cianosi, bassi livelli di ossigeno nel sangue e aumento della pressione parziale di anidride carbonica nel sangue.
La diagnosi dell'SDRA si basa sui risultati dei test di funzionalità polmonare, come ad esempio la radiografia del torace, la tomografia computerizzata (TC) e l'analisi dei gas sanguigni arteriosi. Il trattamento dell'SDRA prevede il supporto respiratorio con ventilazione meccanica, terapia farmacologica per ridurre l'infiammazione e la fluidità polmonare, e cure di supporto per mantenere le funzioni vitali del paziente.
La postura si riferisce alla posizione e all'allineamento del corpo mentre ci si sta seduti, in piedi o durante qualsiasi attività fisica. Essa può essere definita come la relazione tra le parti del corpo e il modo in cui esse sono mantenute contro la forza di gravità durante il movimento o il riposo. Una postura corretta comporta un allineamento equilibrato delle ossa e dei muscoli, riducendo al minimo lo sforzo e lo stress sulle articolazioni e sui muscoli. Una cattiva postura può causare dolore, disagio e, in alcuni casi, problemi di salute a lungo termine come mal di schiena, problemi respiratori e problemi circolatori. È importante mantenere una buona postura durante le attività quotidiane per prevenire tali complicazioni e promuovere il benessere generale.
Lo scambio di gas polmonare si riferisce al processo di diffusione dei gas attraverso la membrana alveolo-capillare nel polmone, durante il quale l'ossigeno (O2) viene assorbito nel sangue e l'anidride carbonica (CO2) viene eliminata dalle circolazione sanguigna. Questo processo è fondamentale per la respirazione e fornisce ossigeno ai tessuti corporei mentre rimuove l'anidride carbonica, un prodotto di scarto del metabolismo cellulare. La superficie estesa e la sottile membrana alveolo-capillare facilitano questo scambio efficiente di gas, permettendo alla maggior parte dell'ossigeno inspirato di diffondersi nei capillari polmonari e alla maggior parte dell'anidride carbonica espirata di lasciare i polmoni.
La Morte Improvvisa del Lattante (SIDS, Sudden Infant Death Syndrome) è definita come "la morte improvvisa e inaspettata di un lattante di età inferiore a 1 anno, che rimane inspiegabile dopo un'accurata autopsia, completa indagine neonatale e scene del crimine, e revisione dei casi da parte di esperti".
Questa definizione è stata sviluppata dal National Institute of Child Health and Human Development (NICHD) nel 1991 e successivamente aggiornata nel 2004. Essa sottolinea l'importanza di un'indagine approfondita per escludere altre cause di morte, come ad esempio malattie infettive, anomalie congenite o traumi accidentali.
La causa esatta della SIDS rimane sconosciuta, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori che interagiscono in modo complesso, come ad esempio problemi respiratori e cardiaci, disturbi del sonno e fattori ambientali.
La prevenzione della SIDS si concentra su modifiche dell'ambiente del sonno del lattante, come mettere il bambino a dormire sulla schiena, mantenere un ambiente di sonno privo di fumo e di oggetti soffocanti, e garantire una temperatura adeguata della stanza.
Non esiste una definizione medica standard o un'accezione medica comunemente accettata per il termine "apparecchiature a perdere". Potrebbe essere che si stia facendo riferimento a dispositivi medici usa e getta, attrezzature monouso o prodotti sanitari descritti in modo simile. Tuttavia, è necessaria una maggiore chiarezza per fornire una risposta più precisa.
La 'Respirazione a Pressione Positiva' (PPV, Positive Pressure Ventilation) è una forma di ventilazione meccanica che consiste nell'apportare aria o gas medicali sotto pressione positiva nei polmoni del paziente. Ciò può essere ottenuto utilizzando un ventilatore meccanico o una maschera facciale con una fonte di pressione positiva.
L'obiettivo della PPV è quello di mantenere o aumentare la pressione all'interno dell'albero respiratorio, facilitando il flusso d'aria nei polmoni e favorendo l'espansione degli alveoli. Questo tipo di ventilazione è spesso utilizzata in situazioni cliniche critiche, come durante l'anestesia generale, nel trattamento dell'insufficienza respiratoria acuta o cronica, o in pazienti che non sono in grado di respirare autonomamente.
Esistono due tipi principali di PPV: la ventilazione a pressione positiva continua (CPAP) e la ventilazione a pressione positiva intermittente (IPPV). La CPAP mantiene costantemente una pressione positiva nei polmoni durante tutto il ciclo respiratorio, mentre l'IPPV fornisce impulsi di aria o gas medicali a pressione positiva in momenti specifici del ciclo respiratorio.
È importante notare che la PPV deve essere utilizzata con cautela e sotto stretto controllo medico, poiché l'aumento della pressione nei polmoni può comportare rischi, come il barotrauma o il voluotrauma polmonare.
La respirazione artificiale è un'attività di supporto life-supporting che fornisce o assiste la ventilazione dei polmoni quando una persona non è in grado di farlo autonomamente. Ciò può essere dovuto a diverse condizioni, come ad esempio un'insufficienza respiratoria acuta o grave, un arresto cardiaco o un trauma al torace.
Esistono due tipi principali di respirazione artificiale: la ventilazione a bocca-a-bocca e l'uso di un dispositivo meccanico come un ventilatore o un respiratore. Nella ventilazione a bocca-a-bocca, il soccorritore chiude la narice del paziente con il pollice e soffia aria nella bocca aperta del paziente per far entrare l'aria nei polmoni. Questo processo viene ripetuto fino a quando il paziente non inizia a respirare autonomamente o fino all'arrivo dei soccorsi medici.
L'uso di un dispositivo meccanico, come un ventilatore, è una forma più avanzata di respirazione artificiale che richiede una formazione specializzata e l'uso di attrezzature specifiche. Questi dispositivi possono essere utilizzati a breve termine per supportare la respirazione durante un intervento chirurgico o a lungo termine per persone con gravi malattie polmonari o altre condizioni che impediscono una normale funzione respiratoria.
In sintesi, la respirazione artificiale è un'importante procedura di supporto vitale che può essere utilizzata per fornire aria ai polmoni quando una persona non è in grado di farlo da sola.
La meccanica della respirazione si riferisce alle variazioni dei volumi e delle pressioni all'interno del sistema polmonare che si verificano durante il processo di inspirazione ed espirazione. Questo include la capacità dei muscoli respiratori, tra cui il diaframma e i muscoli intercostali, di contrarsi ed espandersi per creare un gradiente di pressione che muova l'aria dentro e fuori dai polmoni. Durante l'inspirazione, il diaframma e i muscoli intercostali si contraggono, aumentando il volume della cavità toracica e diminuendo la pressione al suo interno, creando così una pressione negativa che attira l'aria nei polmoni. Durante l'espirazione, questi muscoli si rilassano, facendo diminuire il volume della cavità toracica e aumentare la pressione al suo interno, spingendo quindi fuori l'aria dai polmoni. La meccanica della respirazione è un processo involontario controllato dal centro nervoso respiratorio nel midollo allungato del tronco encefalico.
I radioisotopi di azoto sono forme instabili e radioattive dell'azoto che emettono radiazioni. Questi isotopi possono essere utilizzati in campo medico per diversi scopi, come ad esempio nella medicina nucleare per la diagnosi e il trattamento di varie condizioni di salute.
Il radioisotopo più comunemente usato è l'azoto-13 (¹³N), che ha un tempo di dimezzamento molto breve, pari a circa 9,97 minuti. Viene spesso utilizzato in imaging medico, come la tomografia ad emissione di positroni (PET), per studiare il flusso sanguigno e la metabolica dei tessuti.
Un altro radioisotopo dell'azoto è l'azoto-15 (¹⁵N), che ha un tempo di dimezzamento più lungo, pari a circa 6,02 minuti. Viene utilizzato in ricerca biomedica per studiare il metabolismo dei tessuti e la funzione renale.
L'uso di radioisotopi di azoto richiede una stretta osservanza delle norme di sicurezza, poiché l'esposizione alle radiazioni può essere pericolosa per la salute umana.
Il rapporto ventilazione-perfusione (V/Q) è un concetto importante nella fisiologia respiratoria che descrive il rapporto tra la quantità di aria inspirata (ventilazione) e la quantità di sangue pompato attraverso i polmoni (perfusione) all'interno dei singoli alveoli.
Un valore normale del rapporto V/Q è compreso tra 0,8 e 1,2. Ciò significa che per ogni millilitro di aria inspirata, il polmone riceve da 0,8 a 1,2 millilitri di sangue perfuso.
Un rapporto V/Q alterato può verificarsi in diverse condizioni patologiche come l'ipertensione polmonare, l'edema polmonare, l'embolia polmonare o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Un rapporto V/Q elevato si verifica quando c'è una maggiore ventilazione rispetto alla perfusione, come nella parte superiore dei polmoni in posizione eretta. Un rapporto V/Q basso si verifica quando c'è una minore ventilazione rispetto alla perfusione, come nelle aree polmonari danneggiate o ostruite da malattie come l'enfisema o l'edema polmonare.
Il rapporto V/Q è un fattore importante che influenza la diffusione di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria inspirata e il sangue arterioso, ed è strettamente correlato alla capacità del polmone di fornire ossigeno ai tessuti corporei.
L'acido laringofaringeo (LPR) è una forma di reflusso gastroesofageo (GER) in cui il contenuto acido dello stomaco risale fino alla parte posteriore della gola, o faringe, e alla laringe. A differenza del reflusso gastroesofageo più comune (GERD), che causa bruciore di stomaco e rigurgito, il reflusso laringofaringeo spesso non presenta sintomi evidenti nello stomaco o nell'esofago. Tuttavia, può causare una serie di sintomi nella gola e nelle vie respiratorie superiori, come tosse cronica, raucedine, difficoltà a deglutire, sensazione di corpo estraneo in gola, mal di gola persistente e respiro sibilante. Nei casi gravi o prolungati, il reflusso laringofaringeo può portare a complicanze come ulcerazioni, cicatrici e cambiamenti nel tessuto della laringe e della faringe. Il trattamento di solito comporta modifiche dello stile di vita, come evitare cibi piccanti, grassi o acidi, non coricarsi subito dopo i pasti e perdere peso se si è sovrappeso. In alcuni casi possono essere prescritti farmaci per ridurre l'acidità dello stomaco o rafforzare il muscolo che separa lo stomaco dall'esofago (sfintere esofageo inferiore).
In termini medici, la pronazione si riferisce a un movimento o posizione naturale del piede e della mano dove si ruotano verso il lato palmare o plantare, rispettivamente. Quando parliamo di pronazione del piede, questo si verifica quando il piede ruota verso l'interno e la suola diventa visibile, soprattutto durante il camminare o correre.
Nel caso della mano, la pronazione avviene quando la parte superiore della mano (il dorso) si volge verso il basso e la palma viene a contatto con una superficie. Questa posizione è utile per svolgere attività come versare liquidi da un contenitore o eseguire alcuni gesti atletici specifici.
È importante notare che un'eccessiva pronazione del piede può causare problemi ortopedici, poiché altera la normale biomeccanica del camminare e della corsa, predisponendo a lesioni articolari o tendinee. In questi casi, è consigliabile rivolgersi a un medico o a un fisioterapista per valutare l'eventuale necessità di trattamenti o ortesi specifiche.
La circolazione polmonare è la porzione del sistema cardiovascolare che riguarda il trasporto del sangue dal cuore ai polmoni e ritorno al cuore. È una parte cruciale della circolazione sistemica, poiché consente lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria inspirata e il sangue.
Il flusso sanguigno nella circolazione polmonare inizia nel ventricolo destro del cuore, dove il sangue deossigenato viene pompato attraverso la valvola pulmonare nell'arteria polmonare. L'arteria polmonare si divide in due rami principali, destra e sinistra, che conducono al polmone destro e sinistro rispettivamente. Queste arterie si dividono ulteriormente in una rete capillare sottile che circonda gli alveoli polmonari.
Nel letto capillare polmonare, lo scambio gassoso avviene tra l'aria inspirata e il sangue: l'ossigeno dell'aria inspirata diffonde nei capillari sanguigni, mentre l'anidride carbonica presente nel sangue deossigenato diffonde nell'aria espirata. Il sangue ora ossigenato viene quindi raccolto da piccole vene venule, che si uniscono a formare le vene polmonari, che trasportano il sangue ossigenato al cuore.
Il sangue ossigenato ritorna al cuore attraverso l'atrio sinistro, dove viene pompato nel ventricolo sinistro attraverso la valvola mitrale durante la sistole atriale. Da qui, il sangue viene pompato nella circolazione sistemica attraverso la valvola aortica e l'aorta, per essere distribuito a tutte le parti del corpo.
In sintesi, la circolazione polmonare è responsabile del trasporto del sangue dal cuore ai polmoni, dove ha luogo lo scambio gassoso, e poi ritorna al cuore per essere distribuito nella circolazione sistemica. Questo processo è essenziale per il mantenimento della vita, fornendo ossigeno a tutte le cellule del corpo e rimuovendo l'anidride carbonica prodotta dal metabolismo cellulare.
In termini medici, "letti" si riferiscono a superfici progettate per fornire supporto e comfort durante il sonno o il riposo. Questi possono essere strutture ospedaliere specifiche utilizzate per la cura dei pazienti, come letti d'ospedale regolabili con funzioni speciali per soddisfare le esigenze dei pazienti, come il sollevamento della testa e del piede, barre di sicurezza e dispositivi di monitoraggio.
I letti possono anche riferirsi a superfici utilizzate per scopi terapeutici, come i letti ortopedici progettati per fornire supporto alla colonna vertebrale o alleviare il dolore associato a condizioni come l'artrite.
Inoltre, "letti" possono anche riferirsi ai dispositivi medici utilizzati per la gestione delle ferite e della cura dei pazienti a letto, come letti speciali progettati per prevenire lesioni da decubito o ulcere da pressione. Questi letti possono presentare diverse caratteristiche, come materassi ad aria, superfici ondulate o gel, che forniscono una distribuzione uniforme della pressione e riducono il rischio di lesioni cutanee.
La colonna vertebrale, nota anche come rachide, è un importante e complesso sistema scheletrico che si estende dalla base del cranio fino all'osso sacro. Essa è composta da una serie di 33-34 unità ossee vertebrali superiore ed inferiore separate da dischi intervertebrali fibrocartilaginei. Queste vertebre sono concatenate insieme da articolazioni, legamenti e muscoli che forniscono supporto, forma e stabilità al corpo.
La colonna vertebrale è divisa in cinque regioni: cervicale (7 vertebre), toracica (12 vertebre), lombare (5 vertebre), sacrale (5 vertebre fuse) ed coccigea (4-5 vertebre inferiori fuse).
La sua funzione principale è quella di proteggere il midollo spinale, che trasporta i nervi che controllano le funzioni motorie e sensoriali del corpo. Inoltre, la colonna vertebrale fornisce un'articolazione mobile che permette movimenti come flessione, estensione, rotazione e inclinazione laterale. La sua struttura robusta ma flessibile consente di sostenere il peso del corpo, mantenere l'equilibrio e assorbire gli urti durante le attività quotidiane.
La "riutilizzo delle apparecchiature" in campo medico si riferisce alla pratica di sterilizzare e riutilizzare dispositivi medici monouso (DMO) progettati per essere utilizzati una sola volta prima di disfarne. Questa pratica è considerata non sicura e controindicata dalla comunità medica, poiché può portare a infezioni nosocomiali, malattie infettive e persino morte del paziente.
I DMO sono dispositivi progettati per essere utilizzati una sola volta su un singolo paziente per prevenire la trasmissione di infezioni tra i pazienti. Questi dispositivi possono entrare in contatto con fluidi corporei infetti o tessuti e, se non smaltiti correttamente dopo l'uso, possono diventare veicoli per la trasmissione di agenti patogeni.
La riutilizzo delle apparecchiature è stata associata a focolai di malattie infettive come l'epatite B e C, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), la meningite batterica e altre infezioni. Pertanto, i professionisti sanitari devono seguire rigorosamente le linee guida per la gestione sicura ed efficiente dei rifiuti sanitari, compresi i DMO, per prevenire la diffusione di malattie infettive e garantire la sicurezza dei pazienti.
I calcoli dell'uretere sono depositi solidi di minerali e sali che si formano all'interno del rene e possono migrare nell'uretere, il tubo che conduce l'urina dalla vescica al rene. Questi calcoli possono causare dolore intenso, sanguinamento, infezioni delle vie urinarie e altri problemi di salute.
I calcoli dell'uretere possono variare in dimensioni, da piccoli a grandi abbastanza da bloccare completamente l'uretere. I sintomi più comuni dei calcoli dell'uretere includono dolore acuto o cronico nella parte bassa della schiena o nell'addome inferiore, nausea, vomito, minzione frequente o urgente, dolore o bruciore durante la minzione, e talvolta febbre e brividi se l'infezione è presente.
Il trattamento per i calcoli dell'uretere dipende dalle dimensioni e dalla posizione del calcolo, nonché dalla presenza di infezioni o altri problemi di salute. Le opzioni di trattamento possono includere l'idratazione e il riposo, i farmaci per alleviare il dolore e controllare le infezioni, e procedure mediche come l'ondaggio extracorporeo a onde d'urto (ESWL), la ureteroscopia o la nefrolitotomia percutanea.
In alcuni casi, i calcoli dell'uretere possono essere prevenuti attraverso misure come bere molti liquidi per mantenere l'urina diluita, seguire una dieta a basso contenuto di sale e proteine, e trattare tempestivamente qualsiasi infezione delle vie urinarie.
In termini medici, una "maschera laringea" si riferisce a un dispositivo utilizzato per fornire ossigeno supplementare e creare una pressione positiva all'interno delle vie respiratorie. Viene comunemente impiegata durante le procedure anestetiche o nelle situazioni di emergenza che richiedono la ventilazione assistita del paziente.
La maschera laringea è inserita nella bocca e nella gola del paziente, coprendo la laringe (l'apertura della trachea). Questo permette all'aria ed eventuale ossigeno supplementare di bypassare completamente le vie aeree superiori, inclusi naso e bocca, garantendo un percorso chiaro per raggiungere i polmoni.
È importante notare che l'utilizzo di una maschera laringea richiede competenze specialistiche e dovrebbe essere eseguito solo da personale sanitario qualificato, come medici o infermieri specializzati in anestesia o cure intensivo-critiche.
'Organi a rischio' (OAR) è un termine medico utilizzato per descrivere le strutture anatomiche sensibili o vitali che possono essere danneggiate durante trattamenti terapeutici, come la radioterapia oncologica. Questi organi sono suscettibili ai danni collaterali del trattamento a causa della loro prossimità alle aree tumorali target o a causa della loro sensibilità alla radiazione.
Gli esempi di OAR includono il midollo spinale, il cuore, i polmoni, l'intestino tenue, il colon, il fegato, la vescica, le ghiandole salivari e il cervello. Il danno a questi organi può causare effetti avversi acuti o cronici che possono influenzare negativamente la qualità di vita del paziente.
Pertanto, durante la pianificazione della radioterapia, i medici prestano particolare attenzione alla protezione degli OAR per minimizzare il rischio di effetti collaterali indesiderati. Questo può essere fatto attraverso tecniche di contouring accurate, pianificazione del trattamento sofisticata e monitoraggio continuo durante il corso della terapia.
La "Airway Management" è una procedura medica che si riferisce alla gestione e al mantenimento delle vie aeree di un paziente, in modo da garantire la pervietà e la protezione delle stesse. Questo è particolarmente importante durante l'anestesia, le emergenze respiratorie o cardiache, e in altre situazioni critiche in cui il paziente potrebbe avere difficoltà a respirare autonomamente.
Le tecniche di Airway Management possono includere la posizionamento della testa e del collo per allineare le vie aeree, l'uso di dispositivi come ad esempio tubi endotracheali o maschere laringee per mantenere aperte le vie aeree, e la manipolazione delle strutture anatomiche della testa e del collo per facilitare la ventilazione.
L'obiettivo dell'Airway Management è quello di garantire una via aperta per il passaggio dell'aria tra i polmoni e l'ambiente esterno, in modo da mantenere la saturazione di ossigeno del sangue a livelli adeguati e prevenire danni ai tessuti dovuti alla mancanza di ossigeno. Una gestione efficace delle vie aeree è fondamentale per garantire una buona outcomes per i pazienti in situazioni critiche.
La ventilazione polmonare è un termine medico che si riferisce al movimento dell'aria nei polmoni, più specificatamente all'inspirazione (atto di prendere aria nei polmoni) ed all'espirazione (atto di espellere aria dai polmoni). Durante l'inspirazione, il diaframma e i muscoli intercostali si contraggono, aumentando il volume della cavità toracica e diminuendo la pressione al suo interno. Di conseguenza, l'aria dall'esterno fluisce nei polmoni attraverso la trachea e i bronchi fino ai sacchi alveolari, dove avviene lo scambio di gas tra l'aria inspirata e il sangue. Durante l'espirazione, i muscoli si rilassano, la cavità toracica diminuisce di volume e la pressione aumenta, spingendo fuori l'aria dai polmoni. La ventilazione polmonare è un processo fondamentale per la respirazione e la vita, in quanto permette all'ossigeno di entrare nel corpo e alla anidride carbonica di uscire.
L'ulcera da decubito, nota anche come ulcera da pressione o lesione da pressione, è una lesione della pelle e dei tessuti molli che si verifica quando una zona della pelle è soggetta a pressione prolungata e persistentemente intensa. Ciò può accadere in individui particolarmente vulnerabili, come quelli con ridotta mobilità o incapacità di cambiare posizione autonomamente, compromissione della sensibilità cutanea o scarsa circolazione sanguigna.
L'ulcera da decubito si sviluppa tipicamente in aree ossee sporgenti, come i talloni, il sacro, le spine iliache, i gomiti e la testa. La pressione costante interrompe il flusso sanguigno verso la pelle e i tessuti sottostanti, causando danni ai tessuti e portando alla morte delle cellule.
Le fasi di sviluppo dell'ulcera da decubito possono essere così descritte:
1. Fase iniziale: arrossamento della pelle (eritema), calore, dolore o prurito nella zona interessata. Questa fase è reversibile se vengono adottate misure preventive immediate.
2. Fase di danno ai tessuti: comparsa di una vescica o di una lesione superficiale che può evolvere in ulcera, con la possibile presenza di essudato (liquido secreto).
3. Fase avanzata: formazione di un'ulcera profonda, con perdita di sostanza tissutale e possibile esposizione dell'osso o dei tendini sottostanti. L'ulcera può presentare bordi irregolari, essudato abbondante e necrosi dei tessuti.
4. Fase cronica: ulcera difficile da guarire, con possibili complicanze infettive o strutturali (come la formazione di fistole o di cicatrici).
La prevenzione dell'ulcera da decubito include l'adozione di misure atte a ridurre la pressione e il frizionamento sulla pelle, come il cambio frequente della posizione del corpo, l'utilizzo di materassi o cuscini antidecubito e la cura della cute. Un'alimentazione adeguata e un buon stato nutrizionale sono fondamentali per favorire la guarigione delle lesioni.
L'emogasanalisi (EGA) è un test di laboratorio comunemente utilizzato per valutare lo stato dei gas nel sangue, compresa l'ossigenazione e l'acidità. Viene eseguito analizzando un campione di sangue arterioso, venoso o capillare per misurare i livelli di ossigeno (pO2), anidride carbonica (pCO2) e pH, nonché la saturazione dell'ossigeno (SaO2) e la pressione parziale dell'ossigeno (PaO2). Queste misurazioni possono fornire informazioni cruciali sul funzionamento dei polmoni, del cuore e di altri organi vitali, nonché sull'equilibrio acido-base del corpo. L'emogasanalisi è un importante strumento diagnostico in situazioni di emergenza, come l'insufficienza respiratoria o cardiaca, nonché nella gestione di condizioni croniche, come l'asma e la BPCO.
Le complicanze intraoperatorie si riferiscono a eventi avversi che possono verificarsi durante un intervento chirurgico. Questi possono includere, ma non sono limitati a:
1. Sanguinamento significativo che può compromettere la visibilità del campo operatorio o richiedere trasfusioni di sangue.
2. Lesioni accidentali ai nervi o vasi sanguigni circostanti.
3. Reazioni avverse a farmaci o anestetici utilizzati durante l'intervento.
4. Infezioni contratte durante il procedimento chirurgico.
5. Insufficienza respiratoria o arresto cardiaco.
6. Reazioni allergiche a materiali protesici o impianti.
Le complicanze intraoperatorie possono influenzare negativamente l'esito del trattamento e, in alcuni casi, possono comportare disabilità permanenti o persino la morte del paziente. Pertanto, è fondamentale per il team chirurgico prendere misure preventive per ridurre al minimo il rischio di tali complicazioni e gestirle prontamente se si verificano.
In termini medici, il sonno è definito come un stato fisiologico periodico e reversibile della diminuzione dell'interazione sensoriale e della motricità volontaria, che si verifica in creature viventi in risposta a condizioni interne e/o esterne. È caratterizzato da cambiamenti specifici nel sistema nervoso centrale, nel sistema muscolare scheletrico, e negli occhi. Il sonno è regolato da un complesso sistema di neurobiologia che include ormoni, parti del cervello come il talamo e l'ipotalamo, e sistemi di neuroni specifici.
Durante il sonno, una persona passa attraverso diverse fasi, note come sonno REM (Rapid Eye Movement) e sonno non-REM (NREM). Il sonno NREM è ulteriormente suddiviso in tre stadi, ognuno con caratteristiche distintive. L'individuo alterna queste fasi durante la notte, con il sonno REM che si verifica più frequentemente nel periodo finale del ciclo di sonno. Il sonno REM è associato all'attività onirica (sogni), alla paralisi atonica dei muscoli scheletrici e ad un aumento dell'attività cerebrale.
Il sonno svolge un ruolo cruciale nel mantenimento delle funzioni cognitive, fisiche ed emotive ottimali. Durante il sonno, il cervello processa le informazioni acquisite durante la veglia, consolida la memoria e ripulisce le tossine accumulate. Il sonno adeguato è essenziale per il benessere generale e la salute fisica, compreso il mantenimento di un sistema immunitario sano, della regolazione dell'appetito e del controllo degli ormoni. La privazione cronica del sonno può portare a una serie di problemi di salute, tra cui obesità, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi dell'umore.
In termini medici, la gravità non ha una definizione specifica come argomento principale. Tuttavia, il concetto di gravità è fondamentale in fisiologia e medicina, poiché l'ambiente gravitazionale influisce sul funzionamento del corpo umano. La gravità è la forza fondamentale che attrae due oggetti massicci uno verso l'altro. Nel contesto medico, ci riferiamo spesso alla gravità come all'ambiente terrestre o all'attrazione della Terra verso il corpo umano.
Ad esempio, i sistemi cardiovascolare e respiratorio devono compensare l'effetto della forza gravitazionale quando una persona è in posizione eretta per mantenere un flusso sanguigno adeguato al cervello e agli organi vitali. Inoltre, la ricerca medica ha esplorato gli effetti della microgravità nello spazio sulla fisiologia umana, compresi i cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico, cardiovascolare e sensoriale.
L'intubazione endotracheale è un procedimento medico che consiste nell'inserire un tubo endotracheale (ETT) attraverso la bocca o il naso, passando attraverso la glottide e nella trachea per stabilire una via aperta e protetta per le vie respiratorie. Questo permette la ventilazione meccanica, l'ossigenazione e la rimozione della CO2 durante l'anestesia generale, la sedazione profonda o in situazioni di emergenza che richiedono la rianimazione delle funzioni respiratorie. Il tubo è connesso a un ventilatore meccanico o ad una fonte di ossigeno per fornire aria o ossigeno inspirato al paziente. La posizione del tubo endotracheale viene confermata mediante auscultazione dei polmoni, capnografia ed eventualmente radiografia del torace.
L'assistenza intraoperatoria, in ambito medico e chirurgico, si riferisce all'insieme di cure, procedure e attività assistenziali fornite durante l'esecuzione di un intervento chirurgico. Tali attività sono svolte da un team di professionisti sanitari specializzati, tra cui anestesisti, infermieri di sala operatoria e altri specialisti, al fine di garantire la sicurezza e il benessere del paziente durante l'intervento.
L'assistenza intraoperatoria include una vasta gamma di attività, tra cui:
1. Monitoraggio dei segni vitali del paziente, come frequenza cardiaca, pressione sanguigna e saturazione dell'ossigeno, per garantire la stabilità emodinamica e respiratoria durante l'intervento.
2. Amministrazione di farmaci e fluidi, come anestetici, analgesici e fluidi endovenosi, per mantenere il comfort e la stabilità del paziente durante l'intervento.
3. Assistenza al chirurgo durante l'esecuzione dell'intervento, fornendo strumenti, materiali e supporto tecnico necessari per completare l'operazione in modo sicuro ed efficiente.
4. Gestione delle complicanze che possono verificarsi durante l'intervento, come emorragie, reazioni allergiche o problemi respiratori, al fine di minimizzarne gli effetti negativi sul paziente.
5. Collaborazione con il team chirurgico per garantire una comunicazione efficiente e un coordinamento delle attività durante l'intervento, al fine di ottimizzare i risultati clinici e la sicurezza del paziente.
L'assistenza intraoperatoria è quindi un elemento fondamentale dell'assistenza sanitaria fornita durante gli interventi chirurgici, che richiede competenze specialistiche, conoscenze approfondite e una forte attenzione alla sicurezza e al benessere del paziente.
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Supina13
- Oggi, grazie al susseguirsi di osservazioni scientifiche, viene raccomandato totalmente l'opposto: far dormire i neonati in posizione supina, infatti, può essere d'aiuto per contrastare i meccanismi fisiopatologici inducenti ipossia e SIDS. (tuttosteopatia.it)
- L'articolo presentato, traccia la cronostoria dei continui cambiamenti di vedute in merito alla posizione prona/supina durante il sonno e vengono proposti i principali patomeccanismi alla base della correlazione fra SIDS ed il posizionamento prono del neonato. (tuttosteopatia.it)
- Sviluppato in due fine settimana i partecipanti apprenderanno come eseguire le manovre e la loro applicazione ai differenti distretti corporei sia in posizione prona che supina. (nonsolofitness.it)
- La tosse può peggiorare quando il bambino assume la posizione supina a causa del gocciolamento di muco dal naso in gola. (uppa.it)
- In questi casi la tosse è insistente e presente sia in posizione supina sia prona. (uppa.it)
- I dodici Meridiani Tradizionali trattati "amatorialmente" in posizione prona e supina. (shiatsu-polaris.it)
- Al termine, il partecipante sarà in grado di eseguire un trattamento, limitatamente alla posizione prona e supina, in famiglia e/o ad amici, capace di recare un senso di rilassamento psicofisico e di generale benessere. (shiatsu-polaris.it)
- È vero che la posizione supina non è sicura per il feto? (periodofertile.it)
- Alcuni studi, infatti, avevano osservato un maggior rischio di morte intrauterina per le gestanti che si addormentavano regolarmente in posizione supina. (periodofertile.it)
- Di conseguenza, se la donna è comoda ad addormentarsi in posizione supina, può continuare a farlo senza problemi (salvo diversa indicazione del ginecologo), perlomeno fino alla 28a-30a settimana. (periodofertile.it)
- Stesa a terra supina, piega le ginocchia, piedi appoggiati al pavimento, mani dietro la nuca, solleva le spalle e la testa senza alzarti completamente in posizione seduta. (donnad.it)
- Grazie agli accessori è possibile trovare la giusta configurazione sia in posizione prona che supina. (etac.com)
- 1 Posizione supina. (arcitv.it)
Fianco2
- Si consiglia di non dormire in posizione prona, piuttosto preferire la posizione "fetale", ovvero di fianco, con le ginocchia piegate verso il torace Evitare, per quanto possibile, gli sbalzi di temperatura, o per lo meno ripararsi ogni qualvolta si esce di casa (soprattutto nei mesi invernali). (altrasalute.it)
- 2 Posizione sul fianco. (arcitv.it)
Spalla in posizione1
- Per un eventuale eccesso di aria ingerita sarebbe buona norma avere la pazienza di attendere il ruttino per 15, 20 minuti dopo la fine della poppata oppure anche dividere in due tempi la poppata con alcuni minuti di riposo tra un seno e l'altro da fare trascorrere al bimbo in posizione prona oppure appoggiato sulla spalla in posizione verticale. (noimamme.it)
Mantenere4
- La questione è dibattuta: secondo uno studio in attesa di conferme più rigorose, perché basato esclusivamente su "osservazioni" e condotto su di un numero limitato di pazienti in un ospedale di Wuhan (Cina), pubblicato poche settimane fa sull' American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine , mantenere i pazienti proni in alcuni casi è risultato più efficace della sola ventilazione meccanica a pancia in su. (focus.it)
- Nel secondo caso basta mantenere la posizione interrompendo il ritmo. (osteolab.net)
- Dormire in posizioni sbagliate e, quindi, mantenere una posizione errata per molte ore, oltre ad influire sulla qualità del riposo e del benessere psico-fisico durante la giornata, può andare a influire su alcune zone e creare stress nel corpo. (mollyflex.it)
- Va ricordato anche il torcicollo che può colpire chi soffre di artrosi cervicale: in questo caso è il dolore che il paziente prova quando muove la testa a costringerlo a mantenere una certa posizione. (altrasalute.it)
Dormire8
- Negli anni '60 e '70' far dormire i neonati in posizione prona era un consiglio fortemente raccomandato e, nonostante già esistessero pubblicazioni che indicassero il rischio associato di SIDS, questa posizione sembrava essere un ideale di riferimento. (tuttosteopatia.it)
- Qual è la posizione per dormire meglio? (mollyflex.it)
- Molti però non riescono ad assumere altre posizioni e riescono a dormire in modo sereno e sentirsi riposati solo dormendo a pancia in giù. (mollyflex.it)
- Dormire su un lato , in particolare in caso di problemi di respirazione o reflusso, è la posizione consigliata. (mollyflex.it)
- La posizione in cui dormire è molto personale. (mollyflex.it)
- Diciamo subito che, salvo diversa indicazione del ginecologo, una donna in gravidanza può dormire nella posizione che ritiene più comoda . (periodofertile.it)
- Non esiste alcun divieto a dormire a pancia in giù in gravidanza , se la donna è comoda in questa posizione, anche nelle prime settimane . (periodofertile.it)
- Dormire prone è inoltre sconsigliato alle donne in gravidanza che soffrono di mal di schiena e disturbi digestivi . (periodofertile.it)
Altre1
- Naturalmente, con la crescita del pancione, sarà sempre più difficile assumerla e la futura mamma tenderà a preferire altre posizioni. (periodofertile.it)
Colonna vertebrale1
- Il consiglio per chi dorme in questa posizione è quello di utilizzare sotto la testa un cuscino basso, come il guanciale Fibra Ecologica, e posizionare un altro cuscino sotto le ginocchia, in modo che la colonna vertebrale mantenga la sua curva naturale. (mollyflex.it)
Giusta2
- Che si tratti di trovare la giusta posizione per l'allattamento, di individuare la tecnica ottimale per attaccare il bimbo al seno o di una richiesta di aiuto in casi speciali, tieni presente che molte regioni offrono servizi specifici per le donne che allattano al seno, mettendo a disposizione, ad esempio, consulenti per l'allattamento, ostetriche o gruppi di sostegno all'allattamento. (mambaby.com)
- Mettiamoci comodi e troviamo la giusta posizione che ci regalano i tanti modelli di cuscini divano e non che ci permettono di star comodi, farci coccolare e godere dei contenuti citati al meglio. (lavorincasa.it)
Migliore posizione1
- Qual è la migliore posizione per allattare? (mambaby.com)
Trattamento1
- Per i casi più recidivi questo trattamento va eseguito sulla schiena, in posizione prona (e con il viso contro il cuscino! (shambalashiatsu.com)
Gambe3
- Da evitare sono gli esercizi eseguiti in posizione prona e quelli che prevedono il sollevamento delle gambe e del bacino o la pressione della pancia. (gravidanzaonline.it)
- Spingi di scatto le gambe indietro raggiungendo la posizione di push-up (flessione sulle braccia). (donnad.it)
- Sempre di scatto, riporta le gambe alla posizione accovacciata, la base dello squat descritta prima. (donnad.it)
Paziente1
- La posizione prona aiuta il paziente sottoposto a ventilazione meccanica in due modi, prima di tutto migliorando l'ossigenazione generale del sangue. (focus.it)
Seduta2
- Assicurati di essere seduta in modo completamente rilassato, perché potresti dover rimanere in questa posizione piuttosto a lungo. (mambaby.com)
- 4 Posizione seduta. (arcitv.it)
Schiena4
- Passate la bottiglia d'acqua dietro la schiena nell'altra mano e riportatela davanti al corpo nella posizione di partenza. (atrio.at)
- Il triangolo può essere usato per sostenerci da seduti , ma se messo al contrario sostiene la schiena anche in posizione sdraiata . (lavorincasa.it)
- Bello da vedere, colorato e accessoriato con tasca per il cellulare, il telecomando o altro ancora può essere usato indoor e outdoor come sostegno pr la schiena ma anche se amiamo leggere in posizione prona. (lavorincasa.it)
- A quattro zampe allunga una gamba all'indietro allineandola alla schiena: alza la gamba tesa più che puoi senza che soffra la zona lombare poi riportala in posizione. (donnad.it)
Supino1
- Caribou è uno standing modulare e robusto, adatto all'utilizzo sia da prono che da supino. (etac.com)
Braccia2
- Disteso prono con le braccia distese e l'avambraccio pronato. (artpilatesstudio.it)
- Girati in posizione prona con il viso rivolto al tappetino, stesa, punta i piedi a terra e, con le mani all'altezza delle spalle, distendi le braccia e poi flettile senza mai toccare terra con il corpo. (donnad.it)
Molti1
- Per navigare su internet all'insegna dell'intrattenimento, vedere Netflix , Amazon Prime Video, Youtube e altro ancora possiamo pensare di adagiarci su un maxi cuscino capace di accompagnare i nostri movimenti e sorreggerci in molti modi e posizioni diverse. (lavorincasa.it)
Viene1
- Questa viene considerata la posizione migliore. (mollyflex.it)
Assumere1
- per prevenire il torcicollo è bene assumere posizioni corrette durante il riposo notturno. (altrasalute.it)
Pazienti2
Iniziale3
- con un altro salto riprendi la posizione iniziale. (donnad.it)
- 3. Ritornare alla posizione iniziale. (msdmanuals.com)
- 5. Tornare lentamente alla posizione iniziale e ripetere. (msdmanuals.com)
Riposo2
- In questa posizione diventa di fondamentale importanza il tipo di cuscino, per non andare a creare tensioni a livello cervicale e compromettere il riposo, come il guanciale Polygel che si modella ed assume le forme del corpo per una posizione anatomicamente corretta. (mollyflex.it)
- Dal riposo ci sistemiamo in posizione prona. (artpilatesstudio.it)
Infine2
- Da lì De Francesco avrebbe cercato di fuggire nella stanza accanto, dov'è stata infine rinvenuta cadavere in posizione prona e in un lago di sangue, accanto a un mobile e uno specchio rotto. (fanpage.it)
- la ferma posizione di Teheran, infine, in difesa dei diritti dei palestinesi e dei propri diritti nucleari - da cui lo scontro frontale con Israele - e dall'altra parte un regime egiziano prono alla politica israeliana di assedio, di rapina di nuove terre e di oppressione coloniale a Gaza e in Cisgiordania. (comedonchisciotte.org)
L'ossigenazione1
- Esistono però alcune posizioni che possono aiutare ad aumentare l'ossigenazione del feto e ridurre alcuni disturbi tipici dei nove mesi, come spiegheremo nel dettaglio in questo articolo. (periodofertile.it)
Casi1
- La posizione prona in questi casi, potrebbe essere un fattore pato-eziologico, contestuale, aggiuntivo. (tuttosteopatia.it)
Partenza1
- Inspiro dalla posizione di partenza 🌱 Espiro sollevando un braccio e una gamba opposta 4/8 ripetizioni. (artpilatesstudio.it)
Eretta2
Comoda1
- Scegliamo una posizione comoda e rilassiamoci per qualche minuto. (artpilatesstudio.it)
Pavimento1
- Sdraiatevi proni sul pavimento. (atrio.at)